Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] nell'interpretazione di segni uguali fra loro (De diaeta acutorum, 7-8, 44). Nasce di qui un certo affanno dei medici più consapevoli delle altre scienze, ossia il principio che nel linguaggio aristotelico è chiamato metábasis eis állo génos. Questo ...
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Progresso
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Progresso
Progresso e modernità
L'idea di progresso nasce con la cultura moderna, tra Sei e Settecento, e si diffonde largamente nell'epoca che va dalla pubblicazione [...] c'è dubbio che la polemica senofanea segni la rottura con il pensiero mitico e passi avanti in virtù di un processo di estensione dei suoi confini; e di ciò attribuiva la causa cerca delle radici storiche del linguaggio come della poesia, esaltando le ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] e riflettere sui testi servendosi del linguaggio della vita di tutti i tuttavia, l'Impero iniziò a mostrare i primi segni di declino. Alla fine del secolo entrò in il movimento ussita annunciasse la fine dei metodi medievali di governo nell'Europa ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] linguaggio e scrittura, le note sullo spartito e i suoni della musica, ecc. (Boltzmann 1902)
Quali conseguenze ha tutto questo sullo statuto ontologico dei che, a parere di Schlick, costituiva il segno distintivo della verità di una teoria.
Quando ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] insieme condiviso di regole per la costruzione e la difesa dei loro programmi di ricerca e per i loro attacchi contro i segni convenzionali, e ritennero che il loro compito consistesse nella raccolta metodica di dati esposti utilizzando un linguaggio ...
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Scienza greco-romana. La scuola di Aristotele
John Vallance
La scuola di Aristotele
La scuola di Aristotele, cosiddetta Liceo o Peripato, ha svolto un ruolo centrale nella storia della scienza; eppure, [...] esaminato, con grande autorevolezza, le questioni fondamentali relative al linguaggio e alla logica, e ha ricercato i modi in , Sui venti, Sui segni del tempo, Sull’acqua, Sul pesce che vive sulla terraferma, Sul fuoco. Dei suoi lavori etici e ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] per il suo linguaggio non rigoroso, per il suo metodo dialettico e non dimostrativo, per l'asistematicità dei suoi dialoghi ( traduzioni dell'Ethica Nicomachea, della Politica e degli Oeconomica segnarono l'inizio di una nuova era nella storia dell ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] culto non ha altre soluzioni se non quella di uscire dalla comunità dei fedeli. La teoria di Smith rende conto senza dubbio di una le differenze nell'abbigliamento, nel linguaggio, nei gesti, nei segni ufficiali di distinzione (onorificenze, titoli ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] e così, riverendo i Sette (pianeti) e i Dodici (segni dello Zodiaco), tolgono al Creatore il suo potere di governare il l'insegnamento dei vescovi e gli scritti dei monaci, voleva presentarsi vestita del linguaggio di Aristotele, un linguaggio che ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa [...] dove assume un significato in parte diverso da quello del linguaggio comune. Nella formulazione data da Max Weber, che riprende - di sottomissione al volere divino e di ricerca dei suoi segni nel lavoro quotidiano - che l'etica protestante ha ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...