segno
Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze.
La dottrina del segno nell’età antica
Le più antiche formulazioni della dottrina del s. risalgono [...] uomini, come i gesti, le insegne militari e il linguaggio; sottolinea però il primato del linguaggio, capace di comunicare of signs (1938; trad. it. Lineamenti di una teoria dei segni), della teoria dei s. in una sintassi, in una semantica e in una ...
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POZZI, Stefano
Amalia Pacia
POZZI, Stefano. – Nacque a Roma il 9 novembre 1699 da Giovanni e da Maria Agata Sichmiller (Roma, Archivio storico del Vicariato, Ss. XII Apostoli, Liber baptizatorum, 1686-1706, [...] la conquista di un più moderno linguaggio pittorico, in senso arcadico e ormai raccordati dallo scambio di sguardi e di gesti tra Maria e Dio. Per gli stessi Nella volta della sala detta di Maria Mancini o dei Primitivi e in quella della Sala Rossa, le ...
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MONTI, Rolando
Francesca Lombardi
MONTI, Rolando. – Nacque il 24 novembre 1906 a Cortona da Luigi, farmacista originario di Perugia, autore di diversi componimenti in prosa e versi in vernacolo perugino, [...] e bloccate, gesti sospesi e spazialità s.) che evidenziano l’evoluzione del suo linguaggio verso soluzioni di matrice più marcatamente neocubista Giovanni Bosco (1964) a Roma, per S. Caterina dei Genovesi a Cagliari (1961-62), per la Basilica di ...
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Parole da dirle sopra la provvisione del danaio
Jean-Jacques Marchand
Discorso destinato a essere pronunciato da un esponente fiorentino in un Consiglio della Repubblica nel marzo 1503. Consiste in [...] di riforme fiscali; ma il costante rifiuto dei cittadini ha lasciato le autorità sbigottite (§§ mercanti...), adottando il loro linguaggio e il loro modo politici astratti a una rappresentazione visiva di gesti concreti: «né sempre si può metter ...
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MASSAROTTI, Angelo (Angelo Innocente). – Figlio di Bartolomeo e di Angela, nacque il 3 giugno 1654 a Cremona, dove fu battezzato il giorno dopo nella parrocchia di S. Paolo (Bonometti, p. 84)
Alessandro [...] che seguirono furono fondamentali per la maturazione del linguaggio artistico del M., che convertì le nozioni apprese con l’orizzonte alto; nei volti e nei gesti non manca di evocare le figure dei Carracci, di Guido Reni e di Domenichino (Domenico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I corpi degli dei: antropomorfismo, epifanie e metamorfosi
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi greci posseggono, [...] Infatti il linguaggio iconografico non rinuncia a riconfigurare, secondo il contesto, le rappresentazioni degli dèi, ma ne del dio è il vero cuore del dispositivo, che parole e gesti adeguati sono destinati ad attivare.
Al tempo stesso omaggio alla ...
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Rossellini, Roberto
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore/cinematografico, nato a Roma l'8 maggio 1906 e morto ivi il 6 giugno 1977. Il suo contributo al linguaggio cinematografico è risultato fondamentale [...] , mediante l'elaborazione di un linguaggio in cui il fluire dei piani-sequenza e la lucidità dello Viaggio in Italia (1954), film che creano un universo di atti significanti, di gesti e di corpi, dove l'arte di R. raggiunge, come ha scritto André ...
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FRIGIMELICA, Francesco
Maria Elena Massimi
Figlio di Pompeo, nacque intorno al 1570; la famiglia del padre era di origine padovana e possedeva immobili a Camposampiero e nel Padovano (Bragalenti, 1974, [...] Caleipo). Dipinse figure dai gesti impacciati, racchiuse in una del Signor Francesco".
Il linguaggio e i modi della pittura XLVI (1975), pp. 29-34, 103-106; E. Favaro, L'arte dei pittori in Venezia e i suoi statuti, Firenze 1975, p. 147; M. ...
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GENTILUCCI, Armando
Gianluigi Mattietti
Nacque a Lecce l'8 ott. 1939 da Ottorino, compositore, e Margherita Sallusti, autrice di testi poetici e teatrali. La famiglia si trasferì a Milano quando il [...] violino e pianoforte (1979); Gesti e risonanze, per clarinetto e pp. 81-93; Il linguaggio musicale come negazione della forma in XI (1990), 31, pp. 29-54; H.W. Heister, "Scrigno dei suoni" e "Chiarore dell'utopia". Aspetti dell'opera di A. G., ibid., ...
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DEL TUFO, Giovanni Battista
Rosario Contarino
Nacque a Napoli intorno al 1548, ottavo dei diciannove figli di Fabrizio e Lucrezia Carafa, esponenti di illustri ed antiche famiglie partenopee; i Del [...] le strade" e si fissa in particolare sui gesti e sul comportamento dei venditori di frutta e sul loro instancabile vociare alieno e lontano; esso non viene rielaborato pertanto come privato linguaggio di un artista, ma riprodotto, sia pur con un certo ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...