Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] il p. e virgola e i due p., mentre il segno di p. e virgola equivale al p. interrogativo.
Nei vari tale atto.
Nel cucito, il primo e più semplice dei p. è la filza, che si esegue da interno. P.-nave Nel linguaggio marinaresco, la posizione geografica ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] e il romeno usano ch, le altre lingue ricorrono a segni o digrammi diversi. Gli altri valori della c sono diversi da dei sapori o flavours dei quark detto charm (o fascino); la lettera C l’operazione di coniugazione di carica.
Informatica
Linguaggio ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] lo sviluppo di sistemi esperti e lo studio del linguaggio naturale. In PROLOG il calcolo di un valore è quella del polimero non drogato. La scoperta segna l'inizio dello studio dei polimeri organici elettroconduttori. I tre ricercatori riceveranno ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Meccanica e scienza del moto
Domenico Bertoloni Meli
Meccanica e scienza del moto
Il contesto intellettuale, istituzionale e sociale
Scrivere [...] dei corpi lasciati cadere sull'argilla. Si trovò che, per imprimere nell'argilla segni ugualmente profondi, l'altezza dei si accinsero a riformulare nel linguaggio della nuova matematica le proposizioni newtoniane dei Principia e ad affrontare un ...
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Solidi, fisica dei
JJacques Friedel
di Jacques Friedel
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Principali proprietà macroscopiche delle fasi condensate: a) struttura macroscopica; b) onde macroscopiche. □ 3. [...] di energia più bassa, rispetto al quale è ortogonale, cambiando i segnidei coefficienti aj relativi a una parte del volume totale V ≃ della materia interessa altri campi, nei quali il linguaggio già elaborato può rivelarsi utile: si possono, ad ...
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Supersimmetria
Francesco Fucito
Augusto Sagnotti
Alla scala delle più piccole distanze esplorate attualmente, dell'ordine di 10−18 m, la materia appare costituita da combinazioni di poche decine di [...] in origine nel linguaggio hamiltoniano, attraverso la principale strumento di analisi non soltanto per la teoria dei campi, ma anche per la meccanica statistica. Per di vuoto di bosoni e fermioni hanno segni opposti e tendono parimenti a elidersi. In ...
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Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] letterario le sue opere segnano la nascita della prosa formulò ipotesi poi generalizzate nel linguaggio astratto e universale della matematica successivi gli spazi percorsi stavano tra di loro come la serie dei numeri dispari (1,3,5,7,9 e così via). ...
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elettricità
Giovanni Vittorio Pallottino
Carica elettrica e fenomeni a essa collegati
L'elettricità è l'insieme dei fenomeni prodotti dalla carica elettrica, una proprietà di alcune particelle che costituiscono [...] queste hanno lo stesso segno (v. fig. 1 e 2), attrattiva se di segno opposto (v. fig.). quelle che si esercitano fra le molecole dei corpi solidi o liquidi (forze di coesione di natura elettrica. Nel linguaggio scientifico, invece, elettricità ...
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clima
Franco Foresta Martin
Come cambiano le condizioni meteorologiche nel lungo periodo
Il clima è il complesso delle condizioni meteorologiche che caratterizzano una regione. Ma come e perché cambia [...] dei mari si innalza.
Fra gli strati della Terra sono rimasti segni di tutte queste vicende. Sono ben riconoscibili agli occhi esperti dei distinguere fra clima e tempo meteorologico, visto che nel linguaggio d'ogni giorno si fa spesso confusione fra l ...
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alfabeto
alfabèto [Der. del lat. alphabetum, dal gr. alfábetos, comp. dei nomi delle due prime lettere] [ALG] [FAF] [INF] Un insieme finito di segni, con il quale sia possibile sviluppare un certo sistema [...] di simboli o, come si dice usualmente, un linguaggio: v. logica: III 483 c. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...