GANDOLFI, Mauro
Donatella Biagi Maino
Nacque a Bologna da Gaetano e da Giovanna Spisani il 18 sett. 1764.
Bambino, fu spesso modello al padre pittore secondo quanto lui stesso ricorda in uno scritto [...] dipinta dal padre Gaetano, che restituiscono, attraverso un linguaggio di concitazione quasi irriverente, due miracoli del santo; circa degli anni Novanta (Busmanti) in ragione della dipendenza formale di uno dei dipinti, Felsina vinta si arrende, ...
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MARAINI, Antonio
Monica Grasso
Nacque a Roma il 5 apr. 1886 da Enrico, imprenditore originario di Lugano, e da Luisa Arnaldi, ligure. Manifestò precocemente il suo talento artistico e durante il liceo [...] caratterizzano per un'accurata ricerca della sintesi formale, improntata ad armoniose formule geometriche, debitrici tale tradizione artistica e religiosa il M. adottò un linguaggio descrittivo e naturalistico, fitto di citazioni colte. La porta ...
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BETILO (βαίτυλος baetylus; da bēt el, parole semitiche che significano "casa del dio", e dio stesso)
G. Lilliu
Un'iscrizione proveniente dal Mithraeum di Dura chiama maṣṣēbōt o "bètilo" il dio della [...] antropomorfismo, per quanto, negli ultimi tempi, si colga un linguaggio figurativo più sciolto e fiorito, nell'unità tematica, a e coeve itivece a Nora: dal punto di vista formale, si notano una stilizzazione ed una sintesi simbolica progressiva in ...
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GIGANTE (Giganti), Andrea
Maria Giuffrè
Figlio di Sebastiano e di Antonia Borduela, nacque il 18 sett. 1731 a Trapani, dove studiò filosofia e teologia presso la Compagnia di Gesù, divenendo sacerdote, [...] corpo dotato di una propria autonomia strutturale e formale, accentuata dall'inserto della serliana, quinta Swinburne nel 1777, sino a L. Dufourny - attratti anche dal linguaggio "internazionale" che la caratterizzava (Giuffrè, 1985, pp. 130-132 ...
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POCCIANTI, Pasquale
Raffaella Catini
POCCIANTI, Pasquale. – Nacque a Bibbiena, nell’Aretino, il 16 maggio 1774 da Pietro e da Margherita Falesi. Nel 1784, alla morte del padre, fu inviato a Firenze [...] ad esse una individualità e una riconoscibilità anche formale e gerarchica nella misura del loro peso funzionale» , p. 44).
Analogo al precedente «per affinità di linguaggio architettonico e per vicinanza topografica» (F. Borsi, Poccianti architetto ...
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MARCHESINI, Pietro, detto l'Ortolanino
Sandro Bellesi
Figlio di "un povero uomo che lavorava l'orto de PP. Gesuati di San Girolamo" (Tolomei), dall'attività del quale gli derivò in seguito il soprannome, [...] Carmine a Pistoia: opere "puriste" di forte impronta neocinquecentesca, estranee alle eleganze formali classiciste di matrice gabbianesca e al linguaggio fiorentino più corrente, ricco di originali ed eclettiche formule edonistiche. Oltre alle opere ...
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PACINO di Buonaguida
Francesca Pasut
PACINO di Bonaguida. – Ignoti sono il luogo (probabilmente Firenze) e le date di nascita e di morte di questo artista, figlio di Bonaguida, attivo come pittore [...] secondo quarto del Trecento, risultando il suo linguaggio progressivamente fuori moda.
Nulla di certo si conosce furono di pacatezza espressiva, di misurata eleganza e semplicità formale: uno stile chiaro e privo di virtuosismi descrittivi, che ...
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GIOVANNI PIETRO da Cemmo
Alessandro Serafini
Scarsissime le notizie documentate su questo pittore originario di Cemmo di Capo di Ponte, in Valcamonica, attivo a partire dall'ottavo decennio del XV secolo, [...] tra la favola cortese, il gusto antiquario e un linguaggio semplificato che si avvale di un'accentuata ricchezza cromatica.
foppesco, G. raggiunse un alto livello di maturazione formale e una potenza scultorea che trova corrispondenza nei rilievi ...
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GARELLI, Franco
Ilaria Schiaffini
Nacque a Diano d'Alba, nelle Langhe, il 19 ott. 1909 da Mario e da Maria Teresa Banzano.
Dopo aver frequentato il liceo classico M. d'Azeglio a Torino, dove la famiglia [...] della compenetrazione dei piani di U. Boccioni con il nuovo linguaggio informale.
Sempre nel 1957 il G. soggiornò a Parigi, apriva allora una fase di intensa sperimentazione tecnica e formale, che porterà alla completa trasformazione del tema della ...
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BOTTONI, Pietro (Piero)
Maristella Casciato
Nacque da Vincenzo e da Carolina Levi l'11 luglio 1903 a Milano, città dove abitò sempre e a cui legò gran parte della sua attività.
Conseguito il titolo di [...] Pucci): tutti progetti che mostrano una completa adesione ad un linguaggio funzionale, privo di enfasi e teso anzi ad una minimizzazione spinse lo studio della distribuzione ad una articolazione formale ormai lontana dai rigori razionalisti e sembrò ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...