MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] un'eco del Settecento italiano. Si può rilevare che il tempo segnato 3/2 equivalente a 12/8 sia allargato fino a 15/8 si può apprendere la sua maniera di pensare e il linguaggiodei suoi sentimenti. Anche il Goethe sentiva l'insinuante melodia ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] germanicità non fosse contestata, così come è contestato il carattere germanico deisegni incisi nei primi anni d. C. sopra un punteruolo d' parlato da gente i cui progenitori parlavano un diverso linguaggio, e che al fatto di essere stato adottato da ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] semiotica, la teoria deisegni e dei simboli, nonché un approfondimento dei principi della retorica mestiere di grafico, Torino 19782; E. Booth-Clibbon, D. Baroni, Il linguaggio della grafica, Milano-Tokyo 1979; G. Iliprandi, A. Marangoni, F. Origoni ...
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FONETICA (dal gr. ϕωνητικὴ [τέχνη] "[scienza] dei suoni" fr. phonétique; sp. fonética; ted. Phonetik, Lautlehre; ingl. phonetics)
Giulio BERTONI
Giulio PANCONCELLI-CALZIA
Il pensiero costruisce sé stesso, [...] le sonanti i segni delle consonanti con uno zerino sottoposto; a rappresentare le nasali i segni delle vocali orali ha dimostrato che il "linguaggio a fischi" degli Ewe (W. Heinitz, Vox, 1916, p. 83) e il "linguaggiodei tamburi" degli Jaunde ( ...
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SEMEIOTICA
Francesco Schiassi
. Questo termine nel linguaggio filosofico fu usato per indicare la scienza dell'uso, del significato delle parole e deisegni in generale (Locke). Nel linguaggio medico [...] dell'idrope, in base alla scomparsa del timpanismo. La scoperta di questo metodo d'indagine e l'applicazione allo studio deisegni delle malattie risale alla metà del secolo XVIII e precisamente alla pubblicazione, per opera di un medico viennese, L ...
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Neuroscienze cognitive
Alberto Oliverio
L'espressione neuroscienze cognitive risale alla fine degli anni Settanta del 20° sec., quando, in seguito allo sviluppo di una serie di tecniche volte a visualizzare [...] facciali aggressive, da segni di attivazione del sistema autonomo (erezione dei peli), da posture somatiche più lo stesso di prima: benché non presentasse deficit del linguaggio, dei movimenti o dell'apprendimento - fatto insolito visto che era ...
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PSICOFISIOLOGIA
Mario Bertini
. Una profonda trasformazione di contenuti e metodi ha caratterizzato il progresso della p. in questo dopoguerra, sicché oggi essa appare ritagliata entro un quadro di [...] filosofiche che di quelle fisiologiche.
Ma da vari segni si può capire come questa tendenza riflettesse più un fuoco in questa area la comprensione del cosiddetto "linguaggiodei nervi", dal processo dell'informazione all'elaborazione della ...
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SACRAMENTI
Marcel SIMON
Enrico ROSA
. È difficile dare di questo termine una definizione adeguata. Esso ebbe nella latinità una lunga storia, e acquistò un significato religioso specifico nel linguaggio [...] forma. Con tale linguaggio spiega già il concilio di Firenze, sotto Eugenio IV, agli Armeni la dottrina dei sacramenti "in brevissima ordine, viene impresso nell'anima un carattere, cioè un segno spirituale e indelebile, per cui essi non si possono ...
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SOCIOLOGIA DELLA LETTERATURA
Romolo Runcini
. Una disciplina critica nuova, come la s. della l., incontra le prime difficoltà nella stessa definizione del suo statuto epistemologico. Essendo nuova, [...] , alogico, aurorale, fantastico, e, sul piano deisegni, formale, dell'opera d'arte, mentre la metteva (forme) ma anche dati informativi (contenuti). In quanto arte del linguaggio essa si basa su un codice generale di comunicazione che per la ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] linguaggio - che è quello di svincolare il senso dal modo del suo apparire sensibile - viene trasferito all'immagine, mentre ciò che in linea di principio caratterizza l'immagine è proprio un'incompatibilità nei confronti della separazione deisegni ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...