Filosofo statunitense (Denver, Colorado, 1901 - Gainesville, Florida, 1979); ha recato sul terreno del pragmatismo e del behaviorismo americani le istanze più vive delle indagini neopositivistiche europee [...] and behaviour (1946; trad. it. 1949, 3a ed. 1977). M. presentava una teoria generale deisegni o semiotica che individuava tre diversi livelli di analisi del linguaggio e del significato e che di tutte e tre queste dimensioni si proponeva di rendere ...
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Posizione epistemologica che attribuisce un ruolo fondamentale alla convenzione nell’ambito della scienza. Sostenuto dapprima da J.-H. Poincaré, il quale, dopo la scoperta della geometria non-euclidea, [...] logico «non esiste morale» e la logica stessa consiste in «stipulazioni convenzionali sull’uso deisegni». La tesi di L.Wittgenstein, infine, sul linguaggio come gioco basato su convenzioni, si può ritenere un’ulteriore evoluzione della posizione ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] dipende dalla loro forma logica o dal significato dei termini componenti, e sintetiche, il cui più parlare di enti, bensì di segni, se voleva evitare di sfociare nella stando alla quale, senza uscire dal linguaggio, il valore semantico di una ...
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WITTGENSTEIN, Ludwig Josef
Vito A. BELLEZZA
Logico e filosofo del linguaggio, nato a Vienna il 26 aprile 1889, morto a Cambridge il 29 aprile 1951. Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'università [...] "pseudo-proposizioni", e risulterebbero dalla trasformazione deisegni linguistici la cui validità è data esclusivamente obiettiva ma sorgerebbero da confusioni in seno alla complessità del linguaggio comune.
L'influenza del W. è stata profonda. L ...
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pragmatismo
Paolo Casini
La filosofia delle azioni e dei fatti
Il pragmatismo (dal greco pràgma «azione», «fatto») è una corrente filosofica che si sviluppò tra la fine del 19° e gli inizi nel 20° secolo [...] delle idee e degli atti di volontà.
Peirce, affermando che ogni pensiero è un segno strettamente legato alla natura del linguaggio, propose l’analisi deisegni linguistici per ottenere il massimo di chiarezza nella comunicazione. La sua tecnica si ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] assetto del Cosmo muterebbe il significato deisegni celesti e sarebbe essa stessa il segno al più alto grado della provvidenza da molti messo a confronto con il rigido e 'barbaro' linguaggio degli scolastici. Mentre alcuni, come Le Fèvre d'Étaples, ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] più rigorosa di classificazione scientifica. "Il linguaggio della scienza offre all'artista un nuovo vocabolario di segni visuali per modernizzare i codici pittorici convenzionali e per dare all'arte dei nuovi poteri di rappresentazione" (p. 362 ...
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Tecnica
Jacques Ellul
di Jacques Ellul
Tecnica
sommario: 1. Il concetto di tecnica. 2. La tecnica come ambiente. 3. La tecnica in quanto sistema. 4. La tecnica in quanto mito. 5. La prevedibilità della [...] prevedere delle inversioni di tendenza quando esistano deisegni precursori decifrabili.
La prospettiva veramente importante è carico, ma, dall'altro, bisogna tradurre i problemi nel linguaggio del calcolatore, il che esige l'omissione di tutta una ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] ᾽ e il Kitāb al-Išārāt wa-'l-tanbīhāt (Libro deisegni e dei moniti), in cui l'autore espone i principî di questa a introdurre, in questo trattato, un lemma che nel linguaggio matematico moderno possiamo enunciare così: il numero di combinazioni di ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] persone cui appartengono potrebbe derivare in parte dal potere del linguaggio di cui facciamo esperienza sin dall'infanzia: il bambino sostanze naturali. Esse derivavano da una dottrina deisegni basata su antiche classificazioni, che giustificava l' ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...