VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] scultori cresciuti all'ombra di Peregrino diffusero il loro linguaggio in alcune chiese del territorio, come il santuario della toni aspri e l'intemperanza deigesti. Dai documenti (Fainelli, 1910) sono noti i nomi dei pittori Gerardo, Geteno, Tommaso ...
Leggi Tutto
PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] attraverso l'utilizzo di un linguaggio figurativo locale, ben evidente nella sequenza dei piloni cilindrici, che, pur più libera dalla sequenza delle archeggiature, nella vivacità deigesti, nel panneggio più mosso, nella modulazione plastica ...
Leggi Tutto
CALVINO, Italo
Domenico Scarpa
Nacque a Santiago de Las Vegas, nell'isola di Cuba, il 15 ottobre 1923, figlio primogenito di Mario, agronomo, e di Giulia Luigia Evelina (Eva) Mameli, botanica.
Il padre [...] cui si possa non essere cattivi. L'altra è la parte deigesti perduti, degli inutili furori, perduti e inutili anche se vincessero, unanimi per la felicità e il respiro del linguaggio, mentre nel saggio introduttivo, densissimo e insieme scanzonato ...
Leggi Tutto
Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] presupposto anatomico della capacità di fonazione e di un linguaggio pienamente articolato si trova nella conformazione e nelle dimensioni precisione deigesti implicano una sicura conoscenza dell'organizzazione tridimensionale delle parti molli dei ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] curiosità nordica. Nella elezione dei ritmi lineari e deigesti dell'Annunciazione e nelle 'lombarde' affettazioni espressive e di atteggiamento della S. Caterina in uno dei pannelli principali, il raffinarsi del linguaggio gotico conferma anche gli ...
Leggi Tutto
Adriano Alippi
Fisica
Tutto dovrebbe essere reso
il più semplice possibile,
ma non più semplice
(Albert Einstein)
La fisica e i fisici
di Adriano Alippi
19 gennaio
Al Museo storico di Berlino il cancelliere [...] , eseguirà mai la serie deigesti sopra descritti nella piena coscienza e conoscenza dei fenomeni coinvolti. La previsione l'ambiente simile a quello attraverso cui si forma il linguaggio con cui dialoghiamo: il bambino lo apprende nel rapporto con ...
Leggi Tutto
CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] , ma con gesti: guidò egli stesso le processioni di reliquie, si professò pubblicamente devoto dei santi, si dei suoi avversari "temporali", laici o mondani. Il linguaggio del desiderio e della promozione simbolica si articola sul linguaggiodei ...
Leggi Tutto
FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] intensità morale che risplendeva nella finezza e nel garbo deigesti e nel modo di parlare.
Fin dai primi studi tanucciana. "Il re vuole", egli aggiungeva, "che il linguaggio del Magistrato sia quello delle leggi; che Egli parli allorché esse ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Malattie genetiche, cervello e comportamento
Ursula Bellugi
Zona Lai
Julie Korenberg
Malattie genetiche, cervello e comportamento
Le neuroscienze cognitive hanno le proprie radici [...] Queste caratteristiche sono in forte contrasto con le prove di linguaggiodei soggetti di controllo con sindrome di Down. I soggetti con linguaggio e per la comunicazione. In particolare, i bambini Down mostrano un precoce vantaggio per i gesti ...
Leggi Tutto
GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] si erano trasferiti gli iniziali propositi di metafisica novecentesca. Il linguaggio non è fine a se stesso, ma è mezzo di accavallate in esplosione di colore viste dall'alto nella confusione deigesti (Rock and roll), nell'accettazione del mondo com' ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...