DI CAGNO, Nicola (Nico)
Maristella Casciato
Nacque a Roma il 27 sett. 1922 da Lorenzo, ingegnere, di origine barese e da Dora Fusignani. Studiò anch'egli ingegneria, a Roma, e si laureò nel 1947 con [...] è l'ibrido risultato di una generazione in bilico fra l'architettura organica e il linguaggio brutalista (cfr. Scuola avviò in tutta Italia un vasto programmadi interventi per la realizzazione di quartieri di edilizia economica e popolare. In questo ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] di vedute, cosicchè il D. stesso le definiva come il "quarto partito".
Quella del quarto partito era nel linguaggio problema sarebbero poi tornati i governi di centrosinistra con la politica diprogrammazione. Ma quest'ultima avrebbe richiesto, come ...
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MORANDI, Giorgio
Flavio Fergonzi
MORANDI, Giorgio. – Nacque a Bologna il 20 luglio 1890 da Andrea, titolare di una ditta di commercio, e da Maria Maccaferri.
Il padre (1858-1909), rimasto orfano a tre [...] una ormai matura assimilazione del linguaggiodi Cézanne, una esplicita attenzione all’opera di Henri Rousseau, additata dall per l’Italia della sua produzione: l’assenza di ogni programmazione espositiva aumentava l’interesse per i quadri, stimolato ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] toni e per nuovi valori consegnati al linguaggio, l'impegno della moderna cultura italiana, quello cioè di ridurre formulazioni più o meno scontate ad un programmadi civile utilità che le facessero calare di cielo in terra.
È opportuno considerare ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] tradotto in linguaggi diversi» l’argomentare positivista di Moebius che «ricorre alla creazione di una natura che, di volta cui era nato: stimolare interventi diprogrammazione e finanziamento dei servizi di salute mentale a livello nazionale e ...
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BONGIORNO, Mike
Aldo Grasso
(Michael Nicholas Salvatore)
Nacque a New York, il 26 maggio 1924, da Philip, avvocato italo-americano, figlio di siciliani, molto in vista e impegnato attivamente nella [...] con il linguaggiodi Dante ma con quello di Mike Bongiorno.
La prima puntata di Lascia o raddoppia? andò in onda il 26 novembre 1955, e seguirono due anni di grande successo: i primi critici televisivi si scatenarono sul programma, i concorrenti ...
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FUÀ, Giorgio
Roberto Giulianelli
Nacque ad Ancona il 19 maggio 1919. Suo padre, Riccardo, era allora un giovane medico, che aveva percorso l’itinerario professionale seguito dai maschi della famiglia [...] dei primi esempi diprogrammazionedi una grande impresa italiana. Forse proprio a causa di questa alta cifra di carattere epistemologico. Già nel dopoguerra, dalle colonne dell’olivettiana «Comunità», Fuà ammoniva i colleghi a usare un linguaggio ...
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NOMELLINI, Plinio
Mattia Patti
(Michele Omero). – Nacque a Livorno il 6 agosto 1866, figlio di Coriolano, funzionario di dogana, e di Cesira Menocci.
Tra il 1872 e il 1874 visse con la famiglia a Cagliari, [...] ove aveva potuto studiare attentamente il linguaggiodi Claude Monet, di Camille Pissarro e degli altri impressionisti. senza alcuna programmazione della tessitura. Il Divisionismo, se così si vuol chiamarlo, di Nomellini è istintuale, di getto, ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] prestigioso imprinting paterno - le lezioni di tecnica e dilinguaggio che il vivace panorama del dopoguerra andava - 3 miliardi e mezzo di lire soltanto sul mercato italiano nei primi cinque anni diprogrammazione - finendo fatalmente con l' ...
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CAMUSSI, Ezio
Cesare Corsi
Nacque a Firenze il 16 genn. 1877 da Giovanni e Candida Govi. La sua formazione si svolse a Roma, dove iniziò tredicenne gli studi di pianoforte con A. Vessella, completandoli [...] dramma di Sudermann, in base alla sua opera Feuersnot. Ne derivava uno slittamento nei tempi diprogrammazione, dilatati al teatro Verdi di Trieste) per quelle che furono giudicate audacie armoniche e per una certa crudezza dilinguaggio.
Dopo il poco ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...