DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] conto che usavo un linguaggio d’accatto dal quale non ero capace di uscire, […] il linguaggiodei miei padri, anzi dei miei nonni» (ibid chiamati a interpretare nella scrittura musicale segni non univocamente definiti, divenendo coautori. Nacquero ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] il naso piccolo e camuso. La tela mostra evidenti segni dell'alunnato presso Liberale da Verona nell'uso delle lumeggiature e sproporzionate, vivacemente espressive, che richiamano il linguaggiodei ferraresi e del bolognese Amico Aspertini. Il 19 ...
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SINIBALDI, Raffaele detto Raffaello da Montelupo
Marcella Marongiu
– Raffaele Bastiano Romolo Sinibaldi, quartogenito di Bartolomeo (lo scultore e architetto Baccio da Montelupo) e di sua moglie Agnoletta, [...] nel transetto del Duomo di Orvieto, in Le cattedrali. Segni delle radici cristiane in Europa. Atti del II Convegno... 2007 and the Laurentian Library, in Michelangelo e il linguaggiodei disegni di architettura. Atti del Convegno... Firenze 2009 ...
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QUASIMODO, Salvatore. – Nacque a Modica il 20 agosto 1901, secondogenito di Gaetano Quasimòdo, capostazione, e di Clotilde Ragusa. Ebbe tre fratelli: Enzo, Ettore e Rosina.
L’accentazione del cognome fu [...] nel 1926, come geometra straordinario dal ministero dei Lavori pubblici e assegnato all’ufficio del vento del Mediterraneo, a cura di P. Frassica, Novara 2002; Nell’antico linguaggio altri segni. S. Q. poeta e critico, a cura di G. Baroni, Roma 2003 ...
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GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] persistere di un buon accordo tra papa e imperatore: era solo il segno di un completo "scollamento" della politica di G. IX dalla realtà , che non solo non aveva familiarità con il linguaggiodei frati, ma neppure riusciva a inquadrarli in un assetto ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] celeste con i segnali (la triade zodiacale deisegni d'acqua, i due segni equinoziali, l'opposizione di Sole e Luna) di mestiere, e senza nemmeno darsi una riconoscibile identità di linguaggio, tanto che per queste opere, prive di documentazione, non ...
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MARCHETTO da Padova (Marchetus de Padua)
Cesarino Ruini
Maestro di canto, compositore e teorico della musica, è soprattutto noto come autore del Lucidarium e del Pomerium, due testi fondamentali per [...] lo sviluppo del linguaggio musicale europeo e per la conoscenza della notazione trecentesca, che ne fanno il trattatista altri livelli dell'articolazione ritmica. A differenza deisegni geometrici introdotti dai contemporanei francesi, la soluzione ...
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BENELLI, Giovanni
Bruna Bocchini Camaiani
Andrea Riccardi
Nacque a Poggiole di Vernio (Firenze), diocesi di Pistoia, il 12 maggio 1921 da Luigi e da Maria Simoni. Dopo aver vissuto i primi anni nel [...] di una popolazione all'80% musulmana permetteva di cogliere i primi segni della rinascita islamica - il B., che era giunto pochi dalla visita. Inoltre la stessa predicazione ed il linguaggiodei B. in queste occasioni, tutte incentrate sull'annuncio ...
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MICHELINI, Famiano
Federica Favino
MICHELINI, Famiano (Francesco di S. Giuseppe). – Nacque a Roma il 31 ag. 1604 da genitori provenienti dalla Sabina e di modeste condizioni.
Sembra probabile che abbia [...] il linguaggio ingenuamente allegorico traspaiono, pure, una «raffinata coscienza storica dei progressi sua nomina alla cattedra pisana è apparsa come uno deisegni della temporanea rinuncia dei Medici a sostenere il programma galileiano dopo la morte ...
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SAVIOLI, Leonardo
Paola Ricco
SAVIOLI, Leonardo. – Nacque a Firenze il 30 marzo 1917. Il padre, Socrate, era disegnatore meccanico delle ferrovie; la madre, Isabella Angelini, gestiva una modisteria.
Nel [...] sviluppo intenzionale dell’immagine attraverso la «serialità non-ripetitiva deisegni» (Argan et al., 1966, p. V). Nella della metà degli anni Sessanta manifestarono la piena maturità del linguaggio di Savioli e l’apertura verso nuovi temi di ricerca ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...