La Tate Modern, la nuova sede per l’arte contemporanea del celebre museo inglese, in occasione della sua inaugurazione, il 12 maggio 2000, presentò al pubblico, nella Turbine Hall, una serie di opere della [...] . Innocenti ancorché sensuali, questi ragazzi parlano il linguaggiodei media, con chiara derivazione pop, ma ribaltano terra, in un atteggiamento oblativo e frenetico, in un rituale di gesti che, stilizzati da una luce a occhio di bue, mettono in ...
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CONTUCCI, Andrea, detto il Sansovino
Silvana Macchioni
Figlio di Niccolò di Domenico di Muccio e di Margherita di Nardo Zinetti, deve il soprannome al luogo di origine, Monte San Savino (Arezzo), dove [...] via ipotetica, che si trattasse di opere realizzate nel linguaggio dell'architettura locale, cioè in quella variante nazionale del connettono, oltre che per il contrapposto classico deigesti, per il trattamento pittorico delle superfici.
Vicina ...
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La grande scienza. Neuropsicologia del linguaggio
Luigi Pizzamiglio
Salvatore Maria Aglioti
Neuropsicologia del linguaggio
L'oggetto della neuropsicologia è lo studio della relazione tra fenomenologia [...] è il fatto che diverse configurazioni spaziali e temporali di un determinato gesto definiscono aspetti semantici, sintattici e morfologici propri di ciascun linguaggiodei segni. In terzo luogo, questi codici sono creativi e il loro sviluppo ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] declamazione (pronuntiatio, l’armonico combinarsi della voce e deigesti in stretta correlazione con i fatti di cui si lo scopo di mettere a confronto l’antica arte del linguaggio con i nuovi orizzonti disegnati da quella che viene chiamata la ...
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CRESPI, Daniele
Giulio Bora
Figlio di Gaspare, discendente da una famiglia di pittori originaria di Busto Arsizio e imparentato con il Cerano (Milani, 1970, pp. 37 ss.), nacque probabilmente a Milano [...] narrativo nuovo, giocato sia sulla spettacolarità degli effetti sia su una ben dosata retorica deigesti e delle pose. Tale linguaggio denuncia in parte la conoscenza dell'arte bolognese, in particolare, come ha individuato la critica (Neilson ...
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MONELLI, Paolo
Giorgio Zanetti
– Nacque il 15 luglio 1891 a Fiorano Modenese, da Ernesto e da Maria Antonini registrata all’anagrafe del Comune come «massaia possidente».
In ragione delle funzioni del [...] su «Hitler l’isterico», «profeta dal vocabolario e dai gesti plebei» di un movimento di cui il M. -1943, Roma 1968, pp. 94-99; G. Licata, Storia e linguaggiodei corrispondenti di guerra. Dall’epoca napoleonica al Vietnam, Milano 1972, passim; ...
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DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] un linguaggio d’accatto dal quale non ero capace di uscire, […] il linguaggiodei miei padri, anzi dei miei nonni percorso di un alto magistero compositivo, pp. 9-24; A. Samorì, Immagini, gesti, forme e figure nella musica di F. D., pp. 25-60); M. ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] di «neodialettalizzazione» (Bernhard 1998), che si coglie anche nel linguaggiodei giovani, specie nelle periferie e nelle borgate (D’Achille & , della gestualità, si possono segnalare due gesti certamente marcati come popolari (accompagnano in genere ...
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MAZZUCCHELLI, Pier Francesco detto il Morazzone
Alessandro Serafini
– Figlio di Cesare di Mazuchi del Tachino e di Ermelina da Fagnano, nacque a Morazzone, presso Varese, il 29 luglio 1573 (Stoppa, pp. 19, [...] combattimento, in cui la violenza deigesti è appena compensata dalla bellezza classica dei corpi e dei volti.
Queste opere assicurano che del palazzo comunale di Varese; ma la fortuna del linguaggio morazzoniano va estesa in un giro molto più ampio, ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] e sproporzionate, vivacemente espressive, che richiamano il linguaggiodei ferraresi e del bolognese Amico Aspertini. Il 19 queste tele il vecchio artista accentuò le forme caricaturali deigesti e delle espressioni, si inventò corpi avviluppati in ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...