L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] fa. Essa non è, si badi, una creazione del linguaggio storiografico moderno, risale bensì alla Donazione di Costantino, il falso dall'inizio del sec. XI, segni indubbi di sclerosi e di inadattabilità. Ma le corti dei sovrani del tempo erano pure ...
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Bonifacio VIII
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B.: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente in Anagni, [...] e la madre Emilia dei signori di Guarcino (detti anche "di Patrasso"), imparentata con i conti di Segni, ebbero vari figli nel 1297 il proprio arbitrato per la pace, con un linguaggio molto conciliante, che pare prendere spunto dalla definizione che ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] del papato. Ora anche la morte di Ormisda (523) sembrava segnare la fine di un periodo in cui un'intesa con i Goti traduttori dell'Umanesimo e del Rinascimento. Numerosi dei termini fondamentali per il linguaggio tecnico e non tecnico della logica e ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] 'ordine della necessità, della razionalità o a quello dei fini. Come dice il filosofo della scienza E. ritirarsi nell'analisi del linguaggio e dell'esperienza immediata l'intelletto ordinario, sono ridotti a ‛segni', che rinviano non a una trascendenza ...
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Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta [...] risultavano infatti non più proponibili per impostazione e linguaggio.
In molte comunità maschili, intanto, il semplice, che favorisce una dimensione più orizzontale dei rapporti interni, mostrano segni di difficoltà, finanche quelle più recenti che ...
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Scienza egizia. Cosmogonia, cosmologia e teologia
Jan Assmann
Mark Smith
Jürgen Zeidler
Cosmogonia, cosmologia e teologia
Nell'Antico Egitto non è possibile separare la conoscenza che riguarda le [...] dotato di significato, è il mondo del linguaggio, della conoscenza, dei rapporti e delle immagini, una lettura antropomorfa . Insieme alle cose e ai loro nomi nascono anche i loro segni grafici: "E così Ptah fu felice, dopo che ebbe creato tutte ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] V del De civitate Dei; Parigi, BN, fr. 22913, c. 370): la bilancia è utilizzata più come segno visibile della divisione modi convenzionali di raffigurazione del corpo, poiché, evolvendo il linguaggio figurativo, l'immagine tende a fare dell'a. ...
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Leone XIII
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, un piccolo centro del Lazio meridionale, collocato sulle pendici dei monti Lepini. Figlio dell'agiato [...] XIII vescovo di Segni; Giuseppe, commissario modo da formare un'opinione e un linguaggio comune e come tale potere influire anche De Rosa, ivi 1991.
G. De Rosa, L'enciclica nella corrispondenza dei vescovi con il Papa, ibid., pp. 5-42.
Vangelo e ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] del pontefice.
La tarda estate del 1376 fu sotto il segno dell'incertezza e dell'ultimo combattimento. Il papa continua a per lei, come per la maggior parte dei mistici medievali, è il frequente ricorrere al linguaggio figurato. C. si serve di tutta ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] di sepolture doppie.A Roma l'avvenimento che segnò definitivamente l'abbandono dei c. suburbani e avviò in modo massiccio le mancanza o, per meglio dire, la ridotta portata del linguaggio simbolico, in confronto con l'enorme peso anche didattico ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...