MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] di Ascoli Piceno, Milano 1992; V. Galiè, Alla ricerca deisegni di assistenza e ospitalità nella Marca romana e medievale: continuità o Fortuna: il tema didattico-allegorico e il linguaggio formale rimandano alla cultura figurativa d'età tardosveva ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] es. Rievaulx, 1132; Fountains, 1133) un proprio linguaggio decorativo che affondava le radici nella tradizione miniatoria sassone, già lavorato e montati in sito seguendo le indicazioni deisegni lapidari (Claussen, 1987; Barral i Altet, 1990).L ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] portato più consapevole nell'ambito della strategia deisegni architettonici e figurativi della riforma gregoriana ( verso il Maestro di Beffi, l'altra converge verso il linguaggio diffuso nell'Umbria meridionale e invita ad accostarle alle Storie ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] dei Mesi e deisegni dello Zodiaco, scene bibliche dalla Creazione del mondo alla Natività di Cristo, scene pertinenti alla vita dei santi e al Nuovo Testamento, strumenti musicali e le personificazioni degli otto toni musicali. Il linguaggio ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] di esperienza; questo antropomorfismo di fatto riguarda solo il linguaggio e non l'oggetto stesso. Ma è soprattutto L. esempio di antropomorfismo, che riguarda la scrittura: molti deisegni grafici che compongono le diverse scritture sono il frutto ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] il naso piccolo e camuso. La tela mostra evidenti segni dell'alunnato presso Liberale da Verona nell'uso delle lumeggiature e sproporzionate, vivacemente espressive, che richiamano il linguaggiodei ferraresi e del bolognese Amico Aspertini. Il 19 ...
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(writing) Pratica di espressione visuale ed esperienza artistica tipica dello spazio urbano, talvolta definita impropriamente graffitismo, altresì nota con l’espressione aerosol art. Nasce come attività [...] più originari di quartieri-ghetto come il Bronx, iniziano a lasciare segni e a scrivere la propria firma in metropolitana e sui muri della studio di nuovi caratteri (lettering) mutuati dal linguaggiodei fumetti e della pubblicità. Quest’ultima assume ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] rappresentante più in vista e più dotato di tale corrente, segnò, nel 1953, la conclusione di un atteggiamento che si affinità con i neoromantici e nella scelta dei temi e nell'uso di un linguaggio metaforico e fantasioso, come appare in Fighting ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] semiotica, la teoria deisegni e dei simboli, nonché un approfondimento dei principi della retorica mestiere di grafico, Torino 19782; E. Booth-Clibbon, D. Baroni, Il linguaggio della grafica, Milano-Tokyo 1979; G. Iliprandi, A. Marangoni, F. Origoni ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] scena parigina sono H. Daumier e le sue caricature, di segno e intenti ben diversi dalle illustrazioni di P. Gavarni o di Francia dapprima contesta la guerra in Algeria col consueto linguaggiodei m. legati alla cultura dada (fotomontaggi, bianco e ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...