D'ARRIGO, Stefano
Mauro Bilotta
D’ARRIGO, Stefano (Fortunato Stefano)
Nacque il 15 ottobre 1919 ad Alì Marina (od. Alì Terme), da Giuseppe e Agata Miracolo.
I primi anni
Ad Alì Marina, piccolo borgo [...] una stimolante contestualizzazione novecentesca del mito omerico.
Sul piano formale, l'opera è stata definita un «poema epico in un cane-personaggio, culmina perfino nella dissoluzione del linguaggio umano.
Dopo l'ampiezza fluviale del romanzo- ...
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DALLAPICCOLA, Luigi
Bianca Maria Antolini
Nacque a Pisino d'Istria il 3 febbr. 1904, da Pio, preside del locale liceo di lingua italiana, e da Domitilla Alberti; fu lo stesso D. a mettere in rilievo [...] evidente la ricerca di una equilibrata scansione formale, che rimarrà caratteristica costante della musica 1974), pp. 94-99; B. Zanolini, L. D. La conquista di un linguaggio (1928-41), Padova 1974; Tavola rotonda su L. D., in Antologia Vieusseux, IX ...
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BARONIO, Cesare
Alberto Pincherle
Nacque la notte fra il 30 e il 31 ott. 1538 a Sora, da Camillo Barone (così, o anche Baroni, si firmò e fu chiamato pure il B., ancora, talvolta, nell'anno 1596) e [...] mentre di vero e proprio esercizio d'un diritto di esclusiva formale nel senso di un veto da parte della Spagna non si Egli si rivolge anche al lettore extra Catholicam. Certo, il suo linguaggio è severo: e dopo aver detto di appellare da lui "mente ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] è nel significato recondito ma nell'accanito impegno formale che resterà una delle componenti essenziali della personalità boitiana musicista sceglie armonie semplici: ma essenzialità di linguaggio e semplicità armonica tradiscono sin troppo il loro ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] attivo e del passivo; il rapporto sociale e storico del linguaggio (e dunque dell'arte), che si differenzia e necessariamente ed identificò per primo il valore della sua difficile ricerca formale, lodando quella che egli chiamava la sua "temperanza", ...
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D'ANDRADE, Alfredo Cesare Reis Freire
Rosanna Maggio Serra
Figlio di Antonio José ed Emilia Games de Silva Reis, nacque a Lisbona il 26 ag. 1839 in una famiglia borghese dedita al commercio e all'attività [...] S. de Avendaño, A. Issel, l'evidente riflessione sul linguaggio della macchia, permisero al D. di trovarsi al centro della e A. Jorini) incaricata di vagliare le soluzioni tecniche e formali proposte per la ricostruzione del campanile di S. Marco di ...
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CENNI di Pepe (Pepo), detto Cimabue
Miklòs Boskovits
Poco si sa sulla vita del pittore ritenuto, sulla scorta di una citazione dantesca (Purg., XI, 92-97), maestro e precursore di Giotto fin dalla prima [...] al dipinto l'aspetto di eleganza e compiutezza formale che richiama alla mente le tendenze neoellenistiche e circa degli anni Ottanta, allorché l'aspro ed appassionato linguaggio usato dal maestro nelle opere precedenti si ingentilisce - ...
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COSTA, Lorenzo
Paola Tosetti Grandi
Nacque dal pittore Giovanni Battista e da una Bartolomea; la data 1460, che ne fissa l'anno di nascita, si desume dal necrologio mantovano che dichiara il pittore [...] Giovanni a Patmos s'inserisce bene nell'ambito di quel recupero del linguaggio cossesco che si attua, via via in modo sempre più consapevole, a dipinto va a tutto vantaggio di quella decantazione formale che trasforma l'opera piuttosto in un ritratto ...
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GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] e di una chiarificazione morale sul piano dei contenuti. Nella realtà e nella vita si trova il linguaggio liberandosi delle superstizioni del formalismo moderno, rappresentando non l'aridità del vero positivista ma i contenuti umani e storici, l ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] degli scrittori che per primi avevano elaborato il linguaggio nelle sue caratteristiche più originali e dirette: gli 10 ag. 1824 il G. proclamava dall'esilio la sua rinunzia formale "a Piacenza; dove per disavventura nacqui, e per mia stoltezza ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...