FOLO, Giovanni
Rossella Leone
Nacque a Bassano il 20 apr. 1764 da Pietro, agiato possidente, e da Angela Bravo. Dopo una formazione nella città natale con il pittore Giulio Golini, fu allievo a Venezia [...] senza preziosismi cromatici e pittorici, alleggerendo le combinazioni di segni e contrasti luminosi. Questa fu tuttavia l'unica volta modellarsi e maturare sulla base del linguaggio grafico degli autori dei disegni preparatori. Come già la limpidezza ...
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Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa [...] realisticamente una simile eventualità.
Una certa omologazione del linguaggio (intesa come affinità di orientamento del gusto tra naturalismo di stampo federiciano, nel segno di quel superamento dei particolarismi regionali del Sud che effettivamente ...
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Anglosassoni, Arte degli. Architettura
E.C. Fernie
ARCHITETTURA
La cronologia dell'architettura nel periodo anglosassone è piuttosto oscura. Si sono infatti conservati, più o meno integri, meno di [...] di Chalton e Yeavering.
Anche l'architettura religiosa mostra i segni di una nuova mentalità progettuale. Sul piano tecnico venne introdotto di chiesa abbaziale regia, il linguaggio architettonico dei pochi resti superstiti è inequivocabilmente ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] Borghese e soprattutto l'Adorazione dei magi della National Gallery di Londra, segnata da quella magica ambientazione notturna, paesaggi, dimostrano la completa acquisizione del linguaggio decorativo giuliesco e anticipano la successiva evoluzione ...
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ARCHITETTURA, REGNO D'ITALIA
PPio Francesco Pistilli
La committenza architettonica di diretta matrice federiciana nel Regno d'Italia non è assolutamente paragonabile a quanto fu promosso dalla Corona [...] fabbrica al linguaggio degli edifici di calcare o marmo ‒ aperte al centro dei piani alti, e un portone volante sul Gli edifici sacri, in Federico II e l'Italia. Percorsi, luoghi, segni e documenti, catalogo della mostra, a cura di C.D. Fonseca, ...
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CILICIA
M.A. Lala Comneno
(gr. Κιλιϰία, turco Kilikya)
Regione dell'Anatolia, oggi parte della Turchia, compresa tra Panfilia a O, Licaonia e Cappadocia a N e Siria a E, estesa grosso modo da capo Anamur [...] regione, dotata di un linguaggio figurativo e stilistico che la più soggetto a incursioni e a saccheggi da parte dei Mamelucchi dalla seconda metà del sec. 13°) -, scuola miniaturistica della C. mostra chiari segni di decadenza alla fine del secolo ...
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Antico, reimpiego e imitazione dell'
Arnold Esch
Nelle alterne fasi del rapporto con l'antico l'ammirazione e l'imitazione dei modelli antichi nell'architettura e nella scultura raggiunsero l'acme nel [...] linguaggio dell'imperatore.
fonti e bibliografia
Spicilegium Ravennatis Historiae, in R.I.S., I, 2, 1725, p. 578.
Historia diplomatica Friderici secundi (è in preparazione una nuova edizione dei . Percorsi, luoghi, segni e strumenti, catalogo della ...
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Vedi NUBIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
NUBIA (Nubia)
A. M. Roveri
Con tale nome che viene in uso a partire dall'età romana, si designa comunemente l'alta valle del Nilo a S di Assuan (v. cartina alla [...] , consacrato ad Amon da Amenophis III, uno dei più grandi al di fuori dell'Egitto. All la conquista assira dell'Egitto, viene ripetuto il segno che indica l'unione delle due terre, simbolo rilievo si crea un linguaggio che risente, nella impostazione ...
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INNOCENZO III
A. Iacobini
Pontefice dal 1198 al 1216, al secolo Lotario dei Conti.I. nacque nel 1160-1161 a Gavignano presso Segni, nel Lazio meridionale, da una famiglia della piccola nobiltà locale, [...] -Croce, 1982).In un contesto di segno diverso, volto anche al consolidamento dei domini familiari in Campagna e Marittima e rapporto con le reliquie conservate nella cappella. Il linguaggio arcaizzante di questo pezzo - che contrasta vistosamente con ...
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PARODI, Domenico
Mariangela Bruno
– Nacque a Genova nel 1672 (Franchini Guelfi, 1988b, pp. 280, 293) dallo scultore Giacomo Filippo Parodi. Indirizzato agli studi classici, dimostrò una propensione [...] p. 114, n.1).
Il 1695 segnò il suo esordio nel contesto genovese: nell’uso di un linguaggio allegorico articolato in formule di D. P. per le statue del Belvedere di Vienna, in Bollettino dei Musei civici genovesi, XVIII (1996), 52-54, pp. 99-102; ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...