CRISPOLTI, Filippo
Alessandro Albertazzi
Nacque a Rieti il 25 apr. 1857 dal marchese Tommaso (1830-1911) - influente personalità del movimento cattolico bolognese e romagnolo dal 1888, tra l'altro presidente [...] va a rintracciare con amore in ogni più antico passato i segni del genio e della vocazione italica, come apparve nell'unione provvidenziale preoccupò di chiarire che si doveva "evitare il linguaggiodei socialisti", con i quali "non abbiamo comuni ...
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DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] conto che usavo un linguaggio d’accatto dal quale non ero capace di uscire, […] il linguaggiodei miei padri, anzi dei miei nonni» (ibid chiamati a interpretare nella scrittura musicale segni non univocamente definiti, divenendo coautori. Nacquero ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Niccolò Cusano, esponente di spicco dell’umanesimo europeo, è generalmente noto per la sua [...] che tutte le cose sono difficili e inesprimibili con il linguaggio. […] Se è così e se, come afferma il perfetti, anche se sono simili nel numero, dei sensi, non lo sono nel numero delle specie o deisegni. La formica si forma alcune specie che non ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] il naso piccolo e camuso. La tela mostra evidenti segni dell'alunnato presso Liberale da Verona nell'uso delle lumeggiature e sproporzionate, vivacemente espressive, che richiamano il linguaggiodei ferraresi e del bolognese Amico Aspertini. Il 19 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento filosofi e grammatici esaminano le relazioni del linguaggio con il pensiero [...] nel 1776 il progetto sull’Educazione dei sordomuti, per mezzo deisegni metodici. Direttore dell’Istituto nazionale per l’educazione dei sordomuti, De l’Epée ritiene che il sistema dei gesti sia un vero linguaggio universale naturale e lo perfeziona ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] ?»). Spesso tuttavia, come è stato mostrato per le lingue di segnidei sordi (Radutzky 1981), i gesti arbitrari sono nati come iconici , Diego (1981), Cinesica 1. Napoli. Il linguaggio del corpo e le tradizioni popolari: codici democinesici e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le radici storiche dei racconti fantastici e surreali si collocano in quella particolare [...] teoria linguistica della pazzia. L’arbitrarietà deisegni linguistici, infatti, nega alla realtà qualsiasi significato definitivo, anzi le preclude qualsiasi significato al di fuori del segno, attribuendo così al linguaggio il ruolo di una copertura ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Doni degli dei: l'origine divina della tecnica
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le misteriose forze della natura, [...] i segni che indicano il momento di ogni lavoro: agricoltura, astronomia e osservazione della natura camminano a braccetto.
Dèi e tecnica e degli artigiani, altrettanto chiaramente il linguaggiodei miti tecnici delle origini è fortemente influenzato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia del teatro inglese del Seicento si può dividere in due grandi periodi: [...] teatro di tradizione classica.
Il linguaggiodei drammi elisabettiani
Anche il linguaggio sfrutta tutti i registri: può collaborazione da Francis Beaumont e John Fletcher mostrano i primi segni dell’affermarsi di un nuovo tipo di dramma destinato a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento emerge il problema di trovare o costruire artificialmente una lingua universale [...] l’opportunità di usare, nell’educazione dei sordomuti, il linguaggiodei gesti, ovvero un sistema di comunicazione naturale il progetto di una characteristica (un sistema di caratteri o segni) universale, in cui ogni termine primitivo è espresso da ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...