COLOMBO, Luigi
Susanne von Falkenhausen
Noto con lo pseudonimo di Fillia (dal cognome della madre), nacque il 4 ott. 1904 a Revello (Cuneo) da Domenico e da Maria Fillia. Eccettuati alcuni soggiorni [...] ingenuità che in seguito con la crescente maturità formale passa in seconda linea. Opere come Elementi geometrici il C. riusci a sfruttare e a convertire nel proprio linguaggio artistico stimoli ricevuti durante ripetuti soggiorni a Parigi tra il ...
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GHIGLIA, Oscar
Mauro Pratesi
Nacque a Livorno il 23 ag. 1876 da Valentino e Amalia Bartolini. Dopo i primi studi giovanili come autodidatta, negli anni Novanta frequentò gli artisti livornesi U. Manaresi [...] livornese elaborò in questo contesto un personale linguaggio figurativo ove coniugò la tradizione della pittura superamento della fedele e minuziosa trascrizione "di ogni dettaglio formale" per una "astrazione assoluta della realtà", "evocazione ...
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DE MAGISTRIS, Giovanni Andrea
Simonetta Coppa
Fu attivo come pittore nel primo quarto del sec. XVI (notizie dal 1504 al 1529) nel Comasco e in Valtellina, dove restano numerose opere, principalmente [...] con la contemporanea produzione colta, usufruendo di un codice formale limitato e iminutabile", imperniato su "scherni compositivi- rigorosamente frontali", e su di "un linguaggio quasi didascalico, gradevole ed edificante, al quale sono estranei ...
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GIULIANO di Simone
Ada Labriola
Non è nota la data di nascita di questo pittore lucchese, documentato tra il 1383 e il 1397. Alle capillari indagini archivistiche di Concioni, Ferri e Ghilarducci (1994) [...] poetica vigorosa e ben distinta da quella di diligente eleganza formale espressa da G., che peraltro rivela nel corso della (M. Boskovits, in Boggi, 1997). Appare più vicino al linguaggio di G., anche se probabilmente opera di un seguace, l'affresco ...
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MALERBA, Emilio, detto Gian Emilio
Francesca Franco
Nacque a Milano il 27 nov. 1878 dall'antiquario Maurizio e da Ermenegilda Vacchini (fu registrato con i nomi Emilio Giuseppe Giovanni e adottò quello [...] impaginazione sempre più rigorosa e da un più autonomo linguaggio grafico, come testimonia l'incisiva réclame del 1906 in quegli anni particolare attenzione, alla ricerca di una perfezione formale e compositiva che guardava a Masaccio, a Piero della ...
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CIARPI, Lorenzo Bartolomeo (Baccio)
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Nacque a Barga (Lucca), e non a Firenze come afferma il suo biografo Passeri, il 13 sett. 1574 (e non 1578 come noto sinora), secondo [...] dello stesso autore, e del C. in particolare. L'asciuttezza formale e l'essenzialità scenica del dipinto del Conunodi non si ritrovano però interessanti dell'artista, dove il più convenzionale linguaggio narrativo toscano in chiave riformata si fonde ...
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GAMBINI, Silvio
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Luigi, nacque a Teramo da una famiglia di modeste origini il 18 ag. 1877. Studiò dapprima nella sua città natale, dove si diplomò nel 1897 come perito agrimensore [...] e apre un nuovo e autonomo sperimentalismo formale dimostrando una particolare attenzione per gli apparati la tomba Pedrazzini del cimitero di Arona (1930).
Un linguaggio assai diverso venne adoperato nel progetto per un edificio polifunzionale per ...
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GATTO, Saverio
Andreina Ciufo
Nacque a Reggio Calabria il 15 ag. 1877 da Nicola e dalla messinese Concetta Caruso.
Lo scarso rendimento scolastico del ragazzo indusse il padre, un piccolo armatore locale, [...] antica che gli avrebbe fornito molteplici spunti di carattere formale e contenutistico.
Nel 1905 sposò Marianna Pucci e tradurre le emozioni e la vitalità dei soggetti in un linguaggio libero e immediato, fuori dalle convenzioni. Frequenti, nelle ...
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LANZANI (Lanzano), Bernardino
Susanna Falabella
Nacque a San Colombano al Lambro, nel Milanese, forse intorno al 1460, come si deduce dai primi dati certi a lui riferibili (Fanciulli Pezzini, 1950, [...] commissionatagli il 23 apr. 1499. Di fatto, il linguaggio del L. risulta concretamente valutabile solo attraverso le opere si avverte la predominante impronta bergognonesca sotto il profilo formale e impaginativo: è il caso del S. Agostino ...
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GHISLANDI, Domenico
Maria Elena Massimi
Nacque intorno al 1620, probabilmente a Bergamo, dove fu attivo come pittore e decoratore. Le prime testimonianze documentarie attengono alla sua vita privata. [...] rossa vengono qui sottoposti a un'estrosa variatio formale; il repertorio decorativo si infittisce sino a comprendere all'avanguardia. In decenni di attività il suo linguaggio andò gradatamente evolvendo verso l'autonomia dell'architettura dipinta ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...