DI GIACOMO, Giovanni Antonio (pseud. Vann'Antò)
Rosa Maria Monastra
Nacque a Ragusa il 24 ag. 1891 da Salvatore e da Carmela Rizza, ultimo di sette figli maschi. La precoce. spiccata inclinazione agli [...] laurea innescarono quel processo di revisione tecnico-formale che tosto sarebbe sfociato in una cauta avvenire disumanizzato, bensì recuperare un'originaria freschezza di percezione e di linguaggio (v. il saggio su Govoni in La Balza futurista, I ...
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CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] credo spirituale dei riformati piuttosto che per la norma formale restaurata dalla Chiesa cattolica. Nel testamento egli afferma di sotto il rapporto dell'arte, risiede infatti nel linguaggio e nel suo valore di testimonianza folciorica. L'impasto ...
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Francesco De Sanctis: Opere – Introduzione
Natalino Sapegno
Pur senza entrare nel merito delle riserve, che più volte e fondatamente sono state espresse, circa l’attendibilità nei particolari della [...] portato primamente a scoprire il concetto, e perfino il linguaggio vivo e polemico, di una critica liberata da ogni da un Iato, essenzialmente, in una polemica contro il formalismo esteriore, e cioè contro la forma intesa nel senso pedantesco ...
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FRANCESCO di Vannozzo (Vannozii, Vannocci, de Vanotio, de Vannocchio)
Gabriella Milan
Figlio di Vannozzo di Bencivenne, appartenente a una famiglia di mercanti tessili; sarebbe nato, secondo le testimonianze [...] sperimentalismo e concretizzata dall'eclettismo e dall'ibridismo formale.
Ma è senz'altro la ripresa di , Una canzone dimaestro Antonio da Ferrara e l'ibridismo del linguaggio della nostra antica letteratura, in Giorn. stor. della letteratura ital ...
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JOPPOLO, Beniamino
Simona Carando
Nacque a Patti, presso Messina, il 31 luglio 1906, terzo dei cinque figli di Giovanni e Paolina Sciacca. Il padre, di Sinagra, era proprietario terriero e professore [...] sul tema di un sensuale rapporto con la natura, in un linguaggio lirico che echeggia variamente G. Leopardi, G. D'Annunzio, D Audiberti aveva trovato interessanti sia per il vigore formale sia in quanto coincidenti con alcuni aspetti estremi della ...
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BALDINI, Gabriele
Vittorio Gabrieli
Nacque a Roma il 29 ag. 1919 da Antonio, noto scrittore, giornalista e saggista, e da Elvira Cecchi. Compì gli studi elementari e medi in scuole private, tra cui [...] sua acuta sensibilità estetica e psicologica lo portava a individuare e definire, attraverso il linguaggio, il tessuto e la qualità delle immagini, la struttura formale-musicale delle opere prese in esame, i loro valori e significati salienti. I suoi ...
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PETRUCCIANI, Mario
Lorenzo Cantatore
– Nacque a Caserta, da Eugenio e Matilde Fiocca, il 23 febbraio 1924.
Precocemente orfano di padre, trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Tivoli dove frequentò [...] Kavafis e Seferis, sull’Ungaretti egiziano.
Il suo linguaggio critico si precisò sempre più attorno a un interesse prevalente , che si fa idea-struttura, direbbe il Lotman, causa formale, direbbe il Frye: e infine, infrenabile scatto dell’utopia. ...
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CASTAGNOLA, Paolo Emilio
Alessandra Briganti
Nacque a Roma da Antonio e da Camilla De' Rossi il 7 maggio 1825.
Il padre, già ufficiale dell'esercito pontificio rimasto in servizio durante l'occupazione [...] dell'ex gesuita L. M. Rezzi, propugnatore di una restaurazione formale di ispirazione umanistica. A partire dal 1844 datano i primi scelta del genere si colloca l'impiego di un linguaggio ispirato a un rigoroso purismo lessicale e sintattico. Non ...
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GAETA, Francesco
Emma Giammattei
Nacque a Napoli il 27 luglio 1879 da Nicola e Vincenza Troncone in una famiglia della buona borghesia.
Il padre, con alcune rendite e il suo impiego di sovrintendente [...] ottava, il distico elegiaco - il controllo non solo formale, ma logico e sentimentale, del suo nichilismo e per il melodramma, sull'accostamento fra situazione prosaica e linguaggio aulico-metaforico, spesso complicato da un ingorgo di relative. ...
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PASINETTI, Pier Maria
Vincenzo Caporale
PASINETTI, Pier Maria. – Secondo di due figli, nacque a Venezia il 24 giugno 1913, da Carlo, medico primario all’ospedale civile di Venezia e libero docente all’Università [...] al premio Campiello, Pasinetti approfondiva la propria riflessione sul linguaggio, inteso «come immagine e strumento umano della realtà precedente romanzo e, attraverso un’ibridazione di tipo formale (lettere, pagine di diario, testimonianze), e ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...