CRESPOLANI, Camillo
Graziella Martinelli
Nacque a Modena il 25 dic. 1798 da Luigi e Pietra Bortonieri. Seguiti i corsi di pittura, scenografia e scultura della locale Accademia Atestina, allora diretta [...] , ad oltranza classicistiche, che convergono nel linguaggio estetico dell'artista sia dagli immoti ambienti , edificato da F. Vandelli (1841), condotta secondo un lessico formale di chiara derivazione neoclassica.
I meriti precipui del C. consistono ...
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GIOVANNI da Piamonte
Frank Dabell
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, probabilmente originario di Piamonte nella Val di Sieve (dintorni di Pontassieve, oggi in provincia di Firenze), [...] fiamminga, e rappresenta una tendenza culturale, come il linguaggio arditamente descrittivo e la ricerca del particolare, di lievito recente, è un passaggio non dimenticabile d'interpretazione formale e persino di lucida, umana compassione".
Da quel ...
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GIORDANO, Edoardo, detto Buchicco
Amarilli Marcovecchio
Nacque il 30 genn. 1904 a Napoli da Enrico Giulio e dalla moglie Anna Giordano, che ne era nipote.
Il soprannome deriva dal tedesco "Buch", libro; [...] . 30, 34), nel quale la semplificazione formale di matrice matissiana non esclude indurimenti di origine tedesca, alla M. Beckmann. Quest'adesione dell'artista napoletano al linguaggio postimpressionista assunse anche connotazioni etiche, veicolando ...
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NIELSEN, Riccardo
Adriano Cavicchi
NIELSEN, Riccardo. – Nacque a Bologna il 3 marzo 1908, da Emilio e da Rosa Scarani, in una famiglia di specialisti della medicina di origine danese.
Studiò composizione [...] gusto ‘neoclassico’ di Casella ma rivelano una cura formale e uno spirito di ricerca timbrica piuttosto inconsueti. dalla RAI) Nielsen riformulò e chiarificò alcuni aspetti del suo linguaggio.
Preceduto da tre brani sinfonici (Tre Studi per La via ...
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CASTRAVILLA, Ridolfo
Nicola Longo
Nato probabilmente entro il secondo quarto del XVI sec., l'autore che si nasconde sotto tale presunto pseudonimo appartenne all'ambiente senese anche se rimase sconosciuto [...] . 1897, p. 20), ma anche osservando direttamente la sciatteria dello stile, la mancanza di elaborazione formale della frase, la casuale scelta del linguaggio.
Lo spunto per la composizione del Discorso fu fornito al C. dalla volontà di rispondere all ...
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BRESCIANELLO (Bressonelli), Giuseppe Antonio
MMeloncelli
Nato a Bologna intorno al 1690, si ignora quale sia stata la sua prima formazione musicale: non è improbabile che si sia compiuta nell'ambito [...] , ai canoni di un rigoroso procedimento stilistico e formale, in cui si riconosce l'aspetto più significativo un progresso sia nella tecnica violinistica sia nel rinnovamento del linguaggio strumentale, il quale trova nuove risorse espressive in una ...
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MESCHINI, Vittorio.
Francesco Santaniello
– Nacque il 18 luglio 1888 ad Ancona, da Aristide e da Carolina Magrini.
La sua formazione artistica avvenne a Bologna presso l’Accademia di belle arti, dove [...] di Perugia: acquaforte, Reggio Emilia, Biblioteca Panizzi), propose un linguaggio basato sulla dinamica scomposizione futurista di forme e volumi. Inoltre, a livello sia contenutistico sia formale, mostrò una chiara vicinanza agli stilemi, intrisi di ...
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DE ROSIS, Giovanni
Richard Bosel
Nacque nel 1538 nella diocesi di Como; non è rilevabile alcuna traccia sulla prima formazione professionale di questo architetto che si annovera fra i massimi esponenti [...] spezzato) è decorata da elementi aridi nel loro linguaggio classicista. Introduce però per la prima volta nell' sormonta la parte centrale della facciata (astratte fino alla loro essenza formale) e l'intelaiatura di portone e finestre sono le uniche ...
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DE POPOLI (Populi), Giacinto
Mario Alberto Pavone
Nacque ad Orta di Atella presso Caserta (De Dominici), o più probabilmente a Caserta nel 1631, sulla base del documento di matrimonio della sorella [...] rinvigorito interesse cromatico che rivela un avvicinamento al linguaggio di L. Giordano. Allo stesso momento appartiene che movimenta i panneggi annullandone ogni rigorosa scansione formale, si contrappongono le tele presenti nella stessa cappella, ...
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GIANCARLI, Gigio Artemio
Laura Riccioni
Nato a Rovigo, si formò alla corte estense di Ferrara e visse a Venezia. Ne ignoriamo la data di nascita, da collocare comunque entro i primi decenni del XVI [...] dà inizio alla rappresentazione.
L'azione brillante, il linguaggio vivace e spontaneo, dalle espressioni colorite e di le analogie con la commedia classica sembrano rimanere sul piano formale, in alcune situazioni la Zingana ricorda la Calandria del ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...