Kabalevskij, Dmitrij Borisovič
Marta Tedeschini Lalli
Compositore russo, nato a San Pietroburgo il 30 dicembre 1904 e morto a Mosca il 17 febbraio 1987. A partire dagli anni Trenta si dedicò intensamente [...] un veicolo importante di educazione delle masse. Il linguaggio che ne è derivato privilegia essenzialmente la rielaborazione di russo, in un quadro di chiarezza espositiva e semplicità formale.
Studiò al conservatorio di Mosca con A. Goldenweiser ...
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COMEL, Luigi
Aldo Rizzi
Nacque a Gorizia il 21 giugno 1866 da Stefano, titolare di una locanda, e Maria Visin. Frequentate le scuole medie e superiori, venne ammesso all'Accademia di belle arti di Venezia, [...] dell'Accademia (1887-1891) si caratterizzano per il rigoroso impianto formale e per la minuzia descrittiva degna di un fiammingo: non a natura morta e il paesaggio, resi con un linguaggio descrittivo e realistico, secondo il concetto platonico dell' ...
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Vasil′ev, Sergej Dmitrievič
Mino Argentieri
Regista e sceneggiatore russo, nato a Mosca il 4 novembre 1900 e morto a Leningrado il 16 dicembre 1959. Si deve al film Čapaev (1934; Ciapaiev) la celebrità [...] si concludeva romanticamente con la morte dell'eroe e nel quale appariva tradotto in un linguaggio diretto, chiaro e comprensibile la tensione formale che aveva caratterizzato le avanguardie sovietiche anche nel cinema. Non poche le sequenze degne di ...
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BAGNOLI, Giulio Cesare
Nicola De Blasi
Nacque da famiglia illustre a Bagnacavallo, intorno alla metà del sec. XVI. Si ignora dove abbia compiuto la propria preparazione culturale, ma fu certo uomo esperto [...] l'instancabile e sempre insoddisfatto bisogno di perfezione formale. A tale critica si può aggiungere, almeno , lo sviluppo delle situazioni lento e monotono, il linguaggio genericamente retorico.
Fonti e Bibl.: Iani Nicii Erithraei Pinacotheca ...
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Grifi, Alberto
Francesca Vatteroni
Regista e operatore cinematografico, nato a Roma il 29 maggio 1938. Tra le personalità più significative del cinema militante italiano, ha rappresentato la perfetta [...] artigiano. La sua opera, caratterizzata da una raffinata ricerca formale e dal costante impegno politico, è stata incessantemente sottoposta, , operante in direzione di uno scardinamento del linguaggio codificato dal cinema tradizionale, da una parte ...
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Carax, Leos
Giona Antonio Nazzaro
Nome d'arte di Alexandre Oscar Dupont, regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 22 novembre 1960. Cineasta visionario, C. è riuscito [...] Neuf (1991; Gli amanti del Pont-Neuf), l'eredità formale, teorica e ideologica della Nouvelle vague con produzioni imponenti e nazionale, ha riaffermato con forza una purezza del linguaggio che ha conquistato la critica militante in primo luogo ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...