Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] ma la sua era soltanto un'ipotesi.
Sfondo storico dei poemi di Omero
- Iliade. - L'Iliade canta ancora che quello dell'Iliade. Segni di età più recente sono la notevoli differenze, si può parlare di un linguaggio e di uno stile omerico comune ad ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] esemplare espressione, e non senza risentire dell'influenza dei grandi rappresentanti della nuova cultura filosofica e scientifica, come linguaggio, connettendolo strettamente alla propria teoria della conoscenza. Le parole gli appaiono come segni ...
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Pseudonimo dell’artista italiano Davide Salvadei (n. Rimini 1973). Pioniere del writing in Italia, ha successivamente evoluto il suo linguaggio in senso figurativo, attraverso una ricerca che lo qualifica, [...] contesto sacro. L’opera, intitolata Forever and ever..nei secoli dei secoli (2010) è un grande “affresco” contemporaneo, e come dell’artista si fonde poeticamente agli evanescenti segni di decadimento naturale della superficie, creando suggestive ...
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Scrittore, drammaturgo e regista svizzero di lingua francese (n. Chêne-Bougeries, Ginevra, 1942). Le istanze di rinnovamento della concezione teatrale di N. si sono concretizzate in una serie di testi [...] , a fornire una versione più breve e più semplice dei suoi testi, che potesse essere messa in scena e it. 1998), non mostra ancora i segni dell'estrema sperimentazione a cui l'autore della messa in scena è il linguaggio, ricco di neologismi o di ...
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Pseudonimo dell’artista statunitense Marquis Lewis (n. Los Angeles 1979). Conosciuto per le sue complesse quanto esteticamente accattivanti calligrafie, è uno degli artisti americani più quotati e richiesti [...] Crew, gruppo di circa cento artisti, molti dei quali writer di storiche crew di Los Angeles a sviluppare un intricato sistema di segni e simboli fatto di caratteri lineari è quello di forgiare un linguaggio universale che possa essere riconosciuto ...
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Filologo romanzo italiano (Verzuolo 1928 - Milano 2014); prof. nell'univ. di Pavia dal 1960, è stato direttore dell'International association for semiotic studies e condirettore delle riviste Strumenti [...] Medioevo romanzo; socio naz. dei Lincei (1993). Curatore di importanti alle problematiche semiologiche e metodologiche (I segni e la critica, 1969; I metodi La fine del Novecento, 2005; Pittura, linguaggio e tempo, 2006; Dai metodi ai testi ...
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Pseudonimo del pittore Pierre Jacob (Clohars-Carnoët, Finistère, 1905 - Saint-Pierre de Bailleul, dip. del Nord, 1985). Autodidatta, soggiornò ripetutamente a Parigi dove entrò in contatto con il gruppo [...] volse a una progressiva geometrizzazione formale d'ispirazione picassiana (serie dei Massacri, 1939 circa) per giungere a un linguaggio personale, d'intenso lirismo, in cui segni appena percettibili emergono da una materia fluida, luminosa e chiara ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] di spirito sono delle costruzioni linguistiche, dunque dei testi. La linguistica moderna considera i testi e ibrida della letteratura in quanto linguaggio abitato e conteso da due regimi , tenterà di lacerare i segni, e di far scorrere nelle ...
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Steiner, George
Giuliana Scudder
Scrittore e saggista di origine austriaca, nato a Parigi il 23 aprile 1929, naturalizzato statunitense nel 1944. Di famiglia ebraica, allontanatasi dall'Austria a causa [...] lacerante divaricazione tra segni e significato e intuisce come la corruzione del linguaggio sia legata alla menzogna (1978), dove riprende il tema altre volte affrontato dei rapporti tra eros e linguaggio; Real presences (1986; trad. it. 1992); ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] Pietro Cantore, il più influente dei maestri parigini alla fine del XII secolo.
Questi studi segnarono profondamente il suo modo di o addirittura cattivo, e non esitava a usare un linguaggio diretto perfino nelle occasioni cerimoniali. Il suo zelo ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...