GIANNOTTI, Adriano
Massimo Aliverti
Quartogenito dei cinque figli di Virginio, farmacista, e di Vincenza Pellegrini, nacque a Segni, in provincia di Roma, il 7 febbr. 1932. Trasferitasi la famiglia [...] e tecnologica; gestì una convenzione De Astis - A.M. Lanza; Ruolo dei processi corporei nellosviluppo mentale e disturbi dell'apprendimento M. Lanza e altri; Tracorpo e parola: l'uso del linguaggio come simbolo condiviso, ibid., pp. 175-186, in coll. ...
Leggi Tutto
PEROZZI, Silvio
Massimo Nardozza
PEROZZI, Silvio. – Nacque a Vicenza il 2 dicembre 1857 da Giordano e da Elisabetta Dal Bianco. Nel paese natale compì i primi studi fino alla conclusione di quelli liceali. [...] dei giuristi romani, tanto sulla loro presenza sociale (in quali luoghi, attraverso quali gesti emblematici scientifico di Perozzi mosse da una riflessione sulle fonti e sul linguaggio giuridico, che gli consentiva di guardare a più esperienze, anche ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Bolelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le prime opere di Debussy segnano l’avvento della modernità nella musica europea ancor [...] portano a questi giudizi?
Dal punto di vista deilinguaggi e degli stili musicali, la nascita del nuovo secolo pagine enigmatiche ma dense di concatenamenti armonici inconsueti, a “gesti” di matrice dadaista, più importanti come fatti di poetica ...
Leggi Tutto
Rinascimento, arte del
Caterina Volpi
L’uomo al centro del mondo
La grandezza del Rinascimento consiste nello spirito di conquista che spinse l’uomo a compiere ricerche e scoperte in tutti i campi del [...] pittore Masaccio. Guardandosi l’un l’altro essi rivoluzionarono il linguaggio e lo stile delle tre arti principali lasciando un segno uomini, sui loro corpi e i loro gesti. Con pochissimi elementi, un edificio, dei tronchi d’albero e una riva, ...
Leggi Tutto
CASALINUOVO, Giuseppe
Domenico Scafoglio
Nacque il 16 ag. 1885 da Vito e da Eleonora Nisticò a San Vito Jonio, in provincia di Catanzaro, dove il padre possedeva un podere. A Catanzaro, dove consegui [...] la presidenza del Circolo di cultura catanzarese, che gestì con notevole impegno. Anche se il circolo si G. Cena e dei crepuscolari; da questi ultimi, soprattutto da Gozzano, deriva la tendenza a sliricizzare il linguaggio, evidente in alcune ...
Leggi Tutto
The Wild Bunch
Roy Menarini
(USA 1969, Il mucchio selvaggio, colore, 148m); regia: Sam Peckinpah; produzione: Phil Feldman per Warner Bros./ Seven Arts; soggetto: Walon Green, Roy N. Sickner; sceneggiatura: [...] , Elliot Silverstein 1970), ma luogo di soprusi e di gesti di morte, governati dalla necessità della violenza e della sopravvivenza sperimentazione del linguaggio cinematografico, grazie soprattutto all'introduzione del ralenti e dei brevissimi tagli ...
Leggi Tutto
Neoclassicismo
Antonella Sbrilli
La modernità dell’antico
Durante il Settecento, il secolo della Rivoluzione americana e di quella francese, le città si riempiono di edifici che somigliano a templi [...] modelli dello stile classico produce un nuovo gusto e un nuovo linguaggio artistico. Di fronte alla perfezione dell’antico, lo stile dell’arco di trionfo, l’immagine delle aquile, i gestidei bassorilievi romani. Lo stile Impero diventa una moda in ...
Leggi Tutto
ARCAISTICO, Stile
G. Becatti
Stile che rielabora in forma manierata e ornamentale modi arcaici, creando tipi e composizioni di contenuto originale e diverso da quello arcaico, e che si distingue pertanto [...] questo katatexìtechnos con le stilizzazioni a., mentre il suo linguaggio altamente originale è quello di un raffinato manierista post dei piedi a guisa di compassato balletto, alle acconciature dai ricci spioventi, dalle barbe appuntite, fino ai gesti ...
Leggi Tutto
Nostra Signora dei Turchi
Giacomo Manzoli
(Italia 1968, colore, 124m); regia: Carmelo Bene; produzione: Giorgio Patara, Carmelo Bene; sceneggiatura: Carmelo Bene, dal suo omonimo romanzo; fotografia: [...] E gli occhi? Oggetti senza senso ma non insignificanti, gesti di un "(sono) io" che è difficile decifrare. Un Raboni, Il bersaglio interno, M. Abati, Nostra Signora dei Turchi.
M. Grande, Materia e linguaggio, in "Bianco e nero", n. 11-12, novembre- ...
Leggi Tutto
interpretazione
Il termine copre una molteplicità di usi, tutti più o meno riconducibili a un procedimento di decodifica di un testo (per es., della Bibbia), di un simbolo o anche di un comportamento [...] in una comunità, dell’attribuzione di significato a gesti e azioni (si pensi, per es., al gesto di alzare la mano: soltanto in base al in cui la dimensione denotazionistica del linguaggio costituisce solo uno dei vari aspetti. Oltre che a ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...