GALLI, Luigi (Luigi Mauro Giuseppe)
Marco Falciano
Nacque a Milano in un giorno non precisabile del 1817, come si ricava dal certificato di morte del Comune di Roma.
Nel decennio 1835-45 si formò all'Accademia [...] punto di vista della qualità pittorica e della misura formale (Madonnina, Lafuga in Egitto: entrambe di ubicazione ignota il G. tra le "personalità che si differenziavano dal linguaggio corrente" (Bon Valsassina, 1991) tra quanti presero parte alla ...
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FERRAZZA, Guido
Marida Talamona
Nacque a Bocenago (Trento) il 19 marzo 1887 da Mario e Valeria Righi. Nel 1907, ultimati gli studi classici al liceo "Daniele Manin" di Cremona, si iscrisse al politecnico [...] . Lancia, G. Muzio e G. Ponti - animarono il dibattito sul linguaggio dell'architettura, sul senso della disciplina urbanistica, sui rapporti tra forma urbana fossero l'espressione di un rinnovato ordine formale. E il campo di applicazione della loro ...
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GALLETTI, Guido
Roberto Massetti
Nacque a Londra il 22 marzo 1893 da Paolo, di professione orefice, e Maria Garbagnati. All'età di sei anni, come scrisse nella sua autobiografia (Raimondi, 1971, p. [...] Venti attraverso quel processo di progressiva semplificazione del linguaggio già evidente in un'opera in bronzo del e iconografici del regime diede luogo a una certa rigidità formale, tipica della produzione plastica del Ventennio. Degna di nota, ...
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CARCANI, Filippo, detto Filippone
Antonella Pampalone
Scultore, fu operante a Roma nella seconda metà del sec. XVII e se ne ignorano le date di nascita e di morte. Secondo le fonti (Baldinucci), fece [...] il Raggi e il Ferrata, si traduce in un linguaggio discorsivo e disimpegnato quando si trasferisce in mano ad artisti Hanno il merito, comunque, di avviare quell'evoluzione formale che nel Settecento diventerà anche novità stilistica.
Fonti e ...
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GRIXOPOLUS
A. Calzona
GRIXOPOLUS ParmensisPittore attivo a Mantova nei decenni centrali del sec. 13°, la cui figura artistica è entrata solo di recente in un ampio dibattito che interessa il problema [...] trattasse "di una deduzione ricavata solo dall'accostamento formale, poiché niente assicura che il pittore del Battistero parmense di G., ritiene che l'occidentalizzazione del linguaggio bizantino nei dipinti del palazzo della Ragione di Mantova ...
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BASALDELLA, Mirko (Mirco)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 28 sett. 1910 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i suoi studi a Venezia, all'Accademia di belle arti di Firenze e alla Scuola di arti applicate [...] risolve mai in luminismo".
Alla ricerca di equilibrio formale fece riscontro nel periodo 1937-38 una intensa attività azteche).
Nel 1946-47 si collocano le prime esperienze sul linguaggio postcubista e sulla proposta di una pittura "neometafisica" in ...
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PAGANIN, Giovanni
Francesco Franco
PAGANIN, Giovanni. – Nacque ad Asiago (Vicenza) il 3 giugno 1913 da Pietro e da Cristina Forte.
A 16 anni, per la povertà della famiglia, abbandonò gli studi. Insieme [...] di Wiligelmo (Di Genova, 1990, pp. 92 s.), oltre che del linguaggio cubista e dell’‘arte negra’: si vedano le opere in legno e, 1990, p. 93), fino a giungere a un’essenzialità formale costruita su solidi primari che arriva quasi all’astrazione pura, ...
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MANTERO, Bernardo Pasquale
Daniele Sanguineti
Figlio di Francesco e di Geronima Parodi, nacque a Genova nel 1713. Si formò nella bottega dello scultore Francesco Maria Schiaffino (Ratti, 1766, p. 160; [...] 89), dal quale apprese l'arte dello scolpire e il linguaggio fluido e vigoroso di impronta romana.
Dagli anni Quaranta del scalpello. Non sembrerebbe sua, a giudicare dalla conduzione formale dei volumi, la scultura mariana ospitata nella nicchia ...
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LEKYTHOS (λήκυϑος)
E. Paribeni
La parola viene impiegata sin dall'età omerica a designare un tipo di vaso per oli e profumi (Od., vi, 79). È da ritenere d'altra parte che per gli antichi il nome restasse [...] nuova tecnica a figure rosse: e la loro povertà formale accentua il loro programmatico conservatorismo che li isola e questa volta si tratta di artisti che si esprimono nel linguaggio corrente a figure rosse e che si cimentano indifferentemente su ...
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GUERRINI, Giacomo
Maura Picciau
Figlio di Giuseppe, di professione sellaio, e di Anna Casali, nacque a Cremona il 28 sett. 1721.
La sua biografia presenta pochi dati certi; mentre l'unica fonte diretta, [...] Nesso e Deianira di G. Reni (Parigi, Musée du Louvre). Il linguaggio del pittore si fa tuttavia in quest'opera più complesso e prelude, specie costituì per il G. uno stimolo al rinnovamento formale della sua pittura, che conoscerà una costante ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...