PASINETTI, Pier Maria
Vincenzo Caporale
PASINETTI, Pier Maria. – Secondo di due figli, nacque a Venezia il 24 giugno 1913, da Carlo, medico primario all’ospedale civile di Venezia e libero docente all’Università [...] al premio Campiello, Pasinetti approfondiva la propria riflessione sul linguaggio, inteso «come immagine e strumento umano della realtà precedente romanzo e, attraverso un’ibridazione di tipo formale (lettere, pagine di diario, testimonianze), e ...
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CAMUSSI, Ezio
Cesare Corsi
Nacque a Firenze il 16 genn. 1877 da Giovanni e Candida Govi. La sua formazione si svolse a Roma, dove iniziò tredicenne gli studi di pianoforte con A. Vessella, completandoli [...] furono giudicate audacie armoniche e per una certa crudezza di linguaggio.
Dopo il poco fortunato episodio della Principessa lontana, tratta un ideale di eleganza e di controllato equilibrio formale. Musicista elegante e raffinato, il suo senso ...
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GALLI, Luigi (Luigi Mauro Giuseppe)
Marco Falciano
Nacque a Milano in un giorno non precisabile del 1817, come si ricava dal certificato di morte del Comune di Roma.
Nel decennio 1835-45 si formò all'Accademia [...] punto di vista della qualità pittorica e della misura formale (Madonnina, Lafuga in Egitto: entrambe di ubicazione ignota il G. tra le "personalità che si differenziavano dal linguaggio corrente" (Bon Valsassina, 1991) tra quanti presero parte alla ...
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FERRAZZA, Guido
Marida Talamona
Nacque a Bocenago (Trento) il 19 marzo 1887 da Mario e Valeria Righi. Nel 1907, ultimati gli studi classici al liceo "Daniele Manin" di Cremona, si iscrisse al politecnico [...] . Lancia, G. Muzio e G. Ponti - animarono il dibattito sul linguaggio dell'architettura, sul senso della disciplina urbanistica, sui rapporti tra forma urbana fossero l'espressione di un rinnovato ordine formale. E il campo di applicazione della loro ...
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GALLETTI, Guido
Roberto Massetti
Nacque a Londra il 22 marzo 1893 da Paolo, di professione orefice, e Maria Garbagnati. All'età di sei anni, come scrisse nella sua autobiografia (Raimondi, 1971, p. [...] Venti attraverso quel processo di progressiva semplificazione del linguaggio già evidente in un'opera in bronzo del e iconografici del regime diede luogo a una certa rigidità formale, tipica della produzione plastica del Ventennio. Degna di nota, ...
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CARCANI, Filippo, detto Filippone
Antonella Pampalone
Scultore, fu operante a Roma nella seconda metà del sec. XVII e se ne ignorano le date di nascita e di morte. Secondo le fonti (Baldinucci), fece [...] il Raggi e il Ferrata, si traduce in un linguaggio discorsivo e disimpegnato quando si trasferisce in mano ad artisti Hanno il merito, comunque, di avviare quell'evoluzione formale che nel Settecento diventerà anche novità stilistica.
Fonti e ...
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DAVIDE MARIA da Bergamo (Felice Moretti)
Oscar Mischiati
Nacque a Zanica (Bergamo) il 21genn. 1791da Giacomo Antonio Moretti e Teresa Bordoni. Trasferitasi la famiglia a Bergamo nel 1801, D. cominciò [...] respiro come i versi, o concepiti in uno specifico schema formale come marcia, polonese, polacca, rondò. Come si desume sinfonia all'aria, dal recitativo alla cavatina) - il linguaggio musicale è quello che predominava in Italia tra Cimarosa, ...
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JACHINO, Carlo
Emanuele Marco Mongiovì
Figlio di Giuseppe ed Emilia Piccione, nacque a San Remo il 3 febbr. 1887, fratello maggiore dell'ammiraglio Angelo. Intraprese lo studio della musica a Pisa, [...] il trascorrere del tempo, le composizioni più significative, almeno per la "ricerca sonora e formale ben controllata e il linguaggio aggiornato" che lasciano comunque trapelare una "istintiva natura musicale romanticheggiante" (Zanetti, p. 911). Con ...
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BASALDELLA, Mirko (Mirco)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 28 sett. 1910 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i suoi studi a Venezia, all'Accademia di belle arti di Firenze e alla Scuola di arti applicate [...] risolve mai in luminismo".
Alla ricerca di equilibrio formale fece riscontro nel periodo 1937-38 una intensa attività azteche).
Nel 1946-47 si collocano le prime esperienze sul linguaggio postcubista e sulla proposta di una pittura "neometafisica" in ...
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DE LUCO, Battista
Laura Balletto
Figlio di Giovanni e di Maria di Giovanni Axerbi, nacque a Genova probabilmente nella prima metà del sec. XV, da antica famiglia di mercanti e di notai.
I De Luco costituivano [...] Oltremare. Sebbene non si sia mai qualificato con l'appellativo formale di "mercator", il D. esercitò largamente la mercatura, usa, come scrittura, la mercantesca e si esprime con il linguaggio misto di latino e volgare che si riscontra nei registri ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...