SERPOTTA, Giacomo
Giovanni Mendola
‒ Considerato uno dei massimi artisti dello stucco in Europa, Giacomo Isidoro Nicolò Serpotta nacque il 10 marzo 1656 nel quartiere della Kalsa a Palermo (Meli, 1934, [...] in un raffinato e sottile gioco di contaminazione che rende unico il suo linguaggio (Grasso, 2015, p. 54).
A lungo, ma non sempre, piena maturità artistica, caratterizzata da una purificazione formale e da un’armonica impaginazione compositiva fino ...
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COPPOLA, Pietro Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Castrogiovanni (l'attuale Enna) l'11 dic. 1793 da Giuseppe, maestro di cappella e compositore, e da Felicia Castro da Leonforte, sua seconda moglie, crebbe [...] organica successione delle varie parti, tutte caratterizzate da una condotta formale d'ottima fattura e da un profondo e sapiente gusto ben disposto verso un compositore che proponeva un linguaggio lineare in cui si riconoscevano tratti melodici d' ...
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CURTI, Girolamo, detto il Dentone
Paolo Cassoli
Nacque a Bologna il 7 apr. 1575 da Antonio Maria, originario di Reggio Emilia e da una Orsolina bolognese (Bologna, Archivio arcivescovile, S. Niccolò [...] , essendo sviluppato con esatta tecnica prospettica, correttezza formale e rispetto dei canoni. L'aspirazione alla fondatezza cui i nomi dei due pittori compaiono accanto), ma il linguaggio architettonico, nonostante l'adozione di un punto di fuga ...
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SANVITO, Bartolomeo
Teresa D’Urso
SANVITO (Sanvido, da San Vito), Bartolomeo. – Calligrafo tra i maggiori del Rinascimento e forse anche miniatore, nacque a Padova nel 1433 o nel 1435, da Alvise e [...] delle capitali epigrafiche romane e di un ampio repertorio formale classicheggiante. Intorno al 1460 si collocano importanti commissioni . Nelle opere dell’anonimo miniatore si coglie un linguaggio all’antica derivato da Gaspare da Padova, ma ...
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DEL CONTE, Iacopo (Iacopino)
Enrico Bassan
Fiorentino, nacque intorno al 1515 se nel 1598 al momento della morte, aveva 83 anni come risulta dal Liber mortuorum di S. Maria in Via Lata, e dal Necrologio [...] da questa occasione avrebbe rinunciato a qualsiasi ricerca formale, in favore di un gretto conformismo religioso al di derivazione muzianesca, una componente capace di conferire al linguaggio pittorico del D. un tono di pacata spiritualità.
Un ...
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MOCETTO, Girolamo
Giorgio Tagliaferro
MOCETTO (Moceto, Mozetto, Mozeto), Girolamo. – Nacque quasi certamente a Murano dal vetraio Andrea, probabilmente nel 1470 o poco dopo.
Questi dati si ricavano [...] le teste delle figure e traduce nel linguaggio dell’artista un paio di citazioni esplicite tratte documentato, recante nella predella lo stemma Renier. La parentela formale con la santa del pannello destro legittima la corrente attribuzione ...
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VINACCIA, Giovan Domenico
Augusto Russo
– Nacque a Massa Lubrense, in costiera sorrentina, il 13 marzo 1625, come testimoniato nei registri di battesimo della chiesa di S. Maria delle Grazie (Guida, [...] studi moderni gli riconoscono un ruolo d’innovatore del linguaggio barocco locale, per versatilità d’interventi ed estro di (ibid.; Leardi, 2019, p. 70). Affinità ‘fisionomiche’ e formali si evidenziano tra queste figure e quelle, anche in marmo, sia ...
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FIORI, Giovanni Francesco
Tommaso Manfredi
Nacque a Roma l'8 ag. 1709 da Domenico Antonio e da Caterina De Rossi (Mancini, 1979, p. 22). Fu tenuto a battesimo da G.F. Pellegrini, scenografo e "gentiluomo" [...] XIII, finanziatore della fabbrica, denota la prima compiuta espressione del linguaggio architettonico del F. soprattutto nell'abile compenetrazione tra aspetti funzionali e formali. Gli atri passanti che attraversano assialmente i quattro piani dell ...
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LICINIO, Bernardino
Luca Bortolotti
Discendente da una famiglia originaria di Poscante, nel Bergamasco, il L. nacque quasi sicuramente a Venezia, figlio secondogenito di un ser Antonio, pittore a sua [...] altro che la fragranza e la compostezza del proprio linguaggio più ordinario, faticosamente impegnato a perseguire una convincente anche in quest'ambito a un'adeguata dignità formale, ferma restando la costante dipendenza da modelli tizianeschi ...
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GERARDI, Alberto
Rosalba Zuccaro
Nacque a Roma il 18 ag. 1889 da Antonio e da Adelaide Lilli. Sin da giovanissimo apprese la lavorazione dei metalli nella bottega paterna, erede di una attività condotta [...] non solo seppe trasmettere la sua sapienza tecnica e la sua sensibilità formale ad allievi quali L. Guerrini e C. Lorenzetti, ma, e del realismo magico, il G. elabora un suo linguaggio, permeato di riferimenti colti, teso a essenzializzare le forme ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...