Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] dannate, esse esprimono tutto il repertorio deigesti di disperazione; in balia delle torture e dei tormenti inflitti da demoni o da convenzionali di raffigurazione del corpo, poiché, evolvendo il linguaggio figurativo, l'immagine tende a fare dell'a. ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] esigenze di una mitologia prefabbricata. Secondo quanto sosteneva R. Barthes, essa è il prodotto del linguaggiodei media, dello spettacolo, e le gesta dell'eroe sono snaturate nella loro essenza originaria di sfida all'assoluto.
b) Il gigante. Nel ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] la consueta modalità uditiva, mentre esse possono, se adeguatamente istruite, sviluppare il linguaggiodei segni. Questo non deve essere confuso con i gesti che accompagnano il linguaggio parlato, né con la pantomima, ma può essere definito come un ...
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Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] rispettare tutti gli altri.
L'insistenza di Herder sul linguaggio come espressione di un passato comune accomunò un'intera razza ariana e quella ebraica, e compilò una lista deigesti e dei tratti tipicamente ‛ebraici'. Il suo avversario L. F. ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] presupposto anatomico della capacità di fonazione e di un linguaggio pienamente articolato si trova nella conformazione e nelle dimensioni precisione deigesti implicano una sicura conoscenza dell'organizzazione tridimensionale delle parti molli dei ...
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Adriano Alippi
Fisica
Tutto dovrebbe essere reso
il più semplice possibile,
ma non più semplice
(Albert Einstein)
La fisica e i fisici
di Adriano Alippi
19 gennaio
Al Museo storico di Berlino il cancelliere [...] , eseguirà mai la serie deigesti sopra descritti nella piena coscienza e conoscenza dei fenomeni coinvolti. La previsione l'ambiente simile a quello attraverso cui si forma il linguaggio con cui dialoghiamo: il bambino lo apprende nel rapporto con ...
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Etnologia
Enrico Comba
L'etnologia (dal greco ἔθνος, "popolo", e λόγος, "discorso", letteralmente "studio dei popoli"), sorta intorno alla metà dell'Ottocento come raccolta sistematica e studio metodico [...] esterno quanto per gli stessi partecipanti, in linguaggio simbolico, una quantità di messaggi socialmente rilevanti, luce l'importanza di un approccio sociologico allo studio deigesti corporali e delle espressioni affettive: il piangere, il ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] un evento che è anche evento in cui si confrontano due linguaggi, di fatto più spesso il vero luogo di incontro che l , soprattutto, resta l'impressione che le Chiese compiano ormai deigesti che appartengono a un contesto, teorico e pratico, che esse ...
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Informatica musicale
Alvise Vidolin
Con lo sviluppo delle tecnologie multimediali la musica è diventata una delle fonti d'informazione trattate dall'informatica, al pari dei numeri, dei testi, della [...] sorgente si sono rivelati particolarmente efficaci nella resa deigesti musicali tipici delle frasi ricche di spunti agogici infatti, si è rivelato più efficace ricorrere a un linguaggio di programmazione di uso generale. Pertanto, ci troviamo davanti ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] inscritti sui corpi e sul paesaggio culturale. Lo stile deigesti e dei movimenti, l'abbigliamento, gli ornamenti, le pitture e il 'non-fiction film' (1986), sperimentando un linguaggio cinematografico che 'evoca' e 'suggerisce' poeticamente temi ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...