COSMA di Iacopo di Lorenzo
Francesco Gandolfo
Padre di Luca e Iacopo, fu marmoraro attivo nel sec. XIII. Benché sul suo nome sia stato modellato quel termine di "cosmatesco" che, per tradizione, indica [...] l'epigrafe per distinguerlo dal nonno, segno che alla probabile morte del padre, forse sul finire dei quarto decennio del secolo, dovette testimoniano dello sforzo comune di adeguare un linguaggio figurativo ancora legato al lessico di Lorenzo ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] . mette definitivamente a punto il suo linguaggio decorativo e celebrativo, sempre più orientato del Veronese) sono i segni del suo nuovo indirizzo del Pio Sodalizio dei Piceni), ma anche in quelle dei Pallavicini, dei Corsini e dei Miollis già nella ...
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MAFFEI
Fabio Cosentino
Famiglia di artisti di origine carrarese discendente probabilmente dai Maffioli, nota casata di marmorari anch'essi carraresi, ma di provenienza lombarda.
Capostipite fu Giovanni, [...] disegni, e forse anche la realizzazione, delle chiese dei Ss. Andrea e Biagio a San Piero Patti (oggi data la povertà di linguaggio e le soluzioni accademiche, Peloro, Messina 1999, ad indicem; Id., Segni di Gea, grafie di Atlante. Immagini della ...
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BETILO (βαίτυλος baetylus; da bēt el, parole semitiche che significano "casa del dio", e dio stesso)
G. Lilliu
Un'iscrizione proveniente dal Mithraeum di Dura chiama maṣṣēbōt o "bètilo" il dio della [...] e recente serie è costituita dai cippi conici, messi a segno e guardia dei luoghi funerari e di culto. Una trentina e più di , per quanto, negli ultimi tempi, si colga un linguaggio figurativo più sciolto e fiorito, nell'unità tematica, a ...
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GOLA, Emilio
Beatrice Avanzi
Nacque a Milano il 22 febbr. 1851 dal conte Carlo e da Irene Della Porta.
Laureatosi nel 1873 in ingegneria industriale presso il Politecnico di Milano, coltivò allo stesso [...] rilevanti del suo linguaggio giovanile.
Risalgono agli stessi anni anche le prime vedute dei navigli, soggetto che sale di Bottega di poesia… (catal.), Milano 1923; M.G. Sarfatti, Segni, colori e luci, Bologna 1925, pp. 98-103; Id., Mostra individuale ...
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PALAGI, Pelagio
Francesco Franco
PALAGI, Pelagio. – Figlio di Baldassarre Michele Francesco e di Giuliana Raffanini (Collina - Poppi, 1996, p. 259) nacque a Bologna il 25 maggio 1775 (per motivi ignoti, [...] dodici segnidei personaggi (alcuni non privi di enfatica espressività). In un periodo di tempo immediatamente successivo (1807-1810) realizzò anche il dipinto Leonida II condanna Cleombroto.
Nell’opera si coglie la vicinanza con il linguaggio ...
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FEOLI, Vincenzo
Rossella Leone
Nacque a Roma forse attorno al 1760; benché infatti alcuni repertori indichino il 1750 circa come data della sua nascita (Petrucci, 1953, p. 59; Servolini, 1955), considerando [...] benché la sua tecnica incisoria sia influenzata dal linguaggio raffinato, ma secco e didascalico, adeguato alla e segnati dalla singolare elaborazione piranesiana, alle esigenze promozionali del mercato antiquario e a quelle celebrative dei varì ...
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GIOVANNI MARIA da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conoscono data e luogo di nascita di questo pittore e incisore attivo a Brescia tra la fine del XV secolo e l'inizio del successivo. Rimane sconosciuta [...] una bottega bresciana dominata dal linguaggio figurativo di Vincenzo Foppa. L comune con l'incisione, anche se qui il segno è molto più duro e il formato verticale incrociato, in particolare nelle vesti dei personaggi centrali. I cinque santi in ...
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FANTASTICI, Agostino
Marco Borgogni
Nacque a Siena nel 1782 da Bernardino e da Margherita Boddi.
Il padre Bernardino, da cui il F. apprese le prime nozioni d'architettura, dal 1771 al 1783 fu "maestro [...] . 226 s.).
La molteplicità di invenzioni formali in un linguaggio ormai apertamente eclettico risulta regolata e impostata su solide basi del palazzo dei conti d'Elci in Siena (nel taccuino Lavori di falegname ... si conservano i segni del portone d ...
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COLOMBO, Luigi
Susanne von Falkenhausen
Noto con lo pseudonimo di Fillia (dal cognome della madre), nacque il 4 ott. 1904 a Revello (Cuneo) da Domenico e da Maria Fillia. Eccettuati alcuni soggiorni [...] a sfruttare e a convertire nel proprio linguaggio artistico stimoli ricevuti durante ripetuti soggiorni a Stato.
L'impegno del C. e dei futuristi in generale, per il rafforzamento dell sostituita da una serie di segni fortemente astratti, carichi di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...