GATTI, Bernardino, detto Sojaro
Francesco Mozzetti
Nacque forse a Pavia intorno al 1495 da Rolando, di professione bottaio, e da Maddalena de' Grandi. Plausibilmente dalla versione dialettale del mestiere [...] "sorprendente caratterizzazione dei volti, del tutto nuovi ed estranei… al linguaggio figurativo del Gatti per Camillo Boccaccino e un'aggiunta al Giornale di S. Sigismondo, in I segni dell'arte. Il Cinquecento da Praga a Cremona (catal.), a cura di G ...
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AGOSTINO di Duccio
Isa Belli Barsali
Nacque nel 1418 a Firenze, da Antonio di Duccio, tessitore di drappi soprannominato "il Mugnone", e da Lorenza sua seconda moglie.
La prima opera da lui firmata [...] individuabili nelle sue sculture, il linguaggio di A. ebbe un esito stesso anno erano in via di rivestimento le cappelle dei Pianeti e delle Arti Liberali. Nel 1457 tutte manifesterebbero nell'opera di A. i segni dello studio fatto in patria su ...
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PEVERELLI, Cesare
Francesca Franco
– Nacque a Milano il 30 maggio 1922 da Cesare e Maria Cepparo, ultimo di sette figli. Frequentò il ginnasio a Torino ma a causa della tubercolosi interruppe gli studi. [...] questa stessa manifestazione.
I segni automatici della sua pittura 1972, figg. 82-85), cui seguirono gli imbuti prospettici dei Campi di canne (ripr. ibid., figg. 89-92) del fantastico nella struttura stessa del linguaggio, sono alla base sia del ...
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Anello
A. Ghidoli
L'a. è un ornamento circolare del dito, di antichissima origine, la cui denominazione deriva dalla forma stessa dell'oggetto; anulus è infatti, in lat., il diminutivo della parola [...] individuabile in base alla destinazione d'uso dei pezzi, è quella degli a. utilizzati come segni distintivi di una particolare dignità, categoria, , maggiormente sensibile nei confronti del linguaggio bizantino. Due interessanti esemplari della ...
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MELFI
P.F. Pistilli
(Melfia, Melphia nei docc. medievali)
Cittadina della Basilicata (prov. Potenza), M. sorge sulle propaggini settentrionali del massiccio vulcanico del Vulture, in posizione dominante [...] dalla doppia campata del capocroce, segnata da pilastri rettilinei uniti da reale (1279-1281) e un miglioramento dei dispositivi di difesa presso l'accesso un prete Biagio, mostra invece un linguaggio narrativo in parte debitore della tradizione ...
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MAGNI, Giulio
Raffaella Catini
Nacque a Roma il 7 nov. 1859 da Basilio e da Margherita Targhini, nipote di Giuseppe Valadier.
Il padre Basilio, letterato, storico dell'arte e giurista, nacque a Velletri [...] i primi segni di crisi, con una serie di realizzazioni nelle quali si prefigura un linguaggio architettonico scultura decorativa (Roma-Torino), opera nella quale, rifacendosi agli studi dei tedeschi K. Escher, A. Riegl e H. Wölfflin e avvalendosi ...
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GADDI, Agnolo.
S. Petrocchi
Pittore fiorentino della seconda metà del Trecento, figlio di Taddeo e fratello di Giovanni, anch'essi pittori. Da un documento relativo a un incarico amministrativo (Firenze, [...] alla formulazione del nuovo linguaggio gotico cortese. La affreschi fiorentini si manifestano i segni di una chiara rottura della 14, 1932, pp. 355-376; U. Procacci, Relazione dei lavori eseguiti nella chiesa del Carmine di Firenze per la ricerca ...
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FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] creare una trama complessa di segni, ove il rapporto tra le luci e le ombre costituiva un linguaggio e nello stesso tempo una del F. forse fino a oggi più attentamente studiato. Modello dei suoi ritratti è Venezia con i suoi luoghi deputati, i suoi ...
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CORSI, Carlo
Nicoletta Cardano
Nacque a Nizza l'8 gennaio 1879 da Achille, che era tenore. Fu fratello del soprano Emilia. Stabilitosi a Bologna, manifestò sin dall'infanzia uno spiccato interesse per [...] o sulla spiaggia. Trattate con un linguaggio alieno da ogni riferimento naturalistico, sinteticamente descritte con rapidi segni cromatici, densi di del C. di questo periodo nella poetica degli interni dei nabis, di Bonnard e Vuillard. In realtà più ...
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LACCABUE (Ligabue), Antonio
Paola Pietrini
Nacque a Zurigo il 18 dic. 1899 da Maria Elisabetta Costa, originaria di Cencenighe Agordino, e venne registrato all'anagrafe con il cognome della madre. La [...] di un "linguaggio" pittorico in ). Negli ultimi autoritratti si possono inoltre leggere i segni lasciati dal trascorrere del tempo, come nell'Autoritratto di Ligabue, Milano 1979;
R. Margonari, Antologia dei naïfs italiani, Como 1979, pp. 134-136; ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...