DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] allontanamento dalla patria con il linguaggio elegante e vago, tutto letterario stampare presso la modesta tipografia "AI segno del pozzo" un'opera di s. Piacenza, II, Roma 1978, pp. 171-208; A. Dei Fante, L'Accademia degli Ortolani, ibid., pp. 149-170 ...
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DE ZERBI, Rocco
Lucia Strappini
Nacque a Reggio Calabria l'11 giugno 1843 da Domenico e da Rosa Cotronei. Il padre, Domenico, avvocato e giornalista dilettante, patriota, e il nonno Rocco, intendente [...] ecc.) che rimanda al linguaggio e alla ispirazione di Il Piccolo (2 sett. 1879), dove, a proposito dei versi di Carducci, il D. scriveva che essi erano serie di scelte ideologiche e politiche che segnarono l'ultimo ventennio dell'Ottocento in Italia ...
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KOUNELLIS, Jannis
Giorgia Gastaldon
Nacque al Pireo il 23 marzo 1936, da Grigoris e da Evaggelia Venou.
Nella Grecia dei conflitti
La famiglia d’origine apparteneva, negli anni antecedenti la seconda [...] delle forze militari anticomuniste che avviò la dittatura dei colonelli (1967) – segnò indelebilmente gli anni dell’infanzia e della tecniche tradizionali di recitazione per inventare un linguaggio gestuale e corporeo completamente nuovo.
Con ...
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TOLEDO, Pedro Álvarez
Carlos José Hernando Sanchez
de. – Nacque ad Alba de Tormes in Castiglia nel 1480, secondogenito del secondo duca d’Alba, Fadrique, e di Isabel de Zúñiga.
Nel luogo natale ricevette [...] del linguaggio simbolico della corte.
L’arrivo di Toledo significò il ritorno al governo vicereale dei nobili dove sbarcò don Pedro, che vide in queste misure un grave segno di sfiducia. Da queste diffidenze sarebbe sorta la leggenda della presunta ...
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CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] quando il Fazini era già vescovo di Segni, dato che così si qualifica nella prefazione De poetis di Lilio Giraldi è uno dei primi e maggiori documenti di storiografia letteraria del C., il cui linguaggio mancherebbe di incisività critica e ...
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SATTA, Salvatore
Italo Birocchi
Eloisa Mura
(Giovanni Salvatore). – Nacque a Nuoro il 9 agosto 1902 da Salvatore, notaio, e da Valentina Galfrè, di origini piemontesi, conosciuta con il nome di Antonietta.
Fu [...] esami restanti e si laureò l’11 ottobre 1924 con il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi sulla revocatoria fallimentare con riedizione sembra quasi un segno di stanchezza). Con il solito incisivo linguaggio, i Quaderni riflettevano le ...
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SQUARCIONE, Francesco
Giacomo Alberto Calogero
– Figlio di un notaio di nome Giovanni e di una sorella del sarto Francesco della Galta, di cui purtroppo si ignora il nome, ebbe i natali a Padova, tra [...] linguaggio di matrice toscana, questi lavori rivelano una mentalità invincibilmente equivoca, sempre incerta tra formulazioni di segno 1472, quando nei Libri di cassa del Santo vengono registrati dei pagamenti «ala dona fo de m.º Franzesco Squarzon» ( ...
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BELLONCI, Maria
Luisa Avellini
BELLONCI (Villavecchia), Maria
Nacque a Roma il 30 novembre 1902, primogenita di Gerolamo Vittorio Villavecchia, discendente da una famiglia aristocratica piemontese, e [...] abitazione familiare, in via Farini, le offriva «il linguaggio narrativo dei mosaici» e la contemplazione di «cadenze espressive» che per cura di Anna Maria Rimoaldi, che aveva curato anche Segni sul muro: racconti, articoli ed elzeviri 1944-70, ibid. ...
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PANNELLA, Giacinto, detto Marco
Massimo Teodori
Nacque a Teramo il 2 maggio 1930 da Leonardo (1898-1986), ingegnere proveniente da una famiglia della borghesia agraria, e da Andrée Estachon (1900-1983), [...] il finanziamento pubblico dei partiti – fino alla proposta formulata insieme al gruppo di Mario Segni di trasformare per via l’aspetto dello ‘sciamano’ in dialogo, attraverso il linguaggio del corpo, con alte autorità politiche e morali, dai ...
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DEPERO, Fortunato
Simonetta Nicolini
Figlio di Lorenzo e di Virginia Turri, nacque a Fondo (Trento) il 30 marzo 1892. Trasferitosi a Rovereto con la famiglia, frequentò la scuola reale elisabettina [...] il D. forgiò un "linguaggio poetico di comprensione universale, si recò a Capri nel 1917. Ilsoggiorno caprese segnò per l'artista un deciso ritorno alla figurazione, il 1942 il D. fu impegnato, nell'ambito dei lavori per l'E42, nell'esecuzione di un ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...