CAPRILE, Vincenzo
Mario Rotili
Nato a Napoli il 24 giugno del 1856 da Luigi e da Antonietta Fiscone, si formò nell'istituto di belle arti della sua città natale (dal 1874 al 1877), prima nella scuola [...] il più valido, egli preferì l'immediatezza e la sintesi formale dei pittori della cosiddetta "repubblica di Portici", ai quali l belle popolane, attenuatosi il vigore iniziale del suo linguaggio, egli divenne il facile e fortunato divulgatore di ...
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ALLORI, Cristofano
Maria Luisa Becherucci
Pittore, nato a Firenze il 17 Ott. 1577 dal pittore Alessandro e da Maria Serbaldesi. Firmava le sue pitture aggiungendo al suo nome quello del Bronzino ("C. [...] Questi lo pone in primo piano nella costituzione del linguaggio originale che caratterizzò la pittura fiorentina tra gli ultimi il suo dissenso col padre, convinto assertore dell'accademismo formale, per cui passò a lavorare con Gregorio Pagani. ...
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CONCONI, Mauro
Anna Cambedda
Nacque a Milano il 7 dic. 1815 da Luigi e da Maria Ferrario; fu zio dell'incisore, pittore e architetto Luigi Conconi. Nel 1832 siiscrisse alla Accademia di Brera, dove [...] , svecchiando molto prima i soggetti, in senso storico-nazionale, che non il linguaggio pittorico, spesso ancora legato ad una rigidezza formale ancora classicista; nonostante gli evidenti limiti della loro produzione artistica, dovuti però, per ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] dell'imperatore, cui G. I, pur senza sconfessare formalmente la sua deposizione, offriva un sostegno anche personale (ibid assumeva toni particolarmente duri, anche se ammorbiditi da un linguaggio tra l'ironico e il deferente, nella lettera del ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] sul gradino del trono della Vergine, coesistessero momenti di adesione formale a quel mondo percorso da sensi di sconvolgimento e di crisi nome, alla quale si deve la ridefinizione del linguaggio figurativo del secondo Rinascimento.
Ma fu soprattutto ...
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ESTE, Obizzo d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, nacque il 14 luglio 1294 dal marchese Aldobrandino (II), fratello del signore di Ferrara, di Modena e di Reggio Azzo (VIII), e da Alda di Tobia [...] l'E. partecipò alle trattative, che portarono alla costituzione di una formale alleanza tra lui ed i fratelli Rinaldo e Niccolò da un lato, una vera e propria burocrazia, testimoniato anche dal linguaggio usato nei documenti di corte. Solo con lui ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] queste condizioni, l'opera è una testimonianza della visione formale del B. nel decennio 1520-1530: qui per la poesie, forse le prime della serie, sa di compassata galanteria, per il linguaggio e il tono più elevati, e per l'afflato di vita interiore ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] sarcastico o addirittura cattivo, e non esitava a usare un linguaggio diretto perfino nelle occasioni cerimoniali. Il suo zelo era dalla parte di Ingeborg fino alla soluzione puramente formale della vicenda nel 1213, pur astenendosi dal prendere ...
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LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] reso ancor più aleatorio da un mercato conquistato dal linguaggio e dagli artifici della maniera tosco-romana e dominato L'8 sett. 1554, settantaquattrenne, si fece oblato, con formale atto di accettazione di Dotti che lo nominò "pittore della Santa ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] la via alle Operette morali. L'attenzione formale è tutt'uno con un'ideologia sensibilmente und die Auflösung der lyrischen Genera, Frankfurt a.M. 1957; C. Galimberti, Linguaggio del vero in L., Firenze 1959; M. Porena, Scritti leopardiani, Bologna ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...