BUFALINO, Gesualdo
Davide Ferreri
– Nacque a Comiso (Ragusa) il 15 novembre 1920 da Biagio, fabbro ferraio, e da Maria Elia, casalinga, cui dedicò poi alcune pagine sul filo della memoria (Intervista [...] mondo del suono delle parole ascoltate e del mistero cifrato deisegni scritti: «“Io mi ricordo di un pupo di Francia”. Stilos, 5 marzo 2001; R.M. Monastra, B. e il linguaggio biblico-cristiano: tra pietà ed empietà, in Rivista di studi italiani, ...
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Nodi e fisica
Louis H. Kauffman
Nel secolo scorso lord Kelvin (William Thomson) ideò la cosiddetta teoria degli atomi vortice in cui gli atomi erano visti come mulinelli nell'etere, che si supponeva [...] (K) ∙ ⟨ K ⟩(A)
dove, ricordiamo, w(K) è la somma deisegni degli incroci di K, e ⟨K⟩ è il bracket calcolato sul nodo o link scalare, P è un operatore di proiezione. In questo linguaggio, la completezza di un determinato insieme di stati intermedi si ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I teoremi di incompletezza di Godel
Carlo Cellucci
I teoremi di incompletezza di Gödel
Nei giorni 5-7 settembre 1930 ebbe luogo a Königsberg [...] di una dimostrazione la determinazione della coincidenza deisegni numerici ap+bp e cp. D' assegniamo un codice a ogni termine t e a ogni derivazione d in T.
Il linguaggio di S contiene costanti funzionali neg e imp tali che, per ogni formula φ e ...
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Scienza greco-romana. Diofanto di Alessandria
Roshdi Rashed
Diofanto di Alessandria
Nel corso degli ultimi decenni la nostra conoscenza dell’opera di Diofanto di Alessandria è cambiata in maniera considerevole, [...] insiste sulla moltiplicazione e sulla divisione e fornisce la regola deisegni, che può essere riscritta così: (-a)·(-a)=a, , invece, è ricorrere a queste nozioni e a questo linguaggio per individuare i metodi e gli algoritmi senza però attribuirvi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’astrologia si sviluppa sulla base dell’eredità babilonese e della filosofia greca [...] segno favorevole o sfavorevole. Successivamente, si ha una distinzione tra auspicium e augurium, che assumono significato differente soprattutto nel linguaggio di una certa importanza. L’interpretazione deisegni è invece compito dell’àugure, che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La critica letteraria, dal greco κρίνειν (“discernere”, “giudicare”), si può definire, [...] sistema deisegni; Jurij M. Lotman e Boris A. Uspenskij elaborano il concetto di sistema modellizzante secondario, grazie al quale si possono identificare e definire varie strutture culturali che si differenziano da quella primaria, il linguaggio (La ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandro Cavagna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerata a lungo come una reazione agli abusi ecclesiastici, la Riforma protestante [...] tedesco della cancelleria sassone, arricchito da espressioni del linguaggio popolare, Lutero fonda la lingua letteraria della Germania impegnato in una continua ricerca dentro di sé deisegni della sua appartenenza alla schiera degli eletti. Ne ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con una tensione realistica capace di cogliere la tragicità dei fatti quotidiani, [...] pezzetto di fil di ferro nell’apertura praticata con la croce; le fece deisegni, che lei capì; o almeno capì che volevano dire: "Sono qui braccio e l’eleganza dell’abito gli parlano il linguaggio seduttivo di un mondo cui questo eroe si sente per ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] (perocché, furare), ma nel complesso il linguaggiodei giornali si rinnova profondamente.
Una parziale interruzione in allo stile nominale e agli incisi. Poco curato l’uso deisegni di punteggiatura, improntato a una marcatezza che riflette il ...
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MONELLI, Paolo
Giorgio Zanetti
– Nacque il 15 luglio 1891 a Fiorano Modenese, da Ernesto e da Maria Antonini registrata all’anagrafe del Comune come «massaia possidente».
In ragione delle funzioni del [...] Else Lasker-Schüler o, a Salisburgo, quello di segno negativo con il teatro di Hugo von Hofmannsthal e di 1943, Roma 1968, pp. 94-99; G. Licata, Storia e linguaggiodei corrispondenti di guerra. Dall’epoca napoleonica al Vietnam, Milano 1972, passim ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...