La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] seconda guerra mondiale, non è una data periodizzante: non ha segnato una cesura. La vera "svolta", se vogliamo servirci di ; se è "il linguaggio che dischiude l'intero ambito dei nostri rapporti col mondo"; se "nel linguaggio si fa visibile tutto ...
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Questo termine che, fin dall'antichità, indica l'arte o la scienza dell'interpretazione di un testo (poetico, letterario, giuridico, religioso, ecc.), ha assunto particolare rilevanza filosofica nel Novecento [...] Zeit verso una prospettiva ontologico-linguistica, per cui il linguaggio e soprattutto la poesia sono l'ambito dove l Ricoeur considera compito essenziale dell'e. lo studio dei simboli, ossia di quei segni che oltre ad avere un senso diretto e ...
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Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] a livello subpersonale) - con la specificazione che il linguaggio col quale parliamo della coscienza non si riferisce in verità caso di embolia cerebrale), rendendo difficile la ricerca deisegni che caratterizzano le diverse sindromi. Del resto gli ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] sequenze composte con un repertorio finito di segni. Poiché in un linguaggio formalizzato ciò che importa è soltanto la forma deisegni, è possibile concepire un simile linguaggio come un sistema di forme di segni alle quali fa riscontro un insieme ...
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Esistenzialismo
NNicola Abbagnano
di Nicola Abbagnano
Esistenzialismo
sommario: 1. I caratteri generali. 2. Precedenti storici. 3. Possibilità, trascendenza, progetto. 4. Finitudine: angoscia, colpa, [...] a compimento e perciò mette capo a uno scacco che è uno deisegni della Trascendenza (v. Jaspers, 1932, vol. III, § 3). , pp. 192 ss.). Sartre a sua volta considera il linguaggio come parte della condizione umana e precisamente come l'insieme delle ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] via via più vaste, mediante l'uso degli utensili, il linguaggio, la danza, la musica e la poesia primitiva. Un'ulteriore nel 1770 e da Turgot nel 1772, la percezione deisegni forieri della Rivoluzione, scandirono le ondate di fede e sfiducia ...
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L'Ottocento: matematica. Meccanica analitica
Helmut Pulte
Meccanica analitica
La meccanica analitica è una branca della meccanica razionale la quale, dopo i primi passi compiuti nel XVII sec., ebbe [...] 'sintetica', nel senso che tale aggettivo aveva nel linguaggio scientifico dell'epoca. Essa si differenzia però dai vecchi caso dell'equilibrio non si annulla, ma (con un'opportuna scelta deisegni) diventa negativo:
[4*] Pδp+Qδq+Rδr+…≤0.
Un'analoga ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] ricostituita la lingua possibile a partire dal solo livello deisegni, egli procede a un'ulteriore distinzione tra i l'insieme di tutte le eventualità combinabili di n elementi; in linguaggio moderno,
per 1≤k≤n.
Il metodo è verosimilmente stabilito ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] di esperienza; questo antropomorfismo di fatto riguarda solo il linguaggio e non l'oggetto stesso. Ma è soprattutto L. esempio di antropomorfismo, che riguarda la scrittura: molti deisegni grafici che compongono le diverse scritture sono il frutto ...
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Garroni, Emilio
Lorenzo Dorelli
Filosofo e studioso di estetica, nato a Roma il 14 dicembre 1925. La sua riflessione, che ha preso le mosse da interessi di storia e critica dell'arte, lo ha portato [...] la prospettiva di una semplice estensione della 'scienza deisegni' a queste forme di comunicazione, di cui il opposto, ossia la tendenza ad assimilare il cinema ai linguaggi verbali, attraverso un'applicazione acritica della semiotica, quale quella ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...