BUZZATI TRAVERSO, Dino
Marcello Carlino
Nacque a Belluno, in località San Pellegrino, il 16 ott. 1906. La famiglia, di origini bellunesi, apparteneva all'alta borghesia ed aveva una ricca tradizione [...] gli effetti con i segni del sempreuguale, nel meccanismo ferreo che stringe la realtà dei personaggi (elemento, quest' e all'intento di coinvolgere emotivamente il fruitore. Il linguaggio, purché semplice e ordinato, è indifferente alla logica del ...
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MELDOLLA, Andrea,
Luca Bortolotti
detto lo Schiavone. – Nacque da Simone intorno agli anni 1510-15 in Dalmazia (motivo per cui, trasferitosi a Venezia, fu colà ben presto conosciuto con il soprannome [...] , ormai felicemente integrate all’interno del suo linguaggio figurativo, si combina con l’eco incisiva 113). Tali giudizi, tipicamente, si sarebbero ribaltati di segno nel gusto dei principali scrittori d’arte veneziani del Seicento, Carlo Ridolfi ...
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FACCIO, Francesco Antonio, detto Franco
Raoul Meloncelli
Nacque a Verona l'8 marzo 1840 da Giovanni, albergatore, comproprietario dell'albergo Riva S. Lorenzo di Verona, e da Teresa Carezzato. Ferventi [...] necessità di rinnovare il proprio linguaggio e di pervenire alla totale dovette essere sostituito da G. Coronaro; i segni di squilibrio psichico che si erano già la loro gravità anche per il peggiorare dei suoi rapporti con la Scala, deteriorati dopo ...
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EUSTACHI (Eustachio, Eustachius), Bartolomeo
Maria Muccillo
Nacque a San Severino Marche (prov. di Macerata), secondo alcuni storici nel 1510, secondo altri nel 1500 o nel 1507, da Mariano, esponente [...] Non è certo però l'anno di inizio del suo insegnamento. Nei Ruoli dei lettori che vanno dall'anno 1539 al 1787 il nome dell'E. come " del linguaggio tecnico di Ippocrate. Nel suo commento, che venne di nuovo stampato a Lipsia nel 1780, segno di una ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] di letture sulla Scienza del linguaggio di Max Müller, tradotte dal , dalla mancata menzione d'ogni suo scritto nella Storia dei Romani di G. De Sanctis e dal troppo misero di secoli i sintomi e i segni d'una culturalità romano-italica, ignorata ...
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PALMEZZANO, Marco
Davide Righini
PALMEZZANO (Palmegiani, Palmegiano), Marco. – Nacque a Forlì verosimilmente nel 1459, figlio di Antonio, membro di una famiglia di notabili, e di Antonia Bonvicini (Tumidei, [...] si contraddistingue per il linguaggio figuraleancora legato a Datata 1514 è la tavola con l’Adorazione dei magi e, nella lunetta, la Disputa pp. 124-128; E. Righini, La musica ‘immaginata’: i segni del suono nei dipinti di M. P., in Romagna arte e ...
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PIERMARINI, Giuseppe
Raffaella Catini
PIERMARINI, Giuseppe. – Figlio di Pietro, gestore di una fabbrica di cera di proprietà del letterato Claudio Seracchi, e di Crispolda Ubaldini, nacque a Foligno [...] Posi non lasciò segni rilevanti nel codice Sebbene gli elementi ricorrenti del linguaggio piermariniano siano riconducibili al pp. 86, 88-92, 189, 191 s.; F. Zanzottera, Genesi dei Giardini reali, in Il sistema delle Ville e delle Cascine del Parco ...
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SAVELLI, Angelo
Piergiorgio Dragone
– Nacque a Pizzo (Vibo Valentia) il 30 ottobre 1911, secondogenito di Giorgio (1873-1952), farmacista, e di Maria Virginia Barone (1884-1966). Ebbe quattro tra [...] popolo di notte, e vinse uno dei quattro premi aggiunti di 5000 lire. Reinhardt. Approdò presto a un nuovo linguaggio: è del 1956 una serigrafia 'bianco 1991): «Ha cercato un alfabeto di puri segni che si muovono dinamicamente nello spazio e nella ...
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POUSSIN, Nicolas
Olivier Bonfait
– Nacque il 15 giugno 1594 in una famiglia della piccola nobiltà nei pressi di Les Andelys (Rouen), in Normandia, da Jean e da Marie de Laisement.
Il soggiorno del [...] pittore e la corona francese. A Roma, il susseguirsi dei Pamphilj e dei Chigi sul soglio pontificio non impedì a Pietro da Cortona e Poussin, un linguaggio puro, ma un sistema di segni secondo la Logique de Port-Royal («il segno contiene due idee ...
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ARATORE
Claudio Leonardi
Nacque, verso la fine del sec. V, nell'Italia settentrionale; "mittit et Liguria Tullos suos", gli scriverà Cassiodoro. La famiglia era dunque di origine provinciale, di quella [...] notevole ricchezza di linguaggio la tradizione cristiana, nell'unico testimone ante 800 già i segni della corruzione, si distingue durante il 1954, p. 22; G. P. Bognetti, Milano sotto il regno dei Goti, in La storia di Milano, II, Milano 1954, p. 24 ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...