PINTORI, Giovanni
Roberto Cassanelli
PINTORI, Giovanni. – Nacque, penultimo di sei figli, il 14 luglio 1912 a Tresnuraghes (Oristano), piccolo centro presso Bosa, sulla costa orientale della Sardegna, [...] quella diretta esperienza dei materiali rivelatasi in seguito altra cosa dalla pittura, con un suo linguaggio autonomo e in rapporto sì con la ; C. Fiorentino, Millesimo di millimetro. I segni del codice visivo Olivetti, Bologna 2014, ad indicem ...
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GHISLANDI, Domenico
Maria Elena Massimi
Nacque intorno al 1620, probabilmente a Bergamo, dove fu attivo come pittore e decoratore. Le prime testimonianze documentarie attengono alla sua vita privata. [...] ancora nel 1648 il G. fu tra gli elettori dei sindaci della parrocchia di S. Alessandro in Colonna presso mestiere di pittore dopo aver manifestato segni di squilibrio e ipocondria, premorendo attività il suo linguaggio andò gradatamente evolvendo ...
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CUCINOTTA, Saro
M. Antonietta Fusco
Nacque a Messina il 18 sett. 1830. Sulla data di nascita, come del resto su tutta la biografia del C., esistono lezioni controverse: accettiamo quella, di solito [...] ebbe rapporti strettissimi. I primi segni di questa mutata ricerca di esempi che non ci vogliono credere ancora che il pittore dei ciuchi e delle mucche è pure un forte e rinnovamento, nel passaggio dal linguaggio roman tico a quello realistico ...
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DE LIONE (De Leone, Di Lione), Andrea
Adriana Compagnone
Nato a Napoli nel 1610, svolse il suo apprendistato presso il pittore tardomanierista Belisario Corenzio, questi gli insegnò la tecnica della [...] di disegni (Saxl, 1939-40). Inoltre, nell'inventario dei beni di Vincenzo Tuttavilla principe di Minervino, del 1681, ombre rese col tratteggio di segni paralleli.
Nel dipinto i e contrasta con il vigoroso linguaggio plastico delle opere precedenti. La ...
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LAMA, Giovan Battista
Rossella Faraglia
Nacque a Napoli intorno al 1673, come si deduce dalle Aggiunte all'Abecedario di Orlandi del 1733 (p. 457), che lo definiscono "in età d'anni sessanta". La sua [...] , emergono con chiarezza i segni precoci di quella sensibilità rococò che è uno dei tratti caratteristici della produzione del 'intensità espressiva di Solimena, sebbene tradotta in un linguaggio più dimesso. È di fondamentale importanza ricordare, a ...
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FILIPPI, Sebastiano, detto Bastianino
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Figlio di Camillo, nacque a Ferrara probabilmente intorno al 1530.
Per il Superbi (1620) nacque nel 1532, per il Baruffaldi (1697-1722, [...] eseguite dopo il 1565 il linguaggio del F. si lega estense, tanto che i registri dei pagamenti effettuati dalla Camera ducale segnalano , 62, 64-66; L. Spezzaferro, "Perché per molti segni sempre si conoscono le cose...". Per la situaz. del lavoro ...
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LANDI, Giuseppe Antonio (Antonio, Antonio Giuseppe)
Silvia Medde
Nacque a Bologna il 30 ott. 1713 dal dottore in filosofia e medicina Antonio, lettore nell'Università, e da Antonia Maria Teresa Guglielmini [...] privato della famiglia Malvasia di Passo Segni, risalenti al luglio del 1747 e ufficiale, introducendo un linguaggio aggiornato che seppe coniugare nuova fase i lavori di ricostruzione del palazzo dei governatori del Gran Pará, già avviati fin dal ...
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GIORGIO da Como
Cristina Ranucci
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo architetto e scultore nativo di Como, documentato nelle Marche a partire dal 1227 fino al 1256.
Il nome di G. [...] rappresentazioni vendemmiali, da segni zodiacali e da adesione di G. a un linguaggio aggiornato sulle istanze della plastica G. Sacconi, Relazione dell'Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti delle Marche e dell'Umbria (1891-92, 1900- ...
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LEVI, Paola
Paola Pietrini
Nacque a Torino il 22 apr. 1909, ultima figlia, con la gemella Rita, di Adamo Levi e Adele Montalcini, dopo i fratelli Luigi (Gino) e Anna.
Ultimati gli studi presso il liceo [...] una singolare lucidità e una rara consapevolezza delle ragioni e dei fini perseguiti dall'artista con le sue opere.
Nell' l'atto creativo è incentrato sull'elaborazione di un linguaggio fatto di segni, che si qualificano come lettere "d'un alfabeto ...
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CHIAROTTINI, Francesco
Aldo Rizzi
Nacque a Cividale del Friuli il 29 genn. 1748 da Giobatta e Domenica Dini, possidenti decaduti. Dopo aver compiuto gli studi elementari nella città natale, con l'aiuto [...] Veneto. Intorno al 1791 cominciò a dare i primi segni di pazzia, che gli imposero il ritiro nella sua dei soggiorni nell'Italia centromeridionale - da Bologna a Firenze, da Roma a Napoli -, il C. ritorna in patria nel 1782 con un linguaggio ...
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ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...