FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] con originalità il linguaggio del padre e firmato da Giovan Paolo Zappi, che gestiva l'organizzazione commerciale della bottega e che Boselli, Nuove fonti per la storia dell'arte. L'archivio dei conti Gambara ... il carteggio, Venezia 1971, pp. 53 s ...
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LIBERI, Pietro
Alberto Crispo
Nacque a Padova il 15 apr. 1614 da Giuseppe e da Maddalena Rossi, secondo Gualdo Priorato (1664, p. 1); ma se si dà credito all'atto di morte del 18 dic. 1687, in cui il [...] del L., con la sua attenta miscela di linguaggio barocco e colte citazioni dalla tradizione veneta, persuase i fraglia dei pittori, accusata di accogliere artisti di mediocre levatura (Favaro, pp. 115, 122, 134). Il L. fu eletto priore e gestì per ...
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GHEZZI, Domenico (Domenico di Bartolo)
Maria Elena Massimi
Nacque verosimilmente nel 1400 ad Asciano, vicino a Siena, dove si trasferì precocemente e svolse la sua attività di pittore tra il terzo e [...] una studiata approssimazione al nuovo linguaggio.
Attribuita a Filippo Lippi da corso d'opera - mutamenti di gesti, di posizioni - denunciano un' IV (1908), pp. 22-25; A. Lisini, Elenco dei pittori senesi vissuti nel secolo XV, in La Diana, III ...
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FRIGIMELICA, Francesco
Maria Elena Massimi
Figlio di Pompeo, nacque intorno al 1570; la famiglia del padre era di origine padovana e possedeva immobili a Camposampiero e nel Padovano (Bragalenti, 1974, [...] Caleipo). Dipinse figure dai gesti impacciati, racchiuse in una del Signor Francesco".
Il linguaggio e i modi della pittura XLVI (1975), pp. 29-34, 103-106; E. Favaro, L'arte dei pittori in Venezia e i suoi statuti, Firenze 1975, p. 147; M. ...
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LUINI, Aurelio
Pietro Marani
Figlio di Bernardino e di Margherita Lomazzo, nacque a Milano nel 1530.
Quarto figlio di Bernardino, era fratello di Tobia, Evangelista e Giovan Pietro. Lavorò con quest'ultimo, [...] uso dei lumi e lo studio delle ombre e dei riflessi, nonché l'abilità nel rappresentare "i motti, gl'affetti, i scorti e i gesti" poter essere stato allievo del padre Bernardino); ma il linguaggio delle prime opere lo vede muoversi nell'ambito delle ...
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PIGNONI, Simone Lorenzo
Silvia Benassai
PIGNONI, Simone Lorenzo. – Nacque a Firenze, nel popolo di S. Apollinare, il 17 aprile 1611 da Pasquino d’Antonio, libraio e stampatore in via Condotta, e da [...] nn. 1-7).
In questa prima fase Pignoni dimostrò un linguaggio in cui l’evidente impronta furiniana appare mediata dall’influenza di repentine accensioni luministiche e animati dagli eloquenti gestidei personaggi, attori di un’imponente macchina ...
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GIOLFI, Antonio
Alessandra Toncini Cabella
Figlio di Francesco, nacque a Genova nel 1721.
L'unica notizia circa la sua formazione è relativa alla bottega di Lorenzo De Ferrari, figlio di Gregorio, il [...] , con un nitore di linguaggio dagli accenti narrativi, che l'incisione, oltre a Giuseppe Riviera per l'esecuzione dei disegni delle due tavole di San Pier d'Arena 'edificio, le figurine si muovono con gesti di teatrale ammirazione. In alto a sinistra ...
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Il corpo come oggetto artistico: la Body art
Teresa Macrì
La tematica della corporeità, grazie a un inusuale utilizzo del corpo, è strettamente legata agli avvenimenti storici della fine degli anni [...] come il Mudra (che regola i gesti simbolici delle mani) e lo Zen tutto l'insieme dei conflitti, dei piaceri e dei desideri dell'essere cura di G. Dorfles, Milano, Fabbri, 1975.
Il corpo come linguaggio. La body art e altre storie simili, a cura di L. ...
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GUERRINI, Giacomo
Maura Picciau
Figlio di Giuseppe, di professione sellaio, e di Anna Casali, nacque a Cremona il 28 sett. 1721.
La sua biografia presenta pochi dati certi; mentre l'unica fonte diretta, [...] Nesso e Deianira di G. Reni (Parigi, Musée du Louvre). Il linguaggio del pittore si fa tuttavia in quest'opera più complesso e prelude, , per concentrare il senso dell'immagine in pochi gesti misurati dei personaggi. L'esito più alto è raggiunto in ...
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GIOVANNI di Ottonello
Mauro Minardi
Nacque, probabilmente a Bologna, intorno alla metà del XIV secolo.
Un censimento stilato nel 1395, nel quale vengono registrate le famiglie residenti nella parrocchia [...] e pungente di profili, di gesti, di duri appiombi", realizzata appaia forse più consono al linguaggio del Lianori, in accordo con Filippini - G. Zucchini, Miniatori e pittori a Bologna. Documenti dei secoli XIII e XIV, Firenze 1947, pp. 94-97; F ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...