ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] rettorica, assai famose in quel tempo; e di questo studio formale e dell'amore pei classici latini durò per tutta la a gente di studio, e poteva e doveva quindi essere scritto nel linguaggio della scuola. Ne fu steso il primo libro e buona parte del ...
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Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] notevole come gli Abissini abbiano finito col riconoscere formalmente la religione islamica fra gli staterelli Galla del SO lago; mentre i Bambala di Amar Burgi sembrano avvalersi di un linguaggio di transizione fra il galla e il sidama, come (a ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] , esso è stato ed è tuttora molto utilizzato, sia nella teoria degli automi e dei linguaggiformali, sia nella teoria degli algoritmi per la sua grande semplicità formale e perché, rispetto alla RAM, si presta, in modo più naturale, all'analisi di ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] sempre, secondo le regole del cerimoniale, un linguaggio dubitativo, mai affermazione categorica di aver visto o ad Oppiano (v.). Ma sia dalla molto minor perfezione formale del poemetto cinegetico, sia da un'esplicita dichiarazione dell'autore ...
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Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] , ché con essa si vuol designare solo una certa uniformità formale che possiamo riconoscere fra varie associazioni B, senza che abbiano nostra civiltà, grazie al sussidio incomparabile del linguaggio.
Bibl.: La bibliografia completa relativa alla ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] prosa volgare. Primo nel mondo latino, egli solleva il linguaggio parlato alle altezze del pensiero speculativo, e con anima llibre de poemes, 1914), nonostante il maggiore perfezionamento formale, sembra essersi velata d'un decadentismo scettico e ...
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. Il termine, largamente usato negli ultimi anni nel linguaggio giuridico e in particolar modo nella pratica giudiziaria, non rappresenta una novità né dal punto di vista concettuale né dal punto di vista [...] allo stesso tempo gli estremi di un delitto di collaborazionismo e di un reato comune, dànno indubbiamente luogo al normale concorso formale di reati, per il quale la legge italiana prevede il cumulo delle pene (cod. pen., art. 81).
La giurisprudenza ...
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RENDITA
Renzo FUBINI
Giulio VENZI
. L'espressione "rendita" (fr. rente; sp. renta; ted. Rente; ingl. rent) ha assunto spesso nel linguaggio tecnico degli economisti significati diversi da quello generico, [...] che prevale nel linguaggio comune. Per quest'ultimo rendita e reddito sono espressioni equivalenti oppure, talora, rendita è , per lo più, un'importanza quasi trascurabile, prevalentemente formale. Molte discussioni sono basate su equivoci: non ne è ...
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Perché una Costituzione per l'Europa?
Il Trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa, ratificato dal Consiglio europeo a Roma il 29 ottobre 2004 e successivamente sottoposto al vaglio della definitiva [...] peoples of the United States") istituisce l'autorità formale e promuove la legittimità empirica del testo. Una di prima generazione si esprimono con formule inequivocabili, il linguaggio diventa maggiormente attento e sfumato quando si discutono i ...
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Associazione di fedeli eretta per l'esercizio di opere di pietà e di carità con una regolare organizzazione, e avente per scopo anche l'incremento del culto pubblico. A differenza delle congregazioni, [...] Esse vengono istituite in una chiesa a mezzo di un formale decreto (erezione canonica) dell'autorità ecclesiastica e solo da . XIII si manifestò anche con la sostituzione progressiva del linguaggio popolare al latino pur nelle preghiere e negl'inni, ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...