GIAROLA, Giovanni
Stefano Pierguidi
Figlio di Domenico e di Maria Tosi, nacque a Fosdondo di Correggio (Pungileoni, II, p. 272) in data non nota collocabile agli inizi del XVI secolo. Poiché Orlandi [...] lui assegnato. Quest'opera, una delle poche leggibili nel ridottissimo corpus del pittore, denuncia la completa dipendenza formale del G. dal linguaggio del Correggio intorno allo scadere del terzo decennio, quando è documentato per la prima volta a ...
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GERINI, Niccolò di Pietro
A. Tartuferi
Pittore fiorentino attivo in Toscana dall'ultimo quarto del Trecento fino alla metà del secondo decennio del secolo seguente.Nato entro la prima metà del sec. [...] 61) - presentano un artista caratterizzato da un notevole rigore formale e che dal punto di vista stilistico si richiama in , 1975, tav. 99) documenta il quieto linguaggio narrativo dell'artista, programmaticamente estraneo a ogni accentuazione ...
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DAL ZOTTO, Antonio
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Nacque a Venezia, il 7 maggio 1841, in famiglia di origine camica, da Giovanni e da Rosa De Chiara. Ancora fanciullo imparò a maneggiare lo scalpello [...] e d'imitazione canoviana, tentavano d'introdurre un linguaggio più realistico. Dalla loro lezione il D. derivò 1887, p. 30). Quest'opera, d'una straordinaria raffinatezza formale, fu poi bronzata dallo scultore Francesco Scarpa Bolla per esporla in ...
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GISMONDI, Paolo (detto Paolo Perugino)
Giovanna Mencarelli
Nato a Perugia intorno al 1612, secondo quanto riferiva Pascoli, condusse il suo primo apprendistato presso il pittore perugino Giovanni Antonio [...] Queste opere diedero una certa fama al G., nonostante il linguaggio pittorico pieno di esitazioni e di citazioni da Michelangelo al Cavalier un pittore inesperto, e incerto sul piano formale, palesando, nel suo cortonismo acerbo, limiti evidenti ...
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EPIKTETOS (᾿Επίκτητος)
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante entro l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. C. La sua cronologia è da ritenersi fissata con una certa sicurezza anche in base a ragioni [...] quasi continua interdipendenza non tanto nel peculiare linguaggio figurativo dei due artisti, quanto piuttosto si distacca mai dai modi, dai limiti spaziali e dall'equilibrio formale del vaso che egli decora. La ricchezza e varietà di esperienze ...
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Vedi BENEVENTO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BENEVENTO (Benevēntum)
G. Bendinelli
R. Bianchi Bandinelli
Città di origine sannitica, conosciuta nel IV sec. a. C. col nome di Maleventum, nota poi come [...] L'iscrizione dedicatoria a Traiano, sull'attico, porta, nel linguaggio delle cariche imperiali, la data del 114 d. C., fra , risentito con vivezza e riscaldato da una fresca sensibilità formale pittorica (tanto che è stato detto, da qualche studioso ...
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GIULIANOTTI, Filippo Silvestro
Barbara Musetti
Nacque a Genova il 31 dic. 1851 da Silvestro e Caterina Cambiaso.
Nel 1864 avviò precocemente la propria formazione artistica presso l'Accademia ligustica [...] e sintetico. L'interesse nei confronti di questo nuovo linguaggio si era del resto manifestato anche in ambito genovese, prive di rimandi alla freschezza esecutiva e all'impaginazione formale del napoletano Vincenzo Gemito. In seguito al successo ...
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CESTARO, Giacomo (Iacopo)
Renato Ruotolo
Nacque nel 1718 a Bagnoli Irpino (Avellino; cfr. De Rogatis, Sanduzzi); nel 1743 era ancora un pittore sconosciuto se De Dominici non lo cita nelle sue Vite dei [...] De Mura nella Nunziatella e in SS. Severino e Sossio è più formale che sostanziale: di fatto l'atteggiamento di fondo del C. si , poiché egli fonde e riduce a unità di linguaggio anche elementi della tradizione emiliana del secolo precedente visti ...
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LIPPI, Giacomo, detto Giacomone da Budrio
Francesco Landolfi
Figlio di Ulisse, nacque il 4 marzo 1577 a Budrio, presso Bologna. Si trasferì a Bologna agli inizi del Seicento, quando sposò, il 25 apr. [...] le opere di Samacchini è d'altronde provato dalla vicinanza formale della figura di s. Giovanni con il s. Pietro ancora tardomanieristico del dipinto, seppur con aperture al nuovo linguaggio reniano, testimonia la difficoltà del L. di abbandonare ...
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FIOCCHI, Giacomo (detto Mino)
Simona Pierini
Nacque a Lecco il 28 sett. 1893 da Giulio e Giuseppina Cantù, quinto di otto fratelli di una famiglia di industriali, produttori di munizioni militari. Frequentò [...] , G. Ponti e dal F., sviluppò un rigoroso linguaggio architettonico, basato sui principi d'ordine e semplicità dell'
Il F. sviluppò uno stile personale di semplificazione formale degli elementi classici dell'architettura; lavorò tutta la vita ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...