Antico, reimpiego e imitazione dell'
Arnold Esch
Nelle alterne fasi del rapporto con l'antico l'ammirazione e l'imitazione dei modelli antichi nell'architettura e nella scultura raggiunsero l'acme nel [...] linguaggio dell'imperatore.
fonti e bibliografia
Spicilegium Ravennatis Historiae, in R.I.S., I, 2, 1725, p. 578.
Historia diplomatica Friderici secundi (è in preparazione una nuova edizione dei . Percorsi, luoghi, segni e strumenti, catalogo della ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] del cinema in quanto linguaggio complesso, testo secondo, di corpi, in quanto segni che facilmente richiamano i segni della realtà con tutta la tema dell'a. sessuale avventurandosi al di fuori dei più tradizionali e sicuri territori del comico e ...
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Canto
Serena Facci
Rodolfo Celletti
Il termine, equivalente del latino cantus, derivato di canere, "cantare", indica la modulazione della voce o l'espressione vocale della musica. Unità di suono e [...] l'imitazione strumentale del linguaggio parlato: l'esempio più noto è quello dei tamburi e degli xilofoni centroafricani o dal gruppo. Atto fondante della comunità, il canto diventa segno di appartenenza a un gruppo e di possesso di un luogo; ...
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Mostro
Leopoldina Fortunati
Per mostro si intende un essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura. Esseri mostruosi sono largamente [...] di segni linguistici. Oltre all'aspetto combinatorio, un'altra caratteristica del linguaggio che , Il film come metamorfosi, Parma, Maccari, 1967.
L. Cozzi, Il cinema dei mostri, Roma, Fanucci, 1987.
T. De Mauro, Introduzione a La comunicazione non ...
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aritmetizzazione
aritmetizzazióne [Atto ed effetto dell'aritmetizzare "rendere aritmetico", der. di aritmetico] [ALG] [FAF] [INF] Nella logica matematica: (a) in senso generale e storico, programma sviluppato [...] , fondandola su una teoria dei numeri reali e, in definitiva, sull'aritmetica; (b) in partic., procedimento con cui, seguendo determinate regole, si associano alcuni numeri interi ai segni e alle formule di un linguaggio, rendendo così possibile un ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...