ZENO, Carlo.
Martino Mazzon
– Nacque a Venezia tra il 1334 e il 1337 da Pietro (il Dragon, perché aveva come emblema un drago), discendente di Marco (detto Cumano, fratello del doge Ranieri, v. la voce [...] nel 1334 era capitano generale dell’unione dei principi europei contro i turchi; probabilmente esponenti dell’élite cittadina.
Le gesta di questi mesi posero le basi di Milano (praetor urbanus nel linguaggio umanistico di Leonardo Giustinian) dal ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La crisi della forma antica al tramonto dell'impero
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alle profonde mutazioni che interessano, [...] di qualità sovrumane, di origine divina, e perciò capace di gestire il caos che regna nel mondo. È proprio questa concezione del sovrumana, che li innalza al di sopra dei comuni mortali.
Un nuovo linguaggio formale: l’arco di Costantino
Questa nuova ...
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GENGA, Gerolamo
Monica Grasso
Figlio di Bartolomeo, nacque a Urbino nel 1476 (Vasari; Pungileoni).
Il suo percorso artistico rimane ancora oggi in parte oscuro, poiché la fonte principale per ricostruirne [...] esiti più recenti dei maestri contemporanei quali Michelangelo e Raffaello che, unita alla concitazione di gesti e panneggi, testimonia al G. anche sulla base dei disegni preparatori, mostra un linguaggio ancora più composito viste le suggestioni ...
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Psicomotricità
Giovanni Chiavazza
Renza Calliano Massara
Claudio de' Sperati
Il termine psicomotricità indica l'insieme delle dottrine e pratiche terapeutiche che riguardano la reciproca integrazione [...] tono e della motricità è intimamente fuso con lo sviluppo emozionale, dell'orientamento, del gesto e del linguaggio. Egli definì pertanto la nuova categoria dei troubles psycomoteurs, nei quali rientrano: 1) la debilità motoria, in cui la goffaggine ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2021)
La magia a Roma
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel lungo processo di formazione della nozione di magia, la cultura romana ha certamente [...] come la novità, la stranezza di riti che prevedono gesti e materie il cui divario è manifesto rispetto ai riti e seppellite nelle tombe, gettate nel letto dei fiumi o in fondo a pozzi. Il linguaggio utilizzato per redigere le iscrizioni poste su ...
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Interfaccia uomo-calcolatore
Stefano Levialdi
L’interazione tra uomo e macchina (o tra uomo e programma) può intendersi come un processo che consente la comunicazione e il controllo delle applicazioni [...] tutte sono memorizzate). Infine, l’uso del linguaggio, delle parole e dei nomi per le azioni e le strutture dati deve in ogni calcolatore, è il programma che serve per gestire tutte le risorse disponibili del calcolatore (programmi applicativi, ...
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Riabilitazione
Maurizio Maria Formica
Con il termine riabilitazione s'intende l'insieme dei mezzi utilizzati per restituire alla comunità quei soggetti che per qualsiasi motivo (disabilità fisica o [...] simili, trasformando l'atto motorio in comportamento, in 'gesto' significante per l'Io che lo compie e anziano ai disturbi del linguaggio, hanno pertanto contribuito a di conseguenza, la scelta dei materiali e dei sussidi da adoperare. È sicuramente ...
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DE ROSSI (de' Rossi, de Rossi, de Rubeis), Angelo
Helga N. Franz-Duhme
Nacque nel 1671 a Genova da un artigiano di nome Luca; non sono attestate parentele con altri artisti omonimi. Sin da piccolo aveva [...] lo scultore che insieme con Pierre Puget per primo tradusse il linguaggio barocco romano in forme tardobarocche.
Il fatto che il D dei diversi gruppi, che movimentano la narrazione, non turbano la pacatezza della rappresentazione perché tutti i gesti ...
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MARAGLIANO, Anton Maria
Daniele Sanguineti
Nacque a Genova da Luigi, di professione fornaio, e da Monica Maragliano. Fu battezzato nella locale chiesa di S. Stefano il 18 sett. 1664. Lo zio Giacomo [...] dissimili per misure e finalità, ma accomunate da uno stesso linguaggio e dalla già acquisita caratterizzazione fisionomica del volto, scavato e centro verso il quale fece convergere gli sguardi e i gestidei Ss. Giuseppe, Gioacchino e Anna in un "bel ...
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FRANCESCO
Massimo Faggioli
Jorge Mario Bergoglio nasce a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, figlio primogenito di Mario Bergoglio e di Regina María Sívori, emigrati piemontesi di estrazione piccolo-borghese. [...] si reca in Germania, all’istituto superiore dei Gesuiti di Sankt Georgen (presso Francoforte), per non senza il ricorso a un linguaggio dai toni populistici. Rispetto alle Abboud, suoi amici personali. Sono gesti di grande portata simbolica (e fuori ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...