L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Iberica: al-Andalus
Francesco Noci
Al-andalus
Denominazione geografica impiegata dagli autori arabi fino alla fine del Medioevo [...] all’azione di sintesi e di unificazione compiuta dall’Islam, si manifestò con un linguaggio coerente in espressioni di notevole raffinatezza formale. Le manifestazioni artistiche nate in questo clima sincretico subirono un’ulteriore evoluzione nell ...
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LEKYTHOS (λήκυϑος)
E. Paribeni
La parola viene impiegata sin dall'età omerica a designare un tipo di vaso per oli e profumi (Od., vi, 79). È da ritenere d'altra parte che per gli antichi il nome restasse [...] nuova tecnica a figure rosse: e la loro povertà formale accentua il loro programmatico conservatorismo che li isola e questa volta si tratta di artisti che si esprimono nel linguaggio corrente a figure rosse e che si cimentano indifferentemente su ...
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TELL el-‛AMĀRNAH
S. Donadoni
A. M. Roveri
Località dell'Egitto. Verso la fine della XVIII dinastia ragioni religiose e politiche spinsero un re d'Egitto, Ekhnaton (c. 1370 a. C.) ad abbandonare Tebe [...] caratterizzato queste prime esperienze estremisticamente innovatrici, appare superato e purificato in una raggiunta coerenza formale.
Un linguaggio ancora violentemente espressionistico appare talora in alcuni ritratti del re, della regina, e di ...
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ḤASHEPSOWE ("colei che sta sopra le nobili"; forse confusa da Manetone con la madre Aahmes, donde i nomi greci ᾿Αμενσίς, "Αμεδδις, ᾿Αμέσση)
A. M. Roveri
ASHEPSOWE Sovrana egiziana (1529-1484 a. C.), [...] posta in evidenza dall'estrema raffinatezza di un linguaggio fondato soprattutto sulla linea. In esse, nonostante volto, molto idealizzato, è caratterizzato dalla estrema eleganza formale tipica della tradizione tebana precedente Tell el-῾Amārnah, qui ...
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EPIKTETOS (᾿Επίκτητος)
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante entro l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. C. La sua cronologia è da ritenersi fissata con una certa sicurezza anche in base a ragioni [...] quasi continua interdipendenza non tanto nel peculiare linguaggio figurativo dei due artisti, quanto piuttosto si distacca mai dai modi, dai limiti spaziali e dall'equilibrio formale del vaso che egli decora. La ricchezza e varietà di esperienze ...
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Vedi BENEVENTO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BENEVENTO (Benevēntum)
G. Bendinelli
R. Bianchi Bandinelli
Città di origine sannitica, conosciuta nel IV sec. a. C. col nome di Maleventum, nota poi come [...] L'iscrizione dedicatoria a Traiano, sull'attico, porta, nel linguaggio delle cariche imperiali, la data del 114 d. C., fra , risentito con vivezza e riscaldato da una fresca sensibilità formale pittorica (tanto che è stato detto, da qualche studioso ...
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DOURIS (Δοῦρις)
E. Paribeni
Ceramografo attico la cui attività è possibile seguire dalla fine del VI sino per almeno i primi tre decennî del V sec. a. C.
Il grandissimo numero di vasi firmati, unitamente [...] di D. è venuta a risentire di quella sua immediata piacevolezza di linguaggio che gli ha valso un tempo tanta ammirazione. D. non ha del British Museum.
Da un punto di vista esclusivamente formale, il seguo duro e preciso che incide e scandisce ...
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OLTOS (῎Ολπος)
E. Paribeni
Ceramografo attico operante circa l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. C. O. è una delle personalità centrali della prima generazione di pittori a figure rosse: si può anzi [...] dire che insieme ad Epiktetos riassume tutto lo sviluppo formale di quel "genere" importantissimo che è la pittura di coppe.
Le opere una vera maturità. E con tutta la sontuosità del linguaggio la coppa di Tarquinia ci appare in certo modo ...
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SPAETANTIKE
R. Bianchi Bandinelli
Il termine Spätantike fu introdotto nella letteratura archeologica e storico-artistica quale estensione del termine Spätrömisch, cioè tardo-romano, consueto, alla fine [...] "tarda antichità". Manca tuttora una esatta corrispondenza nel linguaggio critico francese.
Si indica con questo termine l' 59-60, 1944-45, p. 81 ss. Per le caratteristiche formali: G. v. Kaschnitz Weinberg, Spätrömische Porträts, in Die Antike, 2 ...
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PSIAX (ΦΣΙΑΧΣ)
E. Paribeni
Ceramografo attico identificato quasi per comune accordo con il Pittore di Menon precedentemente più noto e studiato. È attivo circa l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. [...] ad una sola personalità, si può dire che al raffinamento formale e all'energia nervosa e vivida che l'artista porta nelle di primo piano che si sviluppano accanto a lui nel nuovo linguaggio a figure rosse, contro il relativo letargo nel campo della ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...