GENTILUCCI, Armando
Gianluigi Mattietti
Nacque a Lecce l'8 ott. 1939 da Ottorino, compositore, e Margherita Sallusti, autrice di testi poetici e teatrali. La famiglia si trasferì a Milano quando il [...] armonica, sulla possibilità cioè di generare tutti i percorsi formali da un'unica idea sonora, sintesi di melodia, armonia /Realtà, I (1980), 3, pp. 81-93; Il linguaggio musicale come negazione della forma in Malipiero, in Quaderni di Musica ...
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BOTTONI, Pietro (Piero)
Maristella Casciato
Nacque da Vincenzo e da Carolina Levi l'11 luglio 1903 a Milano, città dove abitò sempre e a cui legò gran parte della sua attività.
Conseguito il titolo di [...] Pucci): tutti progetti che mostrano una completa adesione ad un linguaggio funzionale, privo di enfasi e teso anzi ad una minimizzazione spinse lo studio della distribuzione ad una articolazione formale ormai lontana dai rigori razionalisti e sembrò ...
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PIACENZA, Giuseppe Battista
Elena Dellapiana
PIACENZA, Giuseppe Battista. – Nacque a Torino nel 1735 da madre ignota e da Simone, sovrastante ai Regi Palazzi (Brayda - Coli - Sesia, 1963, p. 127), maturando [...] dorica – corrispose però, negli interni del Duomo e in tutto l’apparato decorativo, una permanenza del linguaggio precedente ai rinnovamenti e alla pulizia formale che si stavano sviluppando a Roma.
Il nuovo re, Carlo Emanuele IV, conferì a Piacenza ...
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FRANCUCCI, Innocenzo (Innocenzo da Imola)
Claudia Pedrini
Figlio dell'orafo Pietro, nacque a Imola intorno al 1490. La data di nascita, variamente collocata dai biografi tra il 1489 e il 1494, si deduce [...] il F. mostra di aver già messo a punto un linguaggio sapiente e originale all'interno del panorama della pittura bolognese e secolo favorevole al recupero dell'ideale di classicità e di perfezione formale. Il Giordani stesso (1856, p. 198) notò le ...
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BIRAGO AVOGADRO (Avogaro), Giambattista
Valerio Castronovo
Nato a Genova, in data imprecisabile al principio del sec. XVII, si trasferì con la famiglia a Venezia ancor fanciullo, ne acquistò la cittadinanza [...] Maffei nelle Osservazioni letterarie - chiarezza narrativa e scioltezza di linguaggio, oltre a discrete doti di sintesi: di qui la che si risolvono nell'ambito di un ossequio puramente formale e di circostanza, in infingimenti moralistici oziosi, e ...
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Metz, Christian
Giorgio De Vincenti
Teorico del cinema francese, nato a Béziers il 12 dicembre 1931 e morto suicida a Parigi il 7 settembre 1993. È considerato il padre della semiologia del cinema e [...] , che aveva richiamato l'attenzione dei semiologi e dello stesso M. sul carattere formale dei codici e sulla conseguente loro distinzione logica dai linguaggi). Langage et cinéma costituisce un punto fermo sulle principali questioni di fondo che ...
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BONIFACIO, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Rovigo il 6 sett. 1547 dal nobile rodigino Sebastiano, notaio, cancelliere del vescovato di Adria e dell'Inquisizione, provveditore alle vettovaglie e alla sanità [...] .
Aduggiata da una forzata pretesa di eleganza formale e da un'estrinseca sostenutezza stilistica e, e Feltre, in Antologia veneta, II (1901), pp. 210-223; B. Croce, Il "linguaggio dei gesti", in La Critica, XXIX (1931), pp. 224 s., e in Varietà di ...
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COLOMBO, Luigi
Susanne von Falkenhausen
Noto con lo pseudonimo di Fillia (dal cognome della madre), nacque il 4 ott. 1904 a Revello (Cuneo) da Domenico e da Maria Fillia. Eccettuati alcuni soggiorni [...] ingenuità che in seguito con la crescente maturità formale passa in seconda linea. Opere come Elementi geometrici il C. riusci a sfruttare e a convertire nel proprio linguaggio artistico stimoli ricevuti durante ripetuti soggiorni a Parigi tra il ...
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GHIGLIA, Oscar
Mauro Pratesi
Nacque a Livorno il 23 ag. 1876 da Valentino e Amalia Bartolini. Dopo i primi studi giovanili come autodidatta, negli anni Novanta frequentò gli artisti livornesi U. Manaresi [...] livornese elaborò in questo contesto un personale linguaggio figurativo ove coniugò la tradizione della pittura superamento della fedele e minuziosa trascrizione "di ogni dettaglio formale" per una "astrazione assoluta della realtà", "evocazione ...
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DE MAGISTRIS, Giovanni Andrea
Simonetta Coppa
Fu attivo come pittore nel primo quarto del sec. XVI (notizie dal 1504 al 1529) nel Comasco e in Valtellina, dove restano numerose opere, principalmente [...] con la contemporanea produzione colta, usufruendo di un codice formale limitato e iminutabile", imperniato su "scherni compositivi- rigorosamente frontali", e su di "un linguaggio quasi didascalico, gradevole ed edificante, al quale sono estranei ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...