GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] alla Pietà michelangiolesca in S. Pietro. Nella concitazione deigesti, nella potenza di sintesi, nell'impeto drammatico, il nome, alla quale si deve la ridefinizione del linguaggio figurativo del secondo Rinascimento.
Ma fu soprattutto l'entusiasmo ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] già dalle fasi di avanzata esecuzione di quest'ultimo, il linguaggio sempre rinnovato di Nicola, e il moderno e più potenza deigesti e dei volti, di penetrante impatto, è assecondata dal movimento dei panneggi, delle ciocche dei capelli ...
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GIROLAMO da Santacroce
Alessandro Serafini
Figlio di Bernardino di professione "sartor", nacque in data imprecisata, ma probabilmente all'inizio del nono decennio del Quattrocento, nel borgo da cui [...] Bonifacio de' Pitati, anche se la rigidezza delle figure e deigesti, insieme con la prospettiva architettonica dello sfondo, presuppone una derivazione , dimostrandosi pronto a convertirle in un linguaggio gradevole e accessibile a un pubblico non ...
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GIORGETTI, Giacomo
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Vincenzo e di Ottavia - di cui non si conosce il casato - nacque ad Assisi nel 1603, dove, il 12 febbraio, venne battezzato nel duomo di S. Rufino.
Vincenzo [...] contraddistinta da decise annotazioni naturalistiche e dall'essenzialità deigesti, cui si aggiungono, specie nella Natività e Prudenza, della Giustizia e della Carità, in cui il linguaggio del G. raggiunse la sua piena maturità.
Il sesto decennio ...
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GRANACCI, Francesco
Monica Grasso
Figlio di Andrea di Marco e di una Lisabetta di cui si ignora il casato, nacque nel 1469 a Villamagna di Bagno a Ripoli, presso Firenze, in un podere di proprietà del [...] S. Gallo, dimostra una fase intermedia tra il rigido linguaggio quattrocentesco del trono e degli scalini e il più aggiornato unite alla grazia deigesti e alla delicatezza coloristica, li rendono assai più classici di quelli dei suoi colleghi. Si ...
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GRANDI, Alfredo (noto anche con lo pseudonimo di Garzia Fioresi)
Andreina Ciufo
Nacque a Vigevano, presso Pavia, il 3 giugno 1888 da Giuseppe, militare di professione, e da Elisabetta Mainardi.
Nel 1902 [...] e motivi di tappezzerie, vestiti e cappelli e il ritmo lento deigesti silenziosi e consueti.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale il e deserto, che riuscì a trasferire in un linguaggio pittorico intenso, carico di densità materiche. Da questa ...
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BONANNO
Isa Belli Barsali
Operoso nella seconda metà del sec. XII, se ne ignorano le date di nascita e di morte; l'epigrafe già sulla distrutta porta centrale del duomo di Pisa, dove lo si qualificava [...] nei personaggi essenziali, e parsimoniosa è l'accentuazione deigesti. Ma più libera è l'invenzione rispetto allo datazione).
La complessità di apporti nella formazione del linguaggio di B. può essere bene ricollegata alla ricchezza culturale ...
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FIORINI, Giovan Battista
Angela Ghirardi
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore bolognese, figlio di un Gabriele pittore (Gualandi, 1843, p. 158, dove in data 1580 risulta già defunto), [...] , fig. a p. 725).
Nell'affresco si esprime un linguaggio pittorico improntato al manierismo tosco-romano, alla "regolata mescolanza" della ravvivata dall'indagine luministica e intenerita dall'affettuosità deigesti.
Di impegno, subito dopo il 1580, è ...
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MARCHESI, Giuseppe, detto il Sansone
Barbara Di Meola
Nacque il 30 luglio 1699 a Bologna. Soprannominato Sansone a causa della massiccia corporatura, fu allievo di A. Milani, dal quale mutuò la grande [...] con una ricerca aggraziata dell'immagine e l'eloquenza teatrale deigesti, che riportano il tutto a un godibile clima di melodramma di S. Maria dei Servi con Storie di s. Giovanni Battista, esempi ormai di un linguaggio poco originale lontano dall ...
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GEMIGNANI, Valmore
Alessandra Ponente
Nacque a Carrara il 1° nov. 1878. Imparò a lavorare la pietra dal padre che esercitava la professione di marmista. Trasferitosi in giovane età a Firenze, si iscrisse [...] la spontaneità e la vivacità deigesti e delle espressioni, si allontanò dal verismo e dal descrittivismo di stampo ottocentesco che avevano caratterizzato la sua produzione giovanile e aggiornò il suo linguaggio in senso novecentista, potenziando la ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...