GIORGIO da Como
Cristina Ranucci
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo architetto e scultore nativo di Como, documentato nelle Marche a partire dal 1227 fino al 1256.
Il nome di G. [...] rappresentazioni vendemmiali, da segni zodiacali e da adesione di G. a un linguaggio aggiornato sulle istanze della plastica G. Sacconi, Relazione dell'Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti delle Marche e dell'Umbria (1891-92, 1900- ...
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PASQUALINO, Fortunato
Vincenzo Caporale
PASQUALINO, Fortunato. – Secondogenito di quattro figli, nacque a Butera (nei pressi di Caltanissetta) l’8 novembre 1923, da Luigi, carrettiere e mezzadro, e [...] tra filosofia greca, filosofia del linguaggio, cultura biblica. Traccia di questi gioia (Alba 1977), I segni dell’anima (Milano 1982), risalire all’essenza del messaggio cristiano, spogliato dei riti e dei dogmi, rinvenendovi una «sfida d’amore, ...
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CAMPANILE MANCINI, Gaetano
Sisto Sallusti
Nacque a Napoli il 26 giugno 1868 da Achille e da Elena Mancini. Nel 1892 aveva scritto un bozzetto "napolitano" in un atto, dal titolo N'amica e na mugliera! !... [...] detta - e così ingiustamente detta muta, mentr'essa ha quello che Alfonso Karr definiva il più eloquente deilinguaggi - il linguaggio del silenzio - i segni grafici che nella carta traccia la penna del soggettista... non sono che il mezzo meccanico ...
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LEVI, Paola
Paola Pietrini
Nacque a Torino il 22 apr. 1909, ultima figlia, con la gemella Rita, di Adamo Levi e Adele Montalcini, dopo i fratelli Luigi (Gino) e Anna.
Ultimati gli studi presso il liceo [...] una singolare lucidità e una rara consapevolezza delle ragioni e dei fini perseguiti dall'artista con le sue opere.
Nell' l'atto creativo è incentrato sull'elaborazione di un linguaggio fatto di segni, che si qualificano come lettere "d'un alfabeto ...
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GALDIERI, Rocco
Giorgio Taffon
Nacque a Napoli il 18 ott. 1877 da Michele e da Rosa Cipriani.
Il padre, chimico farmacista, avrebbe voluto avviarlo alla professione di medico o di farmacista, continuando [...] e gravità i segni della sindrome asmatica che nell'antico, colorito, ancora grossolano linguaggio materno, irto di convenzioni locali, una (rist. anast.), a cura di N. D'Antuono, Cava dei Tirreni 1990, pp. 96 s. Si vedano inoltre le voci relative ...
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CHIAROTTINI, Francesco
Aldo Rizzi
Nacque a Cividale del Friuli il 29 genn. 1748 da Giobatta e Domenica Dini, possidenti decaduti. Dopo aver compiuto gli studi elementari nella città natale, con l'aiuto [...] Veneto. Intorno al 1791 cominciò a dare i primi segni di pazzia, che gli imposero il ritiro nella sua dei soggiorni nell'Italia centromeridionale - da Bologna a Firenze, da Roma a Napoli -, il C. ritorna in patria nel 1782 con un linguaggio ...
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CASAGRANDE, Alessandro
Clara Gabanizza
Nacque a Terni l'11 apr. 1922 da Giovanni e Margherita Michelini: i genitori erano entrambi musicisti. Il padre, violoncellista nel complesso "Stanislao Falchi", [...] (Firenze 1963), La Caccia (Milano 1940), I segni dello zodiaco"(ibid. 1963.).
Personalità ricca e versatile in sé, la costruzione dei temi musicali, che pure è uno dei più alti risultati dell'arte ricercatezza necessaria del linguaggio, nella scelta ...
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Lewis, Jerry
Stefano Della Casa
Nome d'arte di Joseph Levitch, attore e regista cinematografico statunitense, nato a Newark (New Jersey) il 16 marzo 1926. Ha dato al cinema internazionale un contributo [...] in grado di piegarne il linguaggio, con un azzardo quasi sperimentale nei teatri di varie città, in scatenate parodie dei musical di successo. Sempre insieme a Martin, a all'apice del successo, tradiscono i segni di un'intima disillusione.
Negli ...
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GALANTE, Francesco
Amarilli Marcovecchio
Nato a Margherita di Savoia, in provincia di Foggia, il 4 nov. 1884 da Michele e Carmela Raffaella Lopez, si trasferì ben presto a Napoli dove, dal 1896, frequentò [...] puri venivano delineate da doppi segni di contorno in linea con il queste va ricordata un'altra componente del linguaggio giovanile del G., rappresentata dalla pittura dello parte a Napoli alla Mostra d'arte dei grigio-verdi e alla I Biennale ...
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BORGO, Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Vicenza il 26 luglio 1731 da Ignazio e Santa Borgo, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1746. Discepolo del Pellegrini, insegnò lettere in vari collegi della Compagnia [...] , infine, un telegrafo ottico da campo, fissando cifre e segni convenzionali. Federico II premiò il B. con un brevetto di dei gesuiti si aggiungeva un aspro attacco a Clemente XIV, e in genere all'autorità pontificia. Il B., con un linguaggio non ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...