DE SANTI (De Sanctis)
Wolfgang Wolters
Famiglia di pittori (cfr. L. Testi, La storia della pittura veneziana, I, Bergamo 1909, pp. 133 ss.) e tagliapietre del sec. XIV operosi nel Veneto. Filippo è documentato [...] sculture del timpano che nella loro volumetricità e nella precisione deigesti superano tutta la produzione non solo locale ma anche Andriolo, che al solito ripetono il suo linguaggio, spicca l'autore dei quattro angeli e della Madonna del sarcofago ...
Leggi Tutto
BONCIANI, Antonio
Benito Recchilongo
Nacque a Firenze nel 1417 da Cola che abitava nel popolo di S. Apostolo. Quasi certamente appartenne alla schiera dei "canterini" o "cantori in panca" che a Firenze, [...] di scene di breve respiro, ora mosse e vivaci, ora rapide e incisive. Eppure la precisione realistica deigesti e la vivacità del linguaggio parlato non dissolvono quell'atmosfera di fiaba che avvolge anche questa "visione e anzi spesso le due ...
Leggi Tutto
CUNAVI (erronee le grafie Cumani, Cumano, Cunacci, Cunaci, Cunari, Cunovi), Andrea Vito
Clara Gelao
Figlio di Angelo e di Dianora Tabetta, nato a Mesagne (Brindisi) il 1° giugno 1586 da una famiglia [...] cronisti locali e spesso accostato, per l'altezza del linguaggio pittorico, al Palma, ad una spregiudicata disamina si dalla meccanicità e ripetitività dell'esecuzione, dalla banale retorica deigesti e delle pose, dal colorismo stridente e malfuso, ...
Leggi Tutto
Gerasimov, Sergej Apollinarievič
Daniele Dottorini
Regista e attore cinematografico russo, nato a Zlatoust (Russia) il 21 maggio 1906 e morto a Mosca il 28 novembre 1985. Uno dei primi esponenti del [...] alla recitazione degli attori vista come elemento imprescindibile del linguaggio filmico. Sin da Ljublju li tebja? (1934, FEKS, ma mostrando subito sensibilità per la valorizzazione deigesti e dei corpi come forme espressive del cinema. G. ottenne ...
Leggi Tutto
Scrittore russo (Mosca 1821 - Pietroburgo 1881). Frequentò a Pietroburgo la scuola militare d'ingegneria. Terminati gli studî nel 1843, fu promosso ufficiale, ma preferì dedicarsi alla letteratura. Il [...] isterica remissione, anticipa le figure dei romanzi seguenti. Una tensione convulsa, sempre complesso, tortuoso, senza digressioni. I gesti, l'azione, il dialogo prevalgono su appannata di rari fanali. Il linguaggio è frettoloso, febbrile, esasperato. ...
Leggi Tutto
CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] questa complessa situazione, acuita dagli ultimi gesti di Clemente XIII, C. XIV re di Sardegna, 28 giugno 1770) o a che, per utilità dei poveri, fosse effettuata l'unione dell'Ordine di S. Rufo con con pari violenza di linguaggio e non minore impegno ...
Leggi Tutto
Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] primitivi, passando per l’elaborazione dei primi sistemi espressivi (prima azioni e gesti, poi la scrittura geroglifica nata di Napoli e del suo contorno, p. 228: «Affettò un linguaggio tutto nuovo ed amò farsi capire da pochi o almeno da coloro ...
Leggi Tutto
autismo
Costanza Levi
Un disturbo che ti chiude in te stesso
Il bambino autistico non riesce a comunicare, attraverso le parole o i gesti, con il mondo esterno, compresi i familiari. Per questo motivo [...] che a volte il primo sospetto dei genitori è che il bambino sia sordo. La mimica, i gesti e la posizione del corpo non da cui per loro è molto difficile uscire.
Anche il linguaggio verbale è fortemente compromesso: i bambini possono non parlare ...
Leggi Tutto
GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] maturazione del linguaggio del maestro principale. Inoltre, la notevole somiglianza tra le raffigurazioni dei vari papi spettatore viene focalizzata sul fulcro dell'azione da alcuni gesti ampi e risoluti che interrompono bruscamente la scansione ...
Leggi Tutto
ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] con Lucrezia Borgia, fino al capitolo rimasto interrotto nel 1504 sulle gesta di Obizzo d'Este, che è il suo primo tentativo limiti della caricatura, un linguaggio "comico" che si richiama in parte alla tradizione dei rimatori borghesi e più spesso ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...