Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] anni dal Parlamento dell’uno o dell’altro dei due Paesi.
Gli eventi della Seconda guerra usato è quello latino, arricchito di due segni provenienti dalle rune: þ e đ basato sulla quantità, e il linguaggio artificioso che si esprime soprattutto in ...
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Stato dell’Europa centro-orientale. Confina a N con la Polonia, a E con l’Ucraina, a S con l’Ungheria, a SO con l’Austria e a NO con la Repubblica Ceca.
Il territorio è chiuso a N da un tratto della catena [...] allunga per oltre 100 km il rilievo paleozoico dei Monti Metalliferi Slovacchi (1458 m), dalle sinistra del fiume, che in questo tratto segna il confine con l’Ungheria.
Il clima cosiddetta bibličtina, cioè il linguaggio della Kralická Bible, mentre ...
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(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] Poligone étoilé, 1966), il cui influsso segna M. Bourboune (Le Muezzin, 1968 1989), un libro-denuncia sulle condizioni dei diseredati marocchini, cui è seguito Zamān al suo impegno politico in un linguaggio ermetico, svincolato dai canoni grammaticali ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] costituirà la base dell’esperienza del gruppo dei Nabis (➔).
Tra il 1885 e i sé, per una più marcata aspirazione del linguaggio poetico alla condizione della musica pura, per il tentativo costante di dissociare i segni dal loro senso codificato per ...
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(I, p. 730; App. I, p. 57; II, I, p. 67; III, I, p. 39; IV, I, p. 50)
Evoluzione del quadro politico. - La decolonizzazione dell'A. si è praticamente conclusa nel 1975-76 con l'indipendenza raggiunta dalle [...] lirismo tratteggia gli eventi che hanno modellato il suo carattere e segnato la sua giovinezza. Tra i romanzi sulla guerra civile nigeriana 'euforia dei primi momenti dell'indipendenza. Idanre and other poems (1967) è un esempio del linguaggio denso ...
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TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] la poesia in lingua araba spicca il nome di uno dei massimi poeti di tutto il Nord Africa: Abū al- passato e con l'Occidente, grazie a un linguaggio di cui si è sempre più padroni. La non è più, o quasi più, segno di alienazione, ma stimolo e fonte di ...
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I classici oggi
Incertezza del termine
È un fatto risaputo che i radicali mutamenti della comunicazione che si sono svolti, con accelerazione in costante aumento, nel corso del 20° sec. hanno prodotto [...] realtà. Ma proprio per questo la perenne vitalità dei c. è segnata da una costitutiva ambiguità: "I classici di presenta, è data dall'intreccio inestricabile tra la forza del linguaggio e la forza dello sguardo sulla realtà (per quanto inattingibile ...
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Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] di sovrapporre e confondere la storia dell'individuo con quella dei personaggi appartenenti all'universo delle sue opere.
D'altra dalle strutture impersonali del linguaggio. Chi parla, all'interno del circuito di segni rappresentato da un'opera ...
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In ambito critico-letterario il termine d. denota una strategia di lettura che, diversamente dalle metodologie tradizionali, non si propone di stabilire quale sia il significato (o i significati) di un'opera [...] di tutti gli altri segni che costituiscono quel linguaggio, ogni segno non può che rimandare a un'infinita catena di altri segni. Si pensi a nel mondo accademico statunitense degli anni Settanta e dei primi anni Ottanta è costituito da un lato ...
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PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] ginestra (1898). La sua poesia rimase segnata in modo profondo dall’autore dei Canti, così come da quella di Dante il verri, III (1958), 1, pp. 7-12; G. Contini, Il linguaggio del Pascoli (1959), in Id., Varianti e altra linguistica, Torino 1970, pp. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...