MASACCIO
Angelo Tartuferi
(Tommaso di ser Giovanni di Mone di Andreuccio). – Nacque il 21 dic. 1401 a Castel San Giovanni, l’odierna San Giovanni Valdarno in provincia di Arezzo, da Giovanni di Mone [...] fa da ponte fra lo stile «incerto» degli inizi e il linguaggio inconfondibile della fase matura: e tutto ciò è riassunto in maniera superstiti del polittico di Pisa. All’ineguagliabile sintesi formale che caratterizza la S. Anna Metterza degli Uffizi ...
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GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] linea romana di Bramante e dei suoi continuatori, accettando di quest'ultima solo alcuni schemi formali innovativi e adottando elementi di aggiornato linguaggio antiquario.
Fonti e Bibl.: L. Landucci, Diario fiorentino dal 1450 al 1516, a cura di ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] del primo decennio lasciò il passo, per sempre, al linguaggio maturo del Palladio architetto.
In coincidenza con l’aprirsi metà degli anni Cinquanta) si impone con una ricchezza formale che la avvicina alle residenze cardinalizie romane come villa ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] nuvole, il L. realizzò la prima grande scena celeste nel linguaggio pienamente barocco.
Il 3 ag. 1624 nacque l'unico figlio comunque in esso il L. aveva riacquistato la disciplina formale, che aveva perduto negli ultimi affreschi napoletani, perché, ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] classica e nell'impossibilità di dare affabilità ai "diversi linguaggi" fuori della scena.
Il teatro è nel D., Sirri). Gli scrupoli moralistici e conservatori si stemperano in un formale ossequio al genere "serio": anzi "grave", per adoperare ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] di Aristotele, ad Averroè; restituire proprietà e chiarezza al linguaggio filosofico. Sigillando la sua totale adesione al programma del Barbaro con lui, troppo sensibile forse all'eleganza formale da cadere spesso nell'oscurità, quando dichiara di ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] che alterna l'italiano al latino in un linguaggio fortemente metaforizzato e fitto di allusioni spesso piuttosto difficili . Maria del Popolo. Il 27 luglio comunque rilasciò atto formale di abiura, ma solo "ad tollendam omnem suspicionem",perché ...
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FRESCOBALDI, Girolamo
Oscar Mischiati
Nacque a Ferrara ai primi di settembre (fu battezzato il 13) del 1583 da Filippo e Lucrezia. La famiglia era di buona condizione: il padre acquistava infatti l'11 [...] e i Fiori musicali, con il loro estremo rigore formale e con la loro incontaminata sublimità e nobiltà dello stile ., Franceschina, Girometta and their companions in a madrigal "a diversi linguaggi" by L. Marenzio and O. Vecchi, in Acta musicol., ...
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PIAMONTINI, Giuseppe
Dimitrios Zikos
– Nacque il 3 gennaio 1663 nella parrocchia di S. Michele Visdomini a Firenze, figlio del legnaiolo Andrea di Domenico e di Caterina Angiola Farsi (Bellesi, 1991, [...] in questa impresa acquisendo una precoce conoscenza del linguaggio e delle tipologie del barocco romano comuni agli poco dopo, il 23 dello stesso mese, Piamontini presentò formale richiesta di utilizzare due stanze del suo studio situato nel ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] già dalle fasi di avanzata esecuzione di quest'ultimo, il linguaggio sempre rinnovato di Nicola, e il moderno e più un coerente e mai facile lavoro di approfondimento psicologico e formale sui personaggi da creare, e reinterpretare l'antico, ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...