GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] si erano trasferiti gli iniziali propositi di metafisica novecentesca. Il linguaggio non è fine a se stesso, ma è mezzo di accavallate in esplosione di colore viste dall'alto nella confusione deigesti (Rock and roll), nell'accettazione del mondo com' ...
Leggi Tutto
CONTUCCI, Andrea, detto il Sansovino
Silvana Macchioni
Figlio di Niccolò di Domenico di Muccio e di Margherita di Nardo Zinetti, deve il soprannome al luogo di origine, Monte San Savino (Arezzo), dove [...] via ipotetica, che si trattasse di opere realizzate nel linguaggio dell'architettura locale, cioè in quella variante nazionale del connettono, oltre che per il contrapposto classico deigesti, per il trattamento pittorico delle superfici.
Vicina ...
Leggi Tutto
CRESPI, Daniele
Giulio Bora
Figlio di Gaspare, discendente da una famiglia di pittori originaria di Busto Arsizio e imparentato con il Cerano (Milani, 1970, pp. 37 ss.), nacque probabilmente a Milano [...] narrativo nuovo, giocato sia sulla spettacolarità degli effetti sia su una ben dosata retorica deigesti e delle pose. Tale linguaggio denuncia in parte la conoscenza dell'arte bolognese, in particolare, come ha individuato la critica (Neilson ...
Leggi Tutto
GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] e sproporzionate, vivacemente espressive, che richiamano il linguaggiodei ferraresi e del bolognese Amico Aspertini. Il 19 queste tele il vecchio artista accentuò le forme caricaturali deigesti e delle espressioni, si inventò corpi avviluppati in ...
Leggi Tutto
FERRARI, Ettore
Anna Maria Isastia
Nacque a Roma il 25 marzo 1845 da Filippo e da Maria Luisa Pasini, discendente da una nobile famiglia fiorentina. Secondogenito di quattro figli, la sua formazione [...] e attorcigliate risultano davvero inadatte ai piani larghi dei panneggi e al moto lento deigesti di Labano e Giacobbe.
Durante gli anni Settanta il F., alla ricerca di un proprio linguaggio plastico, sperimentò una sorta di romanticismo storico ...
Leggi Tutto
PAOLO VENEZIANO
Alessandra Rullo
(Paolo da Venezia). – Non si conosce la data di nascita di questo pittore veneziano, figlio di Martino, artista sul quale non si hanno ulteriori notizie.
Fu attivo tra [...] eleganza dell’area adriatica; di questa confluenza di linguaggi si ritroverebbe testimonianza nel paliotto con Storie del alla Madonna Crespi, l’intensa dinamica deigesti e degli sguardi segnano uno dei massimi raggiungimenti nell’arte di Paolo del ...
Leggi Tutto
ANTELAMI, Benedetto
Roberto Salvini
Il nome dell'A. appare per la prima volta, con la data 1178, sul rilievo della Deposizione di croce nel duomo di Parma ("anno milleno centeno septuagesimo octavo [...] bizantina, nel ritmo musicalissimo che governa il ripetersi deigesti da figura a figura, proponendo una suggestione da uno stato d'animo di commosso raccoglimento e trova il suo linguaggio più proprio nella tensione fra l'arcaico e il nuovo, fra ...
Leggi Tutto
CESI (Ceci), Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Bologna il 16 ag. 1556, come afferma il Malvasia e confermano i documenti, da un Nicola, di condizione agiata. Fu posto, grandicello (Malvasia), alla [...] , ma viva nella tenerezza espressiva deigesti, nel nuovo verismo del paesaggio, dei panneggi, dell'ombreggiatura, ciò che linee indicate, però giungendo a una specie di codificazione del linguaggio secondo una maniera sempre più austera, che dopo il ...
Leggi Tutto
GUINACCIA, Deodato
Maria Viveros
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, attivo in Sicilia nella seconda metà del XVI secolo. La sua probabile origine partenopea - nella firma di alcune [...] Messina il G. fu, comunque, costretto a confrontarsi con il linguaggio di Polidoro da Caravaggio. L'Andata al Calvario, firmata e datata 1577, nella teatralità deigestidei personaggi, accentuata dalla cangiante cromia dei toni squillanti e acidi ...
Leggi Tutto
BUSSOLA, Dionigi
Gabriella Ferri Piccaluga
Scultore lombardo, nato nel 1615 e trasferitosi, secondo la consuetudine in uso, nell'ambiente artistico lombardo agli inizi del sec. XVII, a Roma, dove risiedette [...] certo punto della sua attività, riproporre in Lombardia il linguaggio del Ferrata, nato dalla sua posizione di equidistanza dal mai scade nel popolaresco, grazie alla aristocratica nobiltà deigesti e dei volti.
La collaborazione del B. alla Fabbrica ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...