GUGLIELMINETTI, Amalia
Marziano Guglielminetti
Nacque il 4 apr. 1881, da Pietro e da Felicita Lavezzato, a Torino presso l'abitazione del nonno paterno, Lorenzo.
Quest'ultimo, nato nel 1826 a Sambughetto, [...] su quel "consesso di gente sprovvista di ogni grazia di gesti e d'ogni eleganza di spirito" (30 maggio 1908).
Si D. Curti, Il linguaggio del racconto rosa: gli anni Venti ed oggi, in Lingua letteraria e lingua dei media nell'italiano contemporaneo ...
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ARTALE, Giuseppe
Franco Croce
Nacque nel 1628, a Catania, come si deduce dal suo testamento rinvenuto e pubblicato da U. Prota Giurleo.
Di famiglia nobile, che si vantava di discendere da un don Tristano [...] contemporanei un esempio tipico della spavalderia barocca, innamorata dei bei gesti, disposta a tutto rischiare per difendere il punto concetti), e appunto alla metafora dei "frutti", molto frequente nel linguaggio critico secentesco, si ispira il ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] della r., soprattutto delle figure, come analisi dei meccanismi dell’uso traslato nel linguaggio quotidiano (D. Sperber, G. Lakoff). d’arte, pubblicità) è esteso l’impiego di strumenti retorici per analizzare gesti, immagini, oggetti non linguistici. ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] va però considerato, in primo luogo, come un gesto polemico e non come un riconoscimento da parte di Apollinaire un segno dell'energia.
Anche il ritorno al linguaggio infantile sarà così uno dei temi anticipati da Marinetti, come ci testimonia, ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] la persuasione che il veneziano sia il linguaggio migliore; non dialetto, ma lingua non è il caso d'indulgere a gesti sconsiderati. Occorre «combinare la pazienza con è l'uomo che vota per il rientro dei gesuiti, che dispone di indossare, in morte ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] v. Jung, 1931; tr. it., p. 43) e cioè l'affiorare dei processi di formazione dell'inconscio collettivo, cui l'arte dà la veste del finisce spesso per identificare invece promiscuamente vita e linguaggio, gesto e parola, realtà svisata in una ressa di ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] : Jean Giraudoux in Le sport (1928) coglie nei gesti rituali eseguiti dai giocatori di rugby o di football a L'articolo di Gianni Spallone (Calcio e causeries: la Babele deilinguaggi) fa luce sull'universo linguistico legato al commento parlato e ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] passano attraverso la «scelta» dei testi - di scongelare questi gesti bloccati, questi profili irrigiditi, del medesimo stomaco [. . .]», ecc. Questo è proprio il linguaggio della «gentilissima ciurmeria», come il Redi stesso lo definisce, ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] città, di come Mosè gestì l'esodo ebraico, delle azioni dei consoli e dei tribuni, dei misfatti dei tiranni greci, non può, ricordi c'è una maggiore presenza di fatti che con linguaggio odierno chiameremmo appunto di cronaca, affiancati a quelli più ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] con la visione di due corpi mutilati che ancora si fanno i gesti dell'amore, in una contaminazione di elementi opposti (fuoco e acqua, l'invasore (del gusto esclusivo della parodia dei loro linguaggi, quale stava informando negl'Ingannati o nell ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...