PIERMARINI, Giuseppe
Raffaella Catini
PIERMARINI, Giuseppe. – Figlio di Pietro, gestore di una fabbrica di cera di proprietà del letterato Claudio Seracchi, e di Crispolda Ubaldini, nacque a Foligno [...] Posi non lasciò segni rilevanti nel codice Sebbene gli elementi ricorrenti del linguaggio piermariniano siano riconducibili al pp. 86, 88-92, 189, 191 s.; F. Zanzottera, Genesi dei Giardini reali, in Il sistema delle Ville e delle Cascine del Parco ...
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ARATORE
Claudio Leonardi
Nacque, verso la fine del sec. V, nell'Italia settentrionale; "mittit et Liguria Tullos suos", gli scriverà Cassiodoro. La famiglia era dunque di origine provinciale, di quella [...] notevole ricchezza di linguaggio la tradizione cristiana, nell'unico testimone ante 800 già i segni della corruzione, si distingue durante il 1954, p. 22; G. P. Bognetti, Milano sotto il regno dei Goti, in La storia di Milano, II, Milano 1954, p. 24 ...
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CATALANI, Angelica
Raoul Meloncelli
Nata a Senigallia il 10 maggio 1780 da Antonio, commerciante in pietre preziose e primo della cappella del duomo della città, e da Antonia Summi, anconetana di umili [...] voce cominciasse ad avvertire i segni di una certa stanchezza, sempre formazione del linguaggio melodico del compositore Music and Musicians, II, pp. 119 ss.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 310; H. Riemanns Musik Lexikon, I, Mainz 1959, ...
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BARNABA da Modena (Agocchiari)
Enrico Castelnuovo
Figlio di Ottonello e di Francesca Cartari, nacque a Modena da una famiglia originaria di Milano. Il cognome della famiglia, De Agoclaris, deriva dal [...] di S. Matteo a Pisa e della chiesa dei SS. Cosma e Damiano a Genova. Alla sulle coste del Mediterraneo occidentale. Il suo linguaggio e soprattutto ì suoi schemi sono ravvisabili in nella regione), sì avvertono segni della sua influenza (tavole ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] si veda commissionare l'11 genn. 1518 dai consoli della matricola dei mercadanti la pala per l'altare del Braguti in duomo per 29 , firmata e datata 1519, reca evidenti segni del progressivo affermarsi nel linguaggio del C. di citazioni dal Romanino. ...
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GATTI, Bernardino, detto Sojaro
Francesco Mozzetti
Nacque forse a Pavia intorno al 1495 da Rolando, di professione bottaio, e da Maddalena de' Grandi. Plausibilmente dalla versione dialettale del mestiere [...] "sorprendente caratterizzazione dei volti, del tutto nuovi ed estranei… al linguaggio figurativo del Gatti per Camillo Boccaccino e un'aggiunta al Giornale di S. Sigismondo, in I segni dell'arte. Il Cinquecento da Praga a Cremona (catal.), a cura di G ...
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AGOSTINO di Duccio
Isa Belli Barsali
Nacque nel 1418 a Firenze, da Antonio di Duccio, tessitore di drappi soprannominato "il Mugnone", e da Lorenza sua seconda moglie.
La prima opera da lui firmata [...] individuabili nelle sue sculture, il linguaggio di A. ebbe un esito stesso anno erano in via di rivestimento le cappelle dei Pianeti e delle Arti Liberali. Nel 1457 tutte manifesterebbero nell'opera di A. i segni dello studio fatto in patria su ...
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BAROZZI, Francesco
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Nacque a Candia il 9 ag. 1537 da Iacopo, nobile veneziano, e da Fiordiligi di Nicolò Dorro, di Rettimo. Ebbe come maestro di latino e greco Andrea Doni; più tardi frequentò lo [...] che è hora di uno, hora di dui, hora di più segni è tanto come dicesse che l'Eclittica vien secata dall'Horizonte mequalmente il suo parere circa la maggior proprietà, nel linguaggio matematico, dei termini "ratio" e "proportio" rispetto a " ...
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Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] letterario le sue opere segnano la nascita della prosa formulò ipotesi poi generalizzate nel linguaggio astratto e universale della matematica successivi gli spazi percorsi stavano tra di loro come la serie dei numeri dispari (1,3,5,7,9 e così via). ...
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BALDI, Bernardino
Raffaele Amaturo
Nacque in Urbino il 5 giugno 1553 da Francesco e Virginia Montanari. Appresi i primi elementi di greco e di latino alla scuola dell'umanista urbinate Gianantonio Turoneo, [...] titolo di Rime secondo l'uso dei Siciliani antichi, e che tenta l'imitazione, nel linguaggio e nei metri, dei nostri poeti lirici del Duecento, e Orlando. Di un'arte più matura mostra i segni un altro poemetto didascalico, rimasto anch'esso per lungo ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...