SEGNI, Agnolo
Pietro Giulio Riga
– Nacque a Firenze nel 1522 da genitori appartenenti a un ramo del nobile casato fiorentino deiSegni; il padre fu Giuliano Segni e la madre Piera Masi.
Sebbene non [...] Segni la poesia lirica veniva a configurarsi come un’enunciazione soggettiva, una creazione di immagini compiuta attraverso il linguaggio che gli incarichi diplomatico-amministrativi svolti per conto dei Medici che gli consentirono di acquisire una ...
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SEGNI, Giulio
Sauro Rodolfi
SEGNI (Signa, de Signis, Biondini), Giulio (Giulio da Modena). ‒ Nacque a Modena nel 1498. L’anno di nascita è dedotto per calcolo sottrattivo dall’epigrafe della lapide [...] segreto estense, Camera ducale, Bolletta dei salariati, registro 40), quindi nella 510 s.).
Altrettanto prestigiose furono la chiamata di Segni alla tastiera dell’organo vecchio di S. Musica nova (1540), il linguaggio imitativo, strutturato su uno o ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] ridotto alla loro lingua": parole che son tra i primi segni della singolare fortuna popolare di un libro, tra i più letti uno con la teologia: nacque con Mosè, vive nel linguaggiodei profeti e nelle parabole bibliche, negli autori stessi della ...
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CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] reso gradevole da gare e da feste, il linguaggiodei maestri deve sapersi avvicinare alla sensibilità della fanciullezza. negli anni precedenti. Era giunto al vertice di una carriera segnata da una serie di difficili mansioni. Dal marzo 1810 era ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] in realtà più che interessare in quanto intervento sul linguaggio che, correggendo le posizioni del Bembo, porti un itinerario d'amore, alla conquista del sublime (degli oggetti e deisegni che li esprimono). Il C. non rivendica né lo status ...
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DE MAURO, Tullio
Federico Albano Leoni
Nacque a Torre Annunziata (Napoli) il 31 marzo 1932, da Oscar, chimico e farmacista, originario di Foggia, e da Clementina Rispoli, napoletana, di formazione [...] Thamus e Theuth. Uso scritto e parlato deisegni linguistici, comunicazione letta al convegno Lingua scritta del Bollettino di italianistica, IX (2012), 2; Tra linguistica e filosofia del linguaggio. La lezione di T. D.M., a cura di F. Albano Leoni ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] dei cibi non nocivi; dei luoghi e condizioni favorevoli; deisegni e figure che costituiscono una sorta di piccolo prontuario atto a rammentare i nomi dei giochi, dei numeri, dei tipicizzazione di un linguaggio che dallo spettacolo dei "buffoni" e ...
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BUFALINO, Gesualdo
Davide Ferreri
– Nacque a Comiso (Ragusa) il 15 novembre 1920 da Biagio, fabbro ferraio, e da Maria Elia, casalinga, cui dedicò poi alcune pagine sul filo della memoria (Intervista [...] mondo del suono delle parole ascoltate e del mistero cifrato deisegni scritti: «“Io mi ricordo di un pupo di Francia”. Stilos, 5 marzo 2001; R.M. Monastra, B. e il linguaggio biblico-cristiano: tra pietà ed empietà, in Rivista di studi italiani, ...
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MONELLI, Paolo
Giorgio Zanetti
– Nacque il 15 luglio 1891 a Fiorano Modenese, da Ernesto e da Maria Antonini registrata all’anagrafe del Comune come «massaia possidente».
In ragione delle funzioni del [...] Else Lasker-Schüler o, a Salisburgo, quello di segno negativo con il teatro di Hugo von Hofmannsthal e di 1943, Roma 1968, pp. 94-99; G. Licata, Storia e linguaggiodei corrispondenti di guerra. Dall’epoca napoleonica al Vietnam, Milano 1972, passim ...
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CRISPOLTI, Filippo
Alessandro Albertazzi
Nacque a Rieti il 25 apr. 1857 dal marchese Tommaso (1830-1911) - influente personalità del movimento cattolico bolognese e romagnolo dal 1888, tra l'altro presidente [...] va a rintracciare con amore in ogni più antico passato i segni del genio e della vocazione italica, come apparve nell'unione provvidenziale preoccupò di chiarire che si doveva "evitare il linguaggiodei socialisti", con i quali "non abbiamo comuni ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...