L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale [...] tabu linguistico), altre apparentemente più innovative, come l’abuso di linguaggio tecnico e l’impiego eufemistico dell’inglese (Canobbio 2009: mondo del lavoro, in cui la ristrutturazione formale delle denominazioni di mestieri riflette in molti ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] le regole vigenti nella nostra comunità (➔ convenevoli; ➔ cortesia, linguaggio della), in cui il mancato saluto di persone che si utilizzabilità del tu e dunque quella delle formule di saluto meno formali. Anche le variabili (c) e (d) sembrano d’ ...
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Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] d’occhio, più che la ➔ lingua letteraria, i ➔ linguaggi settoriali, che creano e diffondono le innovazioni (Migliorini 1940).
E nell’esame linguistico non ci si limita al piano formale della fonetica e della grafia, ma si valuta attentamente anche ...
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Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] attribuire al parlante intenzioni più o meno offensive.
Sul piano formale l’atto di insultare si può realizzare con enunciati di anziana, «non adusa certamente a certe disinvolture di linguaggio». Nel secondo caso fu respinta la richiesta di ...
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Le ➔ parentesi, tonde ‹( )› o quadre ‹[ ]›, isolano un’informazione che si pone su un piano di discorso diverso rispetto al resto del contesto. Le loro funzioni sono in buona misura coincidenti con quelle [...] un criterio inverso rispetto a quello proprio del linguaggio algebrico).
Le parentesi quadre figurano inoltre in che la riporta, viola le aspettative del lettore o sul piano formale (grammaticale), come accade con testi scritti in un italiano incerto ...
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Per rivolgersi alle persone per chiamarle, o per richiamare la loro attenzione nella conversazione, o per prendere il turno dopo che loro lo hanno tenuto, le lingue usano varie modalità: nomi ➔ appellativi, [...] questo pronome a favore del voi. Ciò comportò tuttavia che al formale voi venne spesso preferito il più confidenziale tu (Serianni 1989a: della Funzione Pubblica, direttiva sulla Semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi, 8 maggio 2002; ...
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Il grammelot è un linguaggio scenico che non si fonda sull’articolazione in parole, ma riproduce alcune proprietà del sistema fonetico di una determinata lingua o varietà, come l’intonazione, il ritmo, [...] inglese, la sua mimica è improntata allo stile formale e controllato che tradizionalmente si attribuisce ai gentiluomini la musica e il jargon («gergo»), sorta di linguaggio inarticolato che alludeva alla recitazione canonica degli attori veri ...
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Le formule esclamative sono unità di varia natura ed estensione (sintagmi, frasi e frammenti di frase) accomunate dalla funzione di esprimere in modo diretto sentimenti o emozioni del parlante (gioia, [...] di aggettivo nei sintagmi nominali si usa anche, nel registro formale, quale (quale onore!). Il se può introdurre anche .
Poggi, Isabella (1981), Le interiezioni. Studio del linguaggio e analisi della mente, Torino, Boringhieri.
Simone, Raffaele ...
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Molti titoli che hanno avuto corso nella storia dell’italiano sono oggi dismessi nell’uso corrente: tra questi, amplissimo (riferito a un senatore; oggi talvolta riferito a un preside di facoltà universitaria), [...] da un aggettivo di cortesia (➔ cortesia, linguaggio della), come, ad es., caro (confidenziale, ma anche semi-formale), gentile (poco formale), egregio, distinto (formale), pregiato, illustre (molto formale, per persone di alto riguardo); si riserva ...
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Lo stile epistolare, cioè l’insieme di regole (stilistiche, grafiche, pragmatiche) con cui si scrivono le lettere, è frutto di un processo di codificazione sedimentato attraverso i secoli (➔ lettere e [...] e la relazione tra scrivente e destinatario: se questa è formale si usa gentile, egregio, illustre, esimio (questi ultimi ditta,
Negli usi attuali, soprattutto nel linguaggio giovanile (➔ giovanile, linguaggio) e nei messaggi di posta elettronica (➔ ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...